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L'opera interrotta | ESDRA, 5. | poi ripresa. |
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6 E sotto il regno di Assuero, al principio di esso, scrissero un’accusa contro agli abitanti di Giuda e di Gerusalemme.
7 E poi al tempo di Artaserse, Bislam, Mitredat, Tabeel, e gli altri suoi colleghi, scrissero ad Artaserse, re di Persia; e la scrittura e la lingua della lettera era siriaca.
8 Rehum, presidente del consiglio, e Simsai, segretario, scrissero una lettera al re Artaserse contro a Gerusalemme, di questo tenore.
9 Allora Rehum, presidente del consiglio, e Simsai, segretario, e gli altri lor colleghi, i Dinei, e gli Afarsatchei, i Tarpelei, gli Afarsei, gli Archevei, i Babiloni, i Susanchei, i Dehavei, gli Elamiti,
10 e gli altri popoli, che il grande e glorioso Osnappar avea tramutati di stanza, e fatti abitar nella città di Samaria, e gli altri di di là dal fiume, ecc. scrissero al re Artaserse.
11 (Questo è il tenor della lettera che gli mandarono.) Al re Artaserse: i tuoi servitori, gli uomini di qua dal fiume, ecc.
12 Il re sappia che i Giudei, che son venuti d’appresso a te a noi, son giunti in Gerusalemme; e che riedificano quella città ribella e malvagia; e rifanno interamente le mura, ed hanno già racconci i fondamenti.
13 Ora sappia il re, che se questa città è riedificata, e se le sue mura son rifatte, essi non pagheranno più tributo, nè taglia, nè gabella[1]; e così quella città recherà danno alle entrate reali.
14 Ora, conciossiachè noi siamo salariati dal palazzo, e non sia cosa conveniente a noi il vedere che il re sia schernito, perciò abbiamo mandato a fare assapere la cosa al re.
15 Acciocchè cerchi nel libro delle memorie de’ suoi predecessori; e tu vi troverai, e conoscerai che questa città è una città ribella, e dannosa ai re ed alle provincie; e che già ab antico vi si fanno dentro congiure; per la qual cagione fu distrutta.
16 Noi facciamo assapere al re, che, se questa città è riedificata, e le sue mura son rifatte, la parte de’ suoi stati ch’è di qua dal fiume, non sarà più sua.
17 Il re mandò questa risposta: A Rehum, presidente del consiglio, ed a Simsai, segretario, ed agli altri lor colleghi, abitanti in Samaria; ed a tutti gli altri di di là dal fiume, salute ecc.
18 La lettera, che voi ci avete mandata, è stata spiegata, e letta in presenza mia.
19 E per mio comandamento, si è cercato, e trovato che cotesta città già ab antico si solleva contro ai re; che vi si fanno ribellioni e congiure;
20 e che già vi furono re potenti in Gerusalemme, i quali signoreggiarono in tutto il paese ch’è di là dal fiume[2]; e ch’erano loro pagati tributi, taglie e gabelle.
21 Ora dunque provvedete di far cessare quelle genti, acciocchè cotesta città non si riedifichi, finchè da me sia altrimenti ordinato;
22 e guardatevi di far fallo in questo; perchè si lascerebbe crescere il male in detrimento dei re?
23 Allora, tosto che il tenor delle lettere del re Artaserse fu letto in presenza di Rehum, e di Simsai, segretario, e de’ lor colleghi, essi andarono prestamente in Gerusalemme a’ Giudei, e li fecero cessare a mano armata.
24 In quel tempo fu tralasciata l’opera della Casa di Dio, che è in Gerusalemme, e restò così tralasciata fino all’anno secondo del regno di Dario, re di Persia.
La costruzione del Tempio ripresa e condotta a termine sotto il re Dario.
2 E Zorobabel, figliuolo di Sealtiel, e Iesua, figliuolo di Iosadac, si levarono, e ricominciarono ad edificar la Casa di Dio, che è in Gerusalemme; e con loro erano i profeti di Dio, i quali li confortavano.
3 In quel tempo venne a loro Tattenai, governatore di qua dal fiume, e Setarboznai, ed i lor colleghi, e dissero loro così: Chi vi ha ordinato di edificar questa Casa, e di rifar queste mura?
4 Allora noi rispondemmo loro sopra ciò, dicendo loro i nomi di quelli ch’edificavano questo edificio.
5 Ora, perciocchè l’occhio dell’Iddio loro era sopra gli Anziani de’ Giudei[4], coloro non li fecero cessare, finchè la cosa pervenne a Dario; e allora riportarono lettere sopra ciò.
6 Tenor delle lettere, le quali Tattenai, governatore di qua dal fiume, e Setarboznai, ed i suoi colleghi Afarsechei, che erano di qua dal fiume, mandarono al re Dario;
7 nelle quali gli mandarono il fatto. E così era scritto in esse: Al re Dario ogni salute.
8 Il re sappia che noi siamo andati nella provincia della Giudea, alla Casa del grande Iddio, la quale si edifica di pietre pulite; e già i legnami son posti in su le
- ↑ Esd. 7. 21
- ↑ Gen. 15. 18 1 Re. 4. 21
- ↑ Ag. 1. 1, ecc. Zac. 1. 1, ecc.
- ↑ Sal. 33. 18
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