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Mosè torna in Egitto. ESODO, 5. Mosè dinanzi a Faraone.

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16  Ed egli parlerà per te al popolo; e così egli ti sarà in luogo di bocca, e tu gli sarai in luogo di Dio.

17  Or prendi questa bacchetta in mano, acciocchè con essa tu faccia que’ segni.

Ritorno di Mosè in Egitto.

18  MOSÈ adunque andò; e, ritornato a Ietro, suo suocero, gli disse: Deh! lascia che io me ne vada, e ritorni a’ miei fratelli che sono in Egitto e vegga se sono ancora vivi. E Ietro gli disse: Vattene in pace.

19  Il Signore disse ancora a Mosè nel paese di Madian: Va’, ritornatene in Egitto; perciocchè tutti coloro che cercavano l’anima tua son morti[1].

20  Mosè adunque prese la sua moglie e i suoi figliuoli; e, postili sopra degli asini, se ne ritornava in Egitto. Mosè prese ancora la bacchetta di Dio nella sua mano.

21  E il Signore disse a Mosè: Poichè tu te ne vai per ritornare in Egitto, vedi, fa’ davanti a Faraone tutti i miracoli che io ti ho posti in mano; ma io gl’indurerò il cuore[2], talchè egli non lascerà andare il popolo.

22  E tu dirai a Faraone: Così dice il Signore: Israele è mio figliuolo, il mio primogenito.

23  Or io ti ho detto: Lascia andare il mio figliuolo, acciocchè mi serva; e tu hai ricusato di lasciarlo andare; ecco, io uccido il tuo figliuolo, il tuo primogenito[3].

24  Ora, essendo Mosè per cammino, in un albergo, il Signore l’incontrò, e cercava di farlo morire[4].

25  E Sippora prese una selce tagliente, e tagliò il prepuzio del suo figliuolo, e lo gittò a’ piedi di Mosè, e disse: Certo tu mi sei uno sposo di sangue.

26  E il Signore lo lasciò. Allora ella disse: Sposo di sangue, per le circoncisioni.

27  E il Signore disse ad Aaronne: Va’ incontro a Mosè verso il deserto. Ed egli andò, e lo scontrò, al Monte di Dio, e lo baciò.

28  E Mosè dichiarò ad Aaronne tutte le parole del Signore, per le quali lo mandava, e tutti i segni che gli avea comandato di fare.

29  Mosè adunque, ed Aaronne, andarono, e adunarono tutti gli Anziani de’ figliuoli d’Israele.

30  E Aaronne annunziò loro tutte le parole che il Signore avea dette a Mosè, e fece que’ segni nel cospetto del popolo.

31  E il popolo credette, e intese che il Signore visitava i figliuoli d’Israele; e ch’egli avea veduta la loro afflizione. Ed essi s’inchinarono, e adorarono.

Mosè ed Aarone dinanzi al re di Egitto; il popolo vieppiù aggravato.

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  POI Mosè ed Aaronne vennero a Faraone, e gli dissero: Così ha detto il Signore Iddio d’Israele: Lascia andare il mio popolo, acciocchè mi celebri una festa nel deserto.

2  Ma Faraone disse: Chi è il Signore, che io ubbidisca alla sua voce, per lasciare andare Israele? Io non conosco il Signore, e anche non lascerò andare Israele.

3  Ed essi dissero: L’Iddio degli Ebrei ci ha scontrati; deh! lascia che noi andiamo tre giornate di cammino nel deserto, e che sacrifichiamo al Signore Iddio nostro; che talora egli non si avventi sopra noi con pestilenza, o con la spada.

4  E il re di Egitto disse loro: O Mosè ed Aaronne, perchè distraete il popolo dalle sue opere? andate a’ vostri incarichi.

5  Faraone disse ancora: Ecco, ora il popolo del paese è in gran numero; e voi lo fate restare da’ suoi incarichi.

6  E quell’istesso giorno Faraone comandò a’ commissari costituiti sopra il popolo, e a’ rettori d’esso, e disse:

7  Non continuate più a dar della paglia a questo popolo, per fare i mattoni, come avete fatto per addietro; vadano essi medesimi, e raccolgansi della paglia.

8  E pure imponete loro la medesima somma di mattoni che facevano per addietro; non diminuitene nulla; perciocchè essi sono oziosi, e però gridano, dicendo: Andiamo, sacrifichiamo all’Iddio nostro.

9  Sia il lavoro aggravato sopra questi uomini; e lavorino intorno ad esso, e non attendano a parole di menzogna.

10  I commissari adunque del popolo, e i rettori di esso, uscirono fuori, e dissero al popolo: Così ha detto Faraone: Io non vi darò più paglia.

11  Andate voi medesimi, e prendetevi della paglia dovunque ne troverete; perciocchè nulla sarà diminuito del vostro lavoro.

12  E il popolo si sparse per tutto il paese di Egitto, per raccoglier della stoppia in luogo di paglia.

13  E i commissari sollecitavano, dicendo: Fornite le vostre opere, giorno per giorno, come quando avevate della paglia.

14  E i rettori dei figliuoli d’Israele, i quali i commissari di Faraone aveano costituiti sopra loro, furono battuti; e fu lor detto: Perchè non avete voi fornito ieri ed oggi la somma de’ mattoni che vi è imposta, come per addietro?

15  E i rettori de’ figliuoli d’Israele vennero, e gridarano a Faraone, dicendo: Perchè fai così a’ tuoi servitori?


  1. Mat. 2. 20
  2. Rom. 9. 18
  3. Es. 11. 5; 12.29
  4. Gen. 17. 14

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