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Mentre con umil socco in cari accenti Vaga ninfa del Tebro, a cui concessa
Questo testo fa parte della raccolta Bernardo Morando

IX

A UN’ATTRICE DI TRAGEDIA

     Quando al lugubre suon di mesti accenti,
bella e faconda mia, sfogasti in scena
per tragico accidente interna pena,
pendé tacito ognun da’ tuoi lamenti.
     Né mai sí dolce a le sue voci attenti
tenne nocchieri in mar blanda sirena,
né in selva rinovò mai Filomena
con sí soave suon casi dolenti.
     Allor che tu piangesti, a que’ tuoi pianti
piansero mille luci, al tuo pallore
fûr visti impallidir mille sembianti.
     Ma un solo e finto stral del tuo dolore
fe’ doppia e vera piaga a mille amanti,
e fu piaga di duol, piaga d’amore.

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