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Le primizie. DEUTERONOMIO, 26. Le decime.

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l’un contro all’altro, e la moglie dell’uno si accosterà per liberare il suo marito dalla man di colui che lo percuote, e stenderà la mano, e lo prenderà per le sue vergogne,

12  Mozzale la mano; l’occhio tuo non le perdoni.

Pesi giusti e misure giuste.

13  NON aver nel tuo sacchetto peso e peso; grande e piccolo.

14  Non avere in casa Efa ed Efa; grande e piccolo[1].

15  Abbi peso intiero e giusto; e parimente efa intiero e giusto; acciocchè i tuoi giorni sieno prolungati sopra la terra che il Signore Iddio tuo ti dà.

16  Perciocchè chiunque fa cotali cose, chiunque fa iniquità, è in abbominio al Signore Iddio tuo.

Amalec sia distrutto.

17  Ricordati di ciò che ti fece Amalec nel cammino, dopo che voi foste usciti di Egitto;

18  come egli ti venne ad incontrare nel cammino, e alla coda percosse tutte le persone deboli che venivano dietro a te, essendo tu stanco e affaticato; e non temette Iddio.

19  Perciò, quando il Signore Iddio tuo ti avrà data requie da tutti i tuoi nemici d’ogn’intorno, nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà in eredità per possederlo; spegni la memoria di Amalec disotto al cielo; non dimenticarlo[2].

Le primizie―La decima del terzo anno.

26
  ORA, quando tu sarai entrato nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà in eredità, e lo possederai, e vi abiterai;

2  Prendi delle primizie di tutti i frutti della terra, che tu fai nascer dalla terra che il Signore Iddio tuo ti dà[3]; e mettile in un paniere, e va’ al luogo che il Signore Iddio tuo avrà scelto per istanziar quivi il suo Nome.

3  E vieni al Sacerdote che sarà in que’ giorni, e digli: Io fo oggi pubblica riconoscenza al Signore Iddio tuo di ciò che io sono entrato nel paese, del quale il Signore avea giurato a’ nostri padri ch’egli ce lo darebbe.

4  Poi prenda il sacerdote dalla tua mano quel paniere, e ripongalo davanti all’altare del Signore Iddio tuo.

5  Appresso prendi a dire davanti al Signore Iddio tuo: Il padre mio era un misero Siro, e discese in Egitto con poca gente, e dimorò quivi come straniere, e quivi divenne una nazione grande, e potente, e numerosa.

6  E gli Egizj ci trattarono male, e ci afflissero e c’imposero una dura servitù.

7  E noi gridammo al Signore Iddio de’ nostri padri; e il Signore esaudì la nostra voce, e riguardò alla nostra afflizione, e al nostro travaglio, e alla nostra oppressione;

8  E ci trasse fuor di Egitto con potente mano, e con braccio steso, e con grande spavento, e con miracoli, e con prodigi;

9  E ci ha condotti in questo luogo, e ci ha dato questo paese, paese stillante latte e mele.

10  Ora dunque, ecco, io ho recate le primizie de’ frutti della terra, che tu, Signore, m’hai data. E posa quel paniere davanti al Signore Iddio tuo, e adora davanti al Signore Iddio tuo;

11  E rallegrati di tutto il bene, che il Signore Iddio tuo avrà dato a te, e alla tua casa, tu, e il Levita, e il forestiere che sarà nel mezzo di te.

12  Quando tu avrai finito di levar tutte le decime della tua entrata, nel terzo anno, che è l’anno delle decime[4], e le avrai date al Levita, al forestiere, all’orfano, ed alla vedova, ed essi le avranno mangiate dentro alle tue porte, e si saranno saziati;

13  Allora di’ nel cospetto del Signore Iddio tuo: Io ho tolto di casa mia ciò ch’è sacro, e anche l’ho dato al Levita, e al forestiere, e all’orfano, e alla vedova; interamente secondo il tuo comandamento che tu mi hai fatto; io non ho trapassati i tuoi comandamenti, e non li ho dimenticati;

14  Io non ne ho mangiato nel mio cordoglio, e non ne ho tolto nulla, per impiegarlo in uso immondo, e non ne ho dato nulla per alcun morto[5]; io ho ubbidito alla voce del Signore Iddio mio; io ho fatto interamente come tu m’hai comandato.

15  Riguarda dall’abitacolo della tua santità, dal cielo, e benedici il tuo popolo Israele, e la terra che tu ci hai data, come tu giurasti a’ nostri padri, terra stillante latte e mele.

16  Oggi ti comanda il Signore Iddio tuo di mettere in opera questi statuti e queste leggi; osservale adunque, e mettile in opera, con tutto il cuor tuo, e con tutta l’anima tua.

17  Oggi hai stipulato col Signore, ch’egli ti sarebbe Dio, e che tu cammineresti nelle sue vie, e osserveresti i suoi statuti, e i suoi comandamenti, e le sue leggi, e ubbidiresti alla sua voce.

18  E il Signore altresì ha stipulato con te, che tu gli saresti un popolo peculiare[6], come egli te ne ha parlato, e che tu osserveresti tutti i suoi comandamenti;

  1. Prov. 11. 1.
  2. Es. 17. 8-14. 1 Sam. 15. 2. ecc.
  3. Lev. 27. 30. Prov. 3. 9.
  4. Deut. 14. 28, 29.
  5. Lev. 21. 1, 11. Os. 9. 4.
  6. Es. 19. 5, 6. Tit. 2. 14. 1 Pie. 2. 5, 9.

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