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lonia chiede ostie per pigliar de le pillole e, per non l’intendere, a tutti i modi vogliono communicarlo |||
   » 336
Il Bandello a la vertuosa signora la signora Ginevra Bentivoglia e marchesa Pallavicina salute |||
   » 341
Novella XXXV. — Un dottore cambia vestimenti col marito de la sua innamorata e si giace con lei da mezzogiorno |||
   » 342
Il Bandello al gentilissimo signor Gian Angelo Simoneta |||
   » 345
Novella XXXVI. — Il gran maestro di Francia argutamente riprende il re Lodovico undecimo d’un errore che faceva |||
   » 346
Il Bandello al magnifico e vertuoso messer Tomaso Pagliearo |||
   » 349
Novella XXXVII. — Teodoro Zizimo sprezzato da la sua innamorata s’ammazza in Ragusi |||
   » 350
Il Bandello al reverendo padre fra Francesco Silvestro da Ferrara maestro generale de l’ordine di san Domenico |||
   » 355
Novella XXXVIII. — Il Peretta mantovano essendo in Modena è da le donne per giudeo beffato per la sua poca ed abietta presenza |||
   » 357
Il Bandello al molto magnifico signore il signor Gasparo Maino |||
   » 363
Novella XXXIX. — Don Giovanni Emanuel ammazza sette mori ed entra nel serraglio dei lioni e ne esce salvo per amor di donna |||
   » 364
Il Bandello al magnifico signor Onorato da Fondi generale maestro di campo |||
   » 369
Novella XL. — Antonio Caruleo fa rubare una bellissima cavalla e a la fine resta beffato dal padrone de la cavalla |||
   » 370
Il Bandello al molto magnifico signore il signor Giovanni Tollentino conte |||
   » 373
Novella XLI. — Vari e bei motti con pronte risposte date a tempo esser bellissimi e giovare spesse fiate |||
   » 374
Il Bandello al magnifico signor Annibale Attellano salute |||
   » 379
Novella XLII. — Un atto ancor che incivile può esser commendato secondo il tempo e il luogo e il proposito a che si fa |||
   » 380
Il Bandello al reverendo messer Francesco Tanzio Cornigero salute |||
   » 383
Novella XLIII. — Don Anselmo e don Battista credendosi giacer con una donna, sono scornati ne la publica piazza di Como |||
   » 384
Il Bandello al riverendo don Urbano Landriano |||
   » 391
Novella XLIV. — Beffa fatta da un asino al priore di Modena e ai frati, essendo egli entrato in chiesa la notte |||
   » 392
Il Bandello al magnifico signor Lodovico Castiglione |||
   » 397
Novella XLV. — Il duca Galeazzo Sforza fa suo consegliero il Cagnuola, conosciutolo giusto e saldo nei giudici |||
   » 398
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