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Gerusalemme. EZECHIELE, 22. Abbominazioni d’Israele.

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venga contro a Rabba de’ figliuoli di Ammon; ed un’altra, per la quale venga in Giuda contro a Gerusalemme, città forte.

26 Perciocchè il re di Babilonia si è fermato in una forca di strada, in un capo di due vie, per prendere augurio; egli ha sparse le saette, ha domandati gl’idoli, ha riguardato nel fegato.

27 L’augurio è stato, ch’egli si volgesse dalla man destra, verso Gerusalemme, per rizzar contro ad essa dei trabocchi, per aprir la bocca con uccisione, per alzar la voce con istormo, per rizzar trabocchi contro alle porte, per fare argini, per edificar bastie.

28 Ma ciò è parso un augurio vano a quelli che aveano loro fatti molti giuramenti; ma ora egli rammemorerà loro l’iniquità; acciocchè sieno presi.

29 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè voi riducete a memoria la vostra iniquità; palesandosi i vostri misfatti, e mostrandosi i vostri peccati in tutti i vostri fatti; perciocchè, dico, voi la riducete a memoria, voi sarete presi a forza di mano.

30 E tu, empio profano, principe d’Israele, il cui giorno è venuto, nel tempo del colmo dell’iniquità;

31 così ha detto il Signore Iddio: Togli cotesta benda reale, e leva via cotesta corona; ella non sarà più dessa; io innalzerò colui che è basso, ed abbasserò colui che è innalzato.

32 Io la riverserò, la riverserò, la riverserò; ed ella non sarà più dessa, fin che venga colui a cui appartiene il giudicio; ed io gliela darò.

33 E tu, figliuol d’uomo, profetizza, e di’: Così ha detto il Signore Iddio, intorno a’ figliuoli di Ammon, ed intorno al lor vituperio: Di’ adunque: La spada, la spada è sguainata; ella è forbita per ammazzare, per consumare, per folgorare.

34 Mentre ti si veggono visioni di vanità, mentre ti s’indovina menzogna, mettendoti sopra il collo degli empi uccisi, il cui giorno è venuto, nel tempo del colmo dell’iniquità;

35 rimetterebbesi quella spada nel suo fodero? Io ti giudicherò nel luogo stesso ove sei stata creata, nel tuo natio paese;

36 e spanderò sopra te il mio cruccio; io soffierò nel fuoco della mia indegnazione contro a te, e ti darò in man d’uomini insensati, artefici di distruzione.

37 Tu sarai per pastura del fuoco; il tuo sangue sarà in mezzo del paese; tu non sarai più ricordata; perciocchè io, il Signore, ho parlato.

Le abbominazioni della città di sangue.

22
  LA parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo:

2 E tu, figliuol d’uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu la città di sangue, e non le farai tu conoscere tutte le sue abbominazioni? Di’ adunque:

3 Così ha detto il Signore Iddio: Il tempo della città che spande il sangue dentro di sè, e che fa degl’idoli contro a sè stessa, per contaminarsi, viene.

4 Tu ti sei resa colpevole per lo tuo sangue, che tu hai sparso; e ti sei contaminata per li tuoi idoli, che tu hai fatti; ed hai fatti avvicinare i tuoi giorni, e sei giunta alla fine de’ tuoi anni; perciò, ti ho messa in vituperio appo le nazioni, e in derisione appo tutti i paesi.

5 I paesi che son vicini, e quelli che son lontani di te, si faran beffe di te, o tu contaminata di fama, grande in ruina.

6 Ecco, i principi d’Israele, dentro di te, si son dati a spandere il sangue, ciascuno secondo il suo potere[1].

7 Si è sprezzato in te padre, e madre[2]; si è usata storsione contra il forestiere in mezzo di te; si è oppressato in te l’orfano, e la vedova[3].

8 Tu hai sprezzate le mie cose sante, ed hai profanati i miei sabati.

9 Uomini sparlatori, e calunniatori sono stati in mezzo di te, per ispandere il sangue[4]; e si è mangiato in te sopra i monti; si son commesse scelleratezze in mezzo di te.

10 Le vergogne del padre si sono scoperte in te; si è sforzata in te la donna appartata per la sua immondizia[5].

11 L’uno ha commessa abbominazione con la moglie del suo prossimo; l’altro ha contaminata la sua nuora con iscelleratezza; e l’altro ha violata la sua sorella, figliuola di suo padre, dentro di te[6].

12 Si son presi presenti in te, per ispandere il sangue; tu hai presa usura, e vantaggio, ed hai frodati i tuoi prossimi con oppressione, e mi hai dimenticato, dice il Signore Iddio[7].

13 Laonde ecco, io mi son battuto a palme, per la tua avarizia, che hai usata; e per lo tuo sangue che è stato in mezzo di te.

14 Potrà il cuor tuo esser fermo, o le tue mani esser forti al tempo che io opererò contro a te? Io, il Signore, ho parlato, ed altresì opererò.

15 E ti dispergerò fra le nazioni, io ti sventolerò per i paesi, e farò venir meno in te la tua immondizia.

16 E tu sarai profanata dentro di te, nel cospetto delle nazioni; e conoscerai che io sono il Signore.

  1. 2 Re 21. 16. Is. 1. 23. Mic. 3. 1—3. Sof. 3. 3.
  2. Deut. 27. 16.
  3. Es. 22. 21, 22.
  4. Lev. 19. 16.
  5. Lev. 18. 8, 19; 20.11, 18.
  6. Lev. 18. 9, 15; 20.10, 12, 17. Deut. 22. 22.
  7. Es. 22. 25; 23.8. Lev. 25. 30. Deut. 16. 19; 23.19.

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