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Il giudizio di Salomone. | 1 RE, 4. | I suoi principali ufficiali |
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16 Allora due donne meretrici vennero al re, e si presentarono davanti a lui.
17 E l’una di loro disse: Ahi, signor mio! Io, e questa donna, dimoriamo in una stessa casa; or io partorii, stando con lei in quella casa.
18 E il terzo giorno appresso che io ebbi partorito, questa donna partorì anch’essa; e noi stavamo insieme, e non vi era alcun forestiere con noi in casa; non vi era altri che noi due in casa.
19 Ora, la notte passata, il figliuolo di questa donna è morto; perciocchè ella gli era giaciuta addosso.
20 Ed ella s’è levata in mezzo alla notte, ed ha preso il mio figliuolo d’appresso a me, mentre la tua servente dormiva, e se l’ha posto a giacere in seno, e mi ha posto a giacere in seno il suo figliuolo morto.
21 Ora io, levatami la mattina per allattare il mio figliuolo, ho trovato ch’era morto; ma, avendolo la mattina considerato, ecco, egli non era il mio figliuolo che io avea partorito.
22 E l’altra donna disse: No; anzi il vivo è il mio figliuolo, e il morto è il tuo. E quell’altra diceva: No; anzi il morto è il tuo figliuolo, e il vivo è il mio figliuolo. Così parlavano in presenza del re.
23 E il re disse: Costei dice: Questo che è vivo è il mio figliuolo, e il morto è il tuo; e colei dice: No; anzi il morto è il tuo figliuolo, e il vivo è il mio.
24 Allora il re disse: Recatemi una spada. E fu portata una spada davanti al re.
25 Poi il re disse: Spartite il fanciullo vivo in due: e datene la metà all’una, e la metà all’altra.
26 Ma la donna di cui era il fanciullo vivo, disse al re (perciocchè le viscere le si commossero inverso il suo figliuolo[1]): Ahi! signor mio; datele il fanciullo vivo, e nol fate punto morire. Ma l’altra disse: Non sia nè a te, nè a me, spartasi.
27 Allora il re diede la sentenza, e disse: Date a costei il fanciullo vivo, e nol fate punto morire; essa è la madre sua.
28 E tutti gl’Israeliti, udito il giudicio che il re avea dato, temettero il re; perciocchè videro che vi era in lui una sapienza di Dio, per giudicare.
Principali ufficiali di Salomone e gloria del suo regno.
2 E questi erano i principali signori della sua corte: Azaria, figliuolo di Sadoc, era Governatore;
3 Elihoref ed Ahia, figliuoli di Sisa, erano Segretari; Iosafat, figliuolo di Ahilud, era Cancelliere;
4 Benaia, figliuolo di Ioiada, era Capo5 ed Azaria, figliuolo di Natan, era sopra i commissari; e Zabud, figliuolo di Natan, era principale Ufficiale, famigliare del re;
6 ed Ahizar era il gran Maestro di casa; e Adoniram, figliuolo di Abda, era sopra i tributi.
7 Or Salomone avea dodici commissari sopra tutto Israele, i quali provvedevano di vittuaglia il re e la sua casa; ciascuno di essi avea la cura di provvedere di vittuaglia un mese dell’anno.
8 E questi erano i nomi loro: Il figliuolo di Ur era commissario nel monte di Efraim.
9 Il figliuolo di Decher, in Macas, ed in Saalbim, ed in Bet-semes, ed in Elon, ed in Bet-hanan.
10 Il figliuolo di Hesed, in Arubbot; del suo ripartimento era Soco, e tutto il paese di Hefer.
11 Il figliuolo di Abinadab, in tutta la contrada di Dor; costui ebbe per moglie Tafat, figliuola di Salomone.
12 Baana, figliuolo di Ahilud, in Taanac, ed in Meghiddo, ed in tutta la contrada di Bet-sean, che è presso di Sartan, disotto ad Izreel, da Bet-sean fino ad Abel-mehola, fin di là da Iocmeam.
13 Il figliuolo di Gheber, in Ramot di Galaad; del suo ripartimento erano le villate di Iair, figliuol di Manasse, che sono in Galaad; ed anche la contrada di Argob che è in Basan; sessanta gran città murate, con isbarre di rame.
14 Ahinadab, figliuolo d’Iddo, in Mahanaim.
15 Ahimaas, in Neftali; ancora costui prese una figliuola di Salomone, cioè: Basmat, per moglie.
16 Baana, figliuolo di Husai, in Aser, ed in Alot.
17 Iosafat, figliuolo di Parua, in Issacar.
18 Simi, figliuolo di Ela, in Beniamino.
19 Gheber, figliuolo di Uri, nel paese di Galaad, che fu il paese di Sihon, re degli Amorrei, e di Og, re di Basan; ed era solo commissario in quel paese.
20 Giuda ed Israele erano in gran numero; erano come la rena ch’è in sul lito del mare, in moltitudine[2]; mangiavano, e beveano, e si rallegravano.
21 E Salomone signoreggiava sopra tutti i regni di qua dal Fiume, infino al paese de’ Filistei, ed infino a’ confini di Egitto[3]; essi portavano presenti a Salomone, e furono suoi soggetti tutto il tempo della vita sua.
22 Ora la provvisione della vittuaglia di Salomone, per ciascun giorno, era di trenta cori di fior di farina, e di sessanta cori d’altra farina;
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