< Lettere (Isabella Teotochi Albrizzi)
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II IV


Ad Antonio Canova[1]


Preg.mo Amico

Venezia, 8 Marzo 1802.

Colgo con piacere l’occasione di richiamarmi alla vostra memoria, egregio ed unico Canova, nel presentarvi il K. Germagnan, Piemontese, che desidera, e che merita di conoscervi per la coltura del suo spirito, ed il suo amore per tutto ciò che è bello. In voi, e nelle eccellenti opere vostre, egli troverà di che soddisfare il suo genio. So che voi arricchite l’Italia di nuovi tesori. Pare che il destino, che in questi tempi le ha tanto levato, voglia ricompensarla avendole elevato un Canova.

Addio amico; vi prego di credermi un’adoratrice del vostro genio sublime, e delle eccellenti qualità del vostro bel cuore.

Ricevete saluti del marito, del K. Pindemonte, e, dell’abate Francesconi. Addio.

La vostra ammiratrice
Isabella Teotochi Albrizzi.

Note

  1. Inedita al civico Museo e biblioteca di Bassano.
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