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a Bildad. | GIOBBE, 10, 11. | Sofar censura Giobbe |
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28 Io sono spaventato di tutti i miei tormenti, io so che tu non mi reputerai innocente.
29 Io sarò reo; perchè adunque mi affaticherei in vano?
30 Quando io mi fossi lavato con acque di neve, e nettatomi le mani col sapone[1];
31 Allora pure tu mi tufferesti in una fossa, e i miei vestimenti mi avrebbero in abbominio.
32 Perciocchè egli non è un uomo, come son io, perchè io gli risponda, e perchè noi veniamo insieme a giudicio.
33 Ei non v’è niuno che possa dar sentenza fra noi, che possa metter la mano sopra amendue noi.
34 Ma rimuova egli pur la sua verga d’addosso a me, e non mi conturbi il suo spavento.
35 Allora io parlerò, e non avrò paura di lui; Perciocchè in questo stato io non sono in me stesso.
2 Io dirò a Dio: Non condannarmi; fammi assapere perchè tu litighi meco.
3 Ti par egli ben fatto di oppressare, di sdegnar l’opera delle tue mani, e di risplendere sopra il consiglio degli empi?
4 Hai tu occhi di carne? Vedi tu come vede l’uomo?
5 Sono i tuoi giorni come i giorni dell’uomo mortale? sono i tuoi anni come l’età umana?
6 Che tu faccia inchiesta della mia iniquità, e prenda informazione del mio peccato?
7 A te si appartiene di conoscere che io non son reo[3]; E non vi è niuno che riscuota dalla tua mano.
8 Le tue mani mi hanno formato e composto; E tu mi distruggi tutto quanto d’ogn’intorno.
9 Deh! ricordati che tu mi hai formato come dell’argilla; E tu mi fai ritornare in polvere[4].
10 Non mi hai tu colato come latte, e fatto rappigliar come un cacio?
11 Tu mi hai vestito di pelle e di carne, e mi hai contesto d’ossa e di nervi.
12 Tu mi hai data la vita, e hai usata benignità inverso me; e la tua cura ha guardato lo spirito mio.
13 E pur tu avevi riposte queste cose nel cuor tuo; io conosco che questo era appo te.
14 Se io ho peccato, tu mi hai notato, e non mi hai assolto della mia iniquità.
15 Se io sono stato reo, guai a me[5]; e se son giusto, non però alzo il capo, essendo sazio d’ignominia, e veggendo la mia afflizione;
16 E se pur l’alzo, tu mi cacci a guisa di fiero leone, e torni a dimostrarti maraviglioso contro a me.
17 Tu mi produci in faccia nuovi testimoni tuoi; tu accresci la tua indegnazione contro a me; eserciti a muta sono sopra me.
18 Perchè dunque mi hai tratto fuor della matrice? io vi sarei spirato, e l’occhio d’alcuno non mi avrebbe veduto.
19 Io sarei stato come se non avessi giammai avuto essere; io sarei stato portato dal ventre alla sepoltura.
20 I miei giorni non sono eglino poca cosa[6]? cessa dunque, e rimanti da me, sì che io mi rinforzi un poco;
21 Avanti che io me ne vada alla terra delle tenebre, dell’ombra della morte, onde mai non tornerò;
22 Alla terra d’oscurità simile a caligine; d’ombra di morte, ove non è ordine alcuno; e la quale, quando fa chiaro, è simile a caligine.
Sofar censura severamente la propria giustizia di Giobbe e lo esorta a pentimento.
2 Non risponderebbesi egli ad un uomo di tante parole? Ed un uomo loquace sarebbe egli per ciò reputato giusto?
3 Faranno le tue ciancie tacer gli uomini? ti farai tu beffe, senza che alcuno ti faccia vergogna?
4 Or tu hai detto: La mia maniera di vita è pura, ed io sono stato netto davanti agli occhi tuoi.
5 Ma volesse pure Iddio parlare, ed aprir le sue labbra teco;
6 E dichiararti i segreti della sapienza; perciocchè sono doppi; e tu conosceresti che Iddio ti fa portar pena minore che la tua iniquità non merita di ragione.
7 Potresti tu trovar modo d’investigare Iddio[7]? potresti tu trovar l’Onnipotente in perfezione?
8 Queste cose sono le altezze de’ cieli, che ci faresti? son più profonde che l’inferno, come le conosceresti?
9 La lor distesa è più lunga che la terra, e la lor larghezza è più grande che il mare.
10 Se Iddio sovverte, ovvero s’egli serra[8], e raccoglie, chi ne lo storrà?
11 Perciocchè egli conosce gli uomini vani[9]; e veggendo l’iniquità, non vi porrebbe egli mente?
12 Ma l’uomo è scemo di senno[10], e temerario di cuore; e nasce simile a un puledro di un asino salvatico.
- ↑ Ger. 2. 22.
- ↑ 1 Re. 19. 4 Giona. 4. 3, 8.
- ↑ Sal. 139. 1, 2.
- ↑ Gen. 2. 7; 3. 19.
- ↑ Is. 3. 11.
- ↑ Giob. 7. 6, e rif.
- ↑ Rom. 11. 33.
- ↑ Apoc. 3. 7.
- ↑ Sal. 10. 11, 14.
- ↑ Rom. 1. 22.
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