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LXXXIIII. Como è somma sapientia essere reputato pazo per l’amor de Christo
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Como è somma sapientia essere reputato pazo per l’amor de Christo.          .lxxxiiij.


     SEnno me pare & cortesìa       empazir per lo bel Messìa.
Ello me sa sì gran sapere       a chi per Dio uol empazire,
     en Parige non se uidde       ancor sì gran phylosophìa.

Chi per Christo ua empazato,       par afflicto et tribulato;4
     ma è maestro conuentato       en natura & theologìa.
Chi per Christo ne ua pazo,       a la gente sì par matto;
     chi non ha prouato el facto,       pare che sia fuor de la uia.
Chi uol entrare en questa scola,       trouerà doctrina noua;8
     la pazìa, chi non la proua,       già non sa que ben se sia.
Chi uol entrar en questa danza,       troua amor d’esmesuranza;
     cento dì de perdonanza       a chi li dice uillanìa.
Ma chi ua cercando honore,       non è degno del suo amore,12
     ché Iesù fra doi latrone       en mezzo la croce staìa.
Ma chi cerca per uergogna,       ben me par che cetto iogna;
     ià non uada più a Bologna       a mparar altra mastrìa.

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