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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Claudio Achillini
VIII
IL RUSCELLETTO
nella villa Camaldoli, appartenente ad Annibale Marescotti
Tesse quest’ermo bosco, allor ch’ei fugge
a l’ombra di se stesso il raggio estivo,
un ricovro frondoso, anzi lascivo,
ove in sen di Lesbin Lidia si strugge.
Qui, se il Leon tra mille fiamme rugge,
mormorando sen vien limpido e vivo
dal fianco di quel monte un picciol rivo,
cui l’arsiccio terreno avido sugge.
Mira l’acqua gentil come s’affretta
e forma col suo corso un liquid’arco,
che d’immensa dolcezza il cor saetta.
Qui, di cure, Annibal, men venni carco;
ma, in quest’onda che tanto il cor m’alletta
sommergendo le cure, il cor ne scarco.
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