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Questo testo fa parte della raccolta Ciro di Pers
XII
LE LODI DELLA FATICA
Varcar col nuoto il rapido de’ fiumi,
l’erto dei monti superar col corso,
di feroce destrier regger il morso,
varie genti cercar, vari costumi;
errar per aspre balze ed aspri dumi
l’adiroso cinghial tracciando e l’orso;
del profondo ocean fender il dorso,
benché frema orgoglioso, irato spumi;
la sete al fonte trar, la fame al bosco,
per le nevose piagge e per l’aduste
sudar col nasamon, gelar col mosco;
di ferrea scorza aver le membra onuste,
quand’è il ciel luminoso e quand’è fosco;
delizie ed agi son d’alme robuste.
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