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Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Battista
XXXIII
CONSIGLI A UN POETA FRETTOLOSO
Sdegni norme latine, esempli argivi,
qualora di cantar prendi diletto;
scrivi tu mille carmi intempestivi,
allor che maturato un carme aspetto.
La tardanza è maestra a chi vuol vivi
gli onori suoi, dove l’onore ha il tetto;
maturitá se nel cantar tu schivi,
chiudi le furie e non le muse in petto.
Rodi l’unghie sui fogli; o saran poi
da carboni piú neri i fogli intatti,
se nemica d’oblio gloria tu vuoi.
Pensa che la testudine tu tratti,
e da quella, s’hai senno, imparar puoi
che non si poggia in Pindo a passi ratti.
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