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Al colonnello Francesco Martinengo
Sonetti - IV Sonetti - VI

V

Allo stesso.

     Traslata l’alma al suo natio terreno,
-che di virtú tra noi fu si feconda,
perché vena di lagrime profonda
sorge in voi da l’effetto egro terreno?
     Or nel giardin del paradiso ameno,
senza seccarsi in lei né cader fronda,
d’altri piú dolci pomi in copia abbonda,
pregna d’altr’aura, il sol via piú sereno.
     Soave di celeste ambrosia umore
pasce l’avventurosa sua radice,
non piú caduca in suo frutto, né in fiore;
     ma se in sua sorte in ciel vera beatrice
l’acerbo di qua giú pervien dolore,
nel vostro amaro pianto è meri felice.

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