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determinanti, sistemi di equazione di primo grado | 69 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lezioni di analisi matematica.pdf{{padleft:85|3|0]]dall’elemento e di incrocio) e per il complemento algebrico di b nel complemento algebrico A di a e si sommino i risultati così ottenuti.
si otterrebbe similmente sommando i prodotti di ogni per ogni e per il complemento di nel complemento di . Per il teorema II sarà dunque , come dovevasi dimostrare.
Osservazione - Da questa dimostrazione segue che il valore di un determinante si ottiene sommando insieme:
il prodotto di un suo elemento scelto ad arbitrio per il suo complemento algebrico;
i prodotti ottenuti moltiplicando un elemento posto sulla riga di per un altro elemento posto sulla stessa colonna di , per il complemento algebrico di nel complemento di (o, cioè che è lo stesso, il complemento di nel complemento di ).
Un risultato analogo si ottiene se gli stessi elementi , , descrivono due linee parallele, per esempio due righe, restando però sempre in colonne distinte. In tale caso naturalmente non si parla più di elemento di incrocio.
§ 20. — Proprietà di un determinante.
Teorema I. Se noi scambiamo ordinatamente le righe con le colonne, il determinante D non muta (cioè diventa un determinante uguale a D).
(Per esempio .
Ciò si può dimostrare o notando che per la stessa definizione le righe e le colonne hanno lo stesso ufficio nel calcolo di , oppure [ammesso il teorema per i discriminanti di ordine più piccolo dell’ordine di , perchè il teorema è evidente per i determinanti di ordine 1, 2] osservando che, sviluppando secondo gli elementi della prima riga, si ha un risultato identico come sviluppando a partire dalla prima colonna.
Teorerma II. Trasponendo (scambiando) due linee parallele, il determinante D cambia di segno (cioè si muta in un determinante ; anzi i termini di sono ordinatamente uguali e di segno opposto a quelli di )[1].
- ↑ Un determinante di ordine è una somma di più quantità , ciascuna delle quali è un prodotto di elementi del determinante stesso. Queste si dicono i termini di (confronta i teoremi del seguente § 21). Un termine è il prodotto di un suo elemento per un termine del complemento algebrico dell’elemento stesso.