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IL LIBRO DEL PROFETA GEREMIA.
Vocazione e prime visioni di Geremia.
2 Al quale fu indirizzata la parola del Signore, a’ dì di Giosia, figliuolo di Amon, re di Giuda, nell’anno tredicesimo del suo regno.
3 E fu ancora appresso a’ dì di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: infino al fine dell’anno undecimo di Sedechia, figliuolo di Giosia, re di Giuda; finchè Gerusalemme fu menata in cattività, che fu nel quinto mese.
4 La parola del Signore adunque mi fu indirizzata, dicendo:
5 Io ti ho conosciuto, avanti che ti formassi nel ventre[1]; e avanti che tu uscissi della matrice, io ti ho consacrato, io ti ho costituito profeta alle genti.
6 Ed io risposi: Ahi! Signore Iddio! ecco, io non so parlare; perciocchè io son fanciullo[2].
7 E il Signore mi disse: Non dire: Io son fanciullo; perciocchè tu andrai dovunque io ti manderò, e dirai tutte le cose che io ti comanderò[3].
8 Non temer di loro; conciossiachè io sia teco per liberarti, dice il Signore[4].
9 E il Signore distese la sua mano, e mi toccò la bocca. Poi il Signore mi disse: Ecco, io ho messe le mie parole nella tua bocca.
10 Vedi, io ti ho oggi costituito sopra le genti, e sopra i regni; per divellere, per diroccare, per disperdere, e per distruggere; ed altresì per edificare, e per piantare.
11 Poi la parola del Signore mi fu indirizzata, dicendo: Che vedi, geremia? Ed io dissi: Io veggo una verga di mandorlo.
12 Ed il Signore mi disse: Bene hai veduto; conciossiachè io sia vigilante, ed intento a mandare ad esecuzione la mia parola.
13 Poi la parola del Signore mi fu indirizzata la seconda volta, dicendo: Che vedi? Ed io dissi: Io veggo una pignatta che bolle[5], la cui bocca è volta verso il Settentrione.
14 E il Signore mi disse: Dal Settentrione traboccherà il male sopra tutti gli abitanti del paese.
15 Perciocchè, ecco, io chiamo tutte le16 Ed io pronunzierò i miei giudicii contro a loro, per tutta la lor malvagità per la quale mi hanno abbandonato, ed han fatti profumi ad altri dii, ed hanno adorate le opere delle lor mani.
17 Tu adunque, cingiti i lombi[7], e levati, e di’ loro tutto ciò che io ti comanderò; non aver spavento di loro, che talora io non ti fiacchi nel lor cospetto.
18 E quant’è a me, ecco, io ti ho oggi posto come una città di fortezza, e come una colonna di ferro, e come mura di rame, contro a tutto il paese; contro ai re di Giuda, a’ suoi principi, a’ suoi sacerdoti, ed al popolo del paese.
19 Ed essi combatteranno contro a te, ma non ti vinceranno; perciocchè io son teco, per liberarti, dice il Signore.
‘‘Geremia mandato a Gerusalemme per rimproverarle le sue ribellioni.’’
2 Va’, e grida agli orecchi di Gerusalemme, dicendo: Così ha detto il Signore: Io mi ricordo di te, della benignità che io usai inverso te nella tua giovanezza, dell’amore che io ti portava nel tempo delle tue sponsalizie, quando tu camminavi dietro a me per lo deserto, per terra non seminata.
3 Israele era una cosa santa al Signore[8], le primizie della sua rendita; tutti quelli che lo divoravano erano colpevoli, male ne avveniva loro, dice il Signore.
4 Ascoltate la parola del Signore, casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d’Israele.
5 Così ha detto il Signore: Quale iniquità hanno trovata i vostri padri in me[9], che si sono allontanati da me, e sono andati dietro alla vanità, e son divenuti vani?
6 E non hanno detto: Dove è il Signore, che ci ha tratti fuor del paese di Egitto; che ci ha condotti per lo deserto[10]; per un paese di solitudine e di sepolcri; per un paese di aridità, e d’ombra di morte; per- ↑ Gal. 1. 15, 16.
- ↑ Es. 4. 10. Is. 6. 5.
- ↑ Mat. 28. 20.
- ↑ Es. 3. 12. Fat. 26. 17. Eb. 13. 6.
- ↑ Ezec. 11. 3, 7; 24.3.
- ↑ Ger. 5. 15; 6.22; 10.22; 25.9; 39.3.
- ↑ Luc. 12. 35.
- ↑ Es. 19. 5, 6.
- ↑ Is. 5. 4.
- ↑ Is. 63. 9.
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