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PREFAZIONE
DETTATA DALL’AUTORE DEL WERTHER
ED INSERITA
NELL’EDIZIONE GEBHARDT E REISLAND DI LIPSIA, 1852.
E pur di nuovo alla serena luce Chè nell’intime viscere ci ferve Più dolce ancora il rincontrarsi ancora, |
- ↑ Pare che l’Autore in questi versi alluda alla donna adombrata nella Carlotta del romanzo, la signora Kestner, ch’egli in tarda età rivide, e che di pochi anni lo precesse nella pace del sepolcro; ed a quel giovane Jerusalem, identificato nel protagonista, che fu amico del grande poeta, e si uccise il 30 settembre 1772, nel luogo stesso ove vivea la Carlotta — a Wetzlar, nella Prussia renana — con circostanze poco dissimili da quelle narrate in queste lettere. (Nota del traduttore italiano.)