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Gratitudine, ISAIA, 64, 65. confessione

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alcuno che mi aiutasse[1]; ed ho considerato con maraviglia, e non vi è stato alcuno che mi sostenesse; ma il mio braccio mi ha operata salute, e la mia ira è stata quella che mi ha sostenuto.

6 Ed io ho calcati i popoli nel mio cruccio, e li ho inebbriati nella mia ira, ed ho sparso il lor sangue a terra.

Gratitudine, confessione e supplicazione del popolo di Dio.

7 IO rammemorerò le benignità del Signore, e le sue lodi, secondo tutti i beneficii ch’egli ci ha fatti, e secondo il gran bene ch’egli ha fatto alla casa d’Israele, secondo le sue compassioni, e secondo la grandezza delle sue benignità.

8 Or egli aveva detto: Veramente essi son mio popolo, figliuoli che non traligneranno; e fu loro Salvatore.

9 In tutte le lor distrette, egli stesso fu in distretta[2]; e l’Angelo della sua faccia li salvò: per lo suo amore, e per la sua clemenza[3], egli li riscattò, e li levò in ispalla, e li portò in ogni tempo.

10 Ma essi furon ribelli, e contristarono lo Spirito della sua santità; onde egli si convertì loro in nemico, egli stesso combattè contro a loro.

11 E pure egli si ricordò de’ giorni antichi, di Mosè, e del suo popolo. Ma ora, dove è colui che li trasse fuor del mare, co’ pastori della sua greggia? dove è colui che metteva il suo Spirito santo in mezzo di loro?

12 Il quale faceva camminare il braccio della sua gloria alla destra di Mosè? il quale fendette le acque davanti a loro, per acquistarsi un nome eterno?

13 Il quale li condusse per gli abissi, ove, come un cavallo per un deserto, non s’intopparono?

14 Lo Spirito del Signore li condusse pianamente, a guisa di bestia che scende in una valle; così conducesti il tuo popolo, per acquistarti un nome glorioso.

15 Riguarda dal cielo, dalla stanza della tua santità, e della tua gloria, e vedi; dove è la tua gelosia, la tua forza, e il commovimento delle tue interiora, e delle tue compassioni? Elle si son ristrette inverso me.

16 Certo, tu sei nostro Padre, benchè Abrahamo non ci conosca, e che Israele non ci riconosca; tu, Signore, sei nostro Padre, e il tuo Nome ab eterno è: Redentor nostro.

17 Perchè, o Signore, ci hai traviati dalle tue vie, ed hai indurato il cuor nostro[4], per non temerti? Rivolgiti, per amor de’ tuoi servitori, delle tribù della tua eredità.

18 Il popolo della tua santità è stato per poco tempo in possessione; i nostri nemici han calpestato il tuo santuario.

19 Noi siamo stati come quelli sopra i quali tu non hai giammai signoreggiato, e sopra i quali il tuo Nome non è invocato.

64
 OH! fendessi tu pure i cieli, e scendessi, sì che i monti colassero per la tua presenza[5]!

2 A guisa che il fuoco divampa le cose che si fondono, e fa bollir l’acqua; per far conoscere il tuo Nome a’ tuoi nemici, onde le genti tremassero per la tua presenza!

3 Quando tu facesti le cose tremende che noi non aspettavamo, tu discendesti, e i monti colarono per la tua presenza[6].

4 E giammai non si è udito, nè inteso con gli orecchi; ed occhio non ha giammai veduto altro Dio, fuor che te, che abbia fatte cotali cose a quelli che sperano in lui[7].

5 Tu ti facevi incontro a chi si rallegrava, ed operava giustamente[8]; essi si ricorderanno di te nelle tue vie; ecco, tu ti sei gravemente adirato, avendo noi peccato; noi ci ricorderemo di te in perpetuo in quelle, e saremo salvati.

6 E noi siamo stati tutti quanti come una cosa immonda, e tutte le nostre giustizie sono state come un panno lordato[9]; laonde siamo tutti quanti scaduti come una foglia, e le nostre iniquità ci hanno portati via come il vento.

7 E non vi è stato alcuno che abbia invocato il tuo Nome, che si sia destato per attenersi a te; perciocchè tu hai nascosta la tua faccia da noi, e ci hai strutti per mano delle nostre proprie iniquità.

8 Ma ora, o Signore, tu sei nostro Padre[10]; noi siamo l’argilla, e tu sei il nostro Formatore[11]; e noi tutti siamo l’opera della tua mano[12].

9 O Signore, non essere adirato fino all’estremo, e non ricordarti in perpetuo dell’iniquità[13]; ecco, riguarda, ti prego; noi tutti siamo tuo popolo.

10 Le città della tua santità son divenute un deserto; sion è divenuta un deserto, gerusalemme un luogo desolato.

11 La Casa della nostra santità, e della nostra gloria, dove già ti lodarono i nostri padri, è stata arsa col fuoco[14]; e tutte le cose nostre più care sono state guaste.

12 O Signore, ti ratterrai tu sopra queste cose? tacerai tu, e ci affliggerai tu infino all’estremo?

Esaudimento della preghiera precedente.

65
 IO sono stato ricercato da quelli che non domandavano di me, io sono

  1. Giov. 16. 32.
  2. Zac. 2. 8. Fat. 9. 4, ecc.
  3. Deut. 7. 7, 8.
  4. Is. 6. 10. Rom. 9. 18.
  5. Sal. 144. 5.
  6. Sal. 68. 8, 9.
  7. 1 Cor. 2. 9, ecc.
  8. Fat. 10. 35.
  9. Fil. 3. 8, 9.
  10. Is. 63. 16.
  11. Is. 45. 9. Rom. 9. 20, 21.
  12. Ef. 2. 10.
  13. Sal. 74. 1, 2; 79. 8.
  14. 2 Re 25. 9. 2 Cron. 36. 19.

600

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