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La favola der lupo Le resíe
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LI CANALI

     S’ha ttanto da strillà, ppe’ ddio de leggno,
C’a sto paese cqui, ffor der canale
De quarche ccammerier de cardinale,
D’entrà a l’impieghi ggnisun’omo è ddeggno,

     Quanno se sa cche in qualunqu’antro reggno
Sta canzona succede tal e cquale;
E ffino in paradiso, o bbene o mmale,
Nun ce se pò arrivà cche pper impeggno.

     Sì, pper impeggno, sì: ttutti li morti
O un zanto, o la Madonna, o er purgatorio,...
Ce vò un diavolo inzomma che li porti.

     Perchè ddunque accusà Ppapa Grigorio
De tutte l’ingiustizzie e dde li torti,
Che mmanco1 li farìa Monte Scitorio?2

3 giugno 1835

  1. Neppure.
  2. Il palazzo della giustizia civile.

Note

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