< Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
Il voto sia adempiuto. NUMERI, 30. I voti delle donne.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu{{padleft:155|3|0]]

giovenchi, due montoni, e quattordici agnelli di un anno, senza difetto;

27  Insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere, per li giovenchi, per li montoni, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato;

28  E un becco, per sacrificio per lo peccato, oltre all’olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, e da spandere.

29  E nel sesto giorno, offerite otto giovenchi, due montoni, e quattordici agnelli di un anno, senza difetto;

30  Insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere, per li giovenchi, per li montoni, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato;

31  E un becco, per sacrificio per lo peccato, oltre all’olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, e da spandere.

32  E nel settimo giorno, offerite sette giovenchi, due montoni, e quattordici agnelli di un anno, senza difetto;

33  Insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere, per li giovenchi, per li montoni, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato;

34  E un becco, per sacrificio per lo peccato, oltre all’olocausto continuo, e la sua offerta di panatica e da spandere.

35  Nell’ottavo giorno, siavi solenne raunanza; non fate in esso opera alcuna servile;

36  E offerite per olocausto, per sacrificio da ardere, in soave odore al Signore, un giovenco, un montone, sette agnelli di un anno, senza difetto;

37  Insieme con le loro offerte di panatica, e da spandere, per lo giovenco, per lo montone, e per gli agnelli, secondo il lor numero, siccome è ordinato;

38  E un becco, per sacrificio per lo peccato, oltre all’olocausto continuo, e la sua offerta di panatica, e da spandere.

39  Offerite queste cose al Signore nelle vostre solennità, oltre a’ vostri voti, e le vostre offerte volontarie, de’ vostri olocausti, delle vostre offerte di panatica, delle vostre offerte da spandere, e dei vostri sacrificii da render grazie.

40  E Mosè parlò a’ figliuoli d’Israele, secondo tutto ciò che il Signore gli avea comandato.

Legge sui voti fatti dalle donne.

30
  POI Mosè parlò a’ Capi delle tribù de’ figliuoli d’Israele, dicendo: Questo è quello che il Signore ha comandato:

2  Quando alcuno avrà votato un voto al Signore, ovvero avrà giurata alcuna cosa, obbligandosi per obbligazione sopra l’anima sua; non violi la sua parola; faccia interamente secondo ciò che gli sarà uscito di bocca[1].

3  E quando una femmina avrà votato un voto al Signore, e si sarà obbligata per obbligazione in casa di suo padre, essendo ancor fanciulla;

4  Se suo padre ha inteso il suo voto, e la sua obbligazione, con la quale ella si è obbligata sopra l’anima sua, e non ne le fa motto; tutti i voti di essa saranno fermi, e ogni obbligazione, con la quale ella si sarà obbligata sopra l’anima sua, sarà ferma.

5  Ma, se suo padre, nel giorno ch’egli avrà intesi tutti i suoi voti, e le sue obbligazioni, con le quali ella si sarà obbligata sopra l’anima sua, la disdice; que’ voti non saranno fermi, e il Signore le perdonerà; conciossiachè suo padre l’abbia disdetta.

6  E se pure è maritata, avendo ancora sopra sè i suoi voti, o la promessa fatta con le sue labbra, con la quale si sarà obbligata sopra l’anima sua;

7  E il suo marito l’intende, e nel giorno stesso che l’avrà inteso, non ne le fa motto; i voti di essa, e le sue obbligazioni, con le quali si sarà obbligata sopra l’anima sua, saranno ferme.

8  Ma, se nel giorno stesso che il suo marito l’avrà inteso, egli la disdice[2], egli annulla il suo voto ch’ella avea sopra sè, e la promessa fatta con le sue labbra, con la quale ella si era obbligata sopra l’anima sua; e il Signore le perdonerà.

9  Ma, quant’è al voto della vedova, o della ripudiata, tutto ciò a che si sarà obbligata sopra l’anima sua, sarà fermo contro a lei.

10  E se la donna fa voto, ovvero si obbliga per obbligazione sopra l’anima sua, con giuramento, essendo in casa del suo marito;

11  E il suo marito l’intende, e non ne le fa motto, e non la disdice, sieno fermi tutti i suoi voti; sia parimente ferma ogni obbligazione, con la quale ella si sarà obbligata sopra l’anima sua.

12  Ma se, nel giorno stesso che il suo marito li avrà intesi, egli del tutto li annulla; cosa alcuna che le sia uscita di bocca, o voto, od obbligazione sopra l’anima sua, non sarà ferma; il suo marito ha annullate quelle cose, e il Signore le perdonerà.

13  Il marito di essa ratificherà, o annullerà qualunque voto e qualunque giuramento, col quale ella si sarà obbligata di affliggere l’anima sua.

14  E se pure il suo marito non ne le fa motto d’un giorno all’altro, egli ha ratificati tutti i voti di essa, o qualunque obbligazione ch’ella avea sopra sè; egli li ha ratificati; perciocchè egli non ne le ha fatto motto nel giorno stesso che li ha intesi.

  1. Deut. 23. 21. Eccles. 5. 4, 5.
  2. Gen. 3. 16. 1 Cor. 14. 31. Ef. 5. 22.

147

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu{{padleft:155|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.