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Al colonnello Francesco Martinengo
Sonetti - IX Sonetti - XI

X

Allo stesso

     Se pur devea da morte essere estinto
di si illustre famiglia un lume chiaro,
né schivato poteva esser, né vinto
de l’aspro influsso il grave colpo amaro,
     ventura fu che ’n quel, ch’è proprio instinto
di morte in tòme il ben che n’è piú caro,
d’infinita virtú Francesco cinto
trovasse contra lei schermo e riparo.
     Morto è ’l grand’Estor, ma di lui maggiore
vive Francesco, quel ch’a l’empio Scita
combattendo mostrò l’invitto core.
     Questi con mano ti difese ardita,
Vinezia bella, e con supremo onore
l’opre sue degne a favorir t’invita.

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