Sennori

Sennori è una cittadina della Sardegna in provincia di Sassari.

Da sapere

Cenni geografici

Situato nella regione storica della Romangia, Sennori confina con i territori comunali di Osilo, Sassari, Sorso e Tergu.

Territorio

Sennori, disposto ad anfiteatro tra colline e una valle, si apre sul golfo dell'Asinara, nel nord della Sardegna. Questa posizione permette di godere di un notevole panorama sulle coste del golfo da Stintino a Castelsardo, isola dell'Asinara compresa. È circondato da campagne fertili ricche di oliveti, frutteti e vigne che sono la fonte primaria dell'economia sennorese e da cui si ottengono ottime produzioni di vino e di olio d'oliva.

Collocato ad un'altitudine di 277 m sul livello del mare, ha una popolazione di quasi 7.000 abitanti ed una superficie territoriale di 31,43 km². Sennori è adagiato su una collina di tufo calcareo, ai cui piedi si estende l'intero arco del Golfo dell'Asinara. Stretto tra i territori dei comuni di Sassari, Osilo e Sorso, ha un suolo abbastanza fertile e intensamente coltivato; vi dominano le colture dell'olivo, della vite e, lungo tutta la vallata solcata dal fiume Silis, quelle degli alberi da frutta e del carciofo. Scarsamente praticata la pastorizia, praticata perlopiù da allevatori provenienti da altre località.

Preistoria ed epoca nuragica

La presenza dell'uomo nel territorio di Sennori è attestata a partire dal neolitico come testimoniano i numerosi siti archeologici quali le domus de janas dell'Orto di Beneficio Parrocchiale, la necropoli di Serra Crabiles. Anche durante il periodo nuragico il territorio di Sennori fu ampiamente frequentato come testimoniano il sito di Su Nuraghe, il nuraghe di Badde Margherita, il Nuraghe di Badde Puttu, il Nuraghe di San Biagio e la tomba dei giganti di Oridda.

Epoca punica e romana

Il periodo punico è quasi del tutto assente; non così il periodo romano riccamente documentato, non a caso infatti la regione storica della Romangia, in cui si trova Sennori, prende il nome da Romania, ovvero le terre conquistate da Roma, in contrapposizione alla Barbaria o Barbagia, cioè le terre popolate dai "barbari". Durante il periodo romano molto probabilmente avvenne la fondazione del paese, come villaggio-presidio di soldati romani per monitorare la vicina e bellicosa tribù dei Sossinati, citata in diverse fonti classiche.

Epoca giudicale e comunale

Con l'avvento dei Giudicati, Sennori entrò a far parte del giudicato di Torres o Logudoro, specificatamente nella curatoria di Romangia. Nel 1082 Sennori viene citato per la prima volta in un documento storico, ovvero l'atto di donazione all'opera di Santa Maria di Pisa del monastero di San Michele di Plaiano con tutte le sue pertinenze, tra cui la "Domo de Sanctae Maria de Sennor". Caduto il giudicato di Torres, Sennori entrò a far parte della repubblica sassarese nel 1294.

Epoca aragonese e spagnola

A seguito della caduta della repubblica sassarese e con la conquista della Sardegna da parte degli aragonesi, venne istituito il feudo di Sennori che andò a far parte dell'Incontrada di Romangia. Nel 1342 è citata per la prima volta la chiesa parrocchiale di San Basilio Magno e il primo rettore parrocchiale Don Pietro de Serra. Quest'ultimo rischiò la scomunica insieme ad alcuni rettori dei villaggi vicini per non aver pagato le decime alla Chiesa (Rationes Decimarum Italiae: Sardiniae). Nel 1440 tutti i feudi della Romangia, compreso quello di Sennori, finirono nelle mani di Gonnario Gambella che divenne il primo barone di Romangia. Fu baronessa anche la sua nipote Rosa Gambella, succeduta al figlio Antonio, figura solenne e controversa, viceregina di Sardegna, la sua triste vicenda fu raccontata nell'omonimo romanzo da Enrico Costa. A ricordo dell'epoca feudale rimane tuttora il palazzo denominato "Palattu Ezzu". Nel 1553 il paese fu tra quelli visitati durante la visita pastorale di Salvatore Alepus arcivescovo di Sassari.

Epoca sabauda

Anche Sennori fu teatro, insieme a Sorso, dei tumulti anti-feudali del 1796, anche perché il Rettore di Sennori Don Cristoforo Aragonez partecipò alla sollevazione popolare. Nel 1830 Sennori e Sorso mossero lite al barone Don Vincenzo Amat uscendo prima sconfitti ma poi vittoriosi. Anche alla fine dell'Ottocento si ebbero fremiti sociali a Sennori con la fondazione a Sorso da parte del sennorese Antonio Catta del partito "Popolo Sovrano" che ebbe ampia risonanza anche a Sennori.

Nel 1839, con l'abolizione del sistema feudale, il paese venne riscattato agli Amat di San Filippo, ultimi feudatari, per diventare un comune autonomo retto da un sindaco e da un consiglio comunale.

Epoca contemporanea

Durante le due guerre mondiali Sennori venne risparmiato dai bombardamenti volontari, poiché durante la costruzione della cappella del Cimitero fu trovata una bomba inesplosa della seconda guerra mondiale. Sempre nel secondo conflitto mondiale Sennori fu colpito da attacchi portati con mitragliatrici aeree, che fecero anche una vittima. Dopo gli anni settanta e ottanta del XX secolo l'abitato si espanse dando vita ai quartieri del Monte, della Scala, della Salamagna e di Montigeddu.

Lingue parlate

Il sardo parlato di Sennori, appartenente al troncone linguistico logudorese, si caratterizza per una particolarità: il plurale femminile viene cambiato al maschile. Alcuni esempi: "le porte" in logudorese "sas jannas", in sennorese "sos jannos"; " le chiavi" in sardo logudorese "sas jaes", in sennorese "sos jais". Si pensa che tale fenomeno sia dovuto all'influenza linguistica che il dialetto sennorese abbia avuto dai vicini dialetti sorsense e sassarese del turritano. Proprio quest'ultimo ha avuto un ruolo importante, in quanto moltissimi sennoresi, con l'espansione commerciale di Sassari, hanno frequentato sempre più costantemente i mercati della vicina città, assorbendone alcune contaminazioni linguistiche. Anche il sassarese utilizza l'articolo maschile per il plurale femminile delle cose, come ad esempio "le porte" la ianna al singolare, li ianni al plurale, "la sedia" la cadrea singolare, li cadrei plurale.

Come orientarsi

Quartieri

  • Montigeddu
  • Santa Lucia (Santa Lughia)
  • Le Conce (Sa Conza)
  • Salamagna
  • Il Rosario (Su Rosariu)
  • Badde
  • Su Pedrareddu
  • La Scala (S'Iscala)
  • Campusanteddu
  • Baddiorina
  • Monte
  • Monte Mario
  • Fontana fredda (Funtana fritta)
  • Sa Buivarera
  • Santa Croce (Santa Rughe)
  • Piazza (Piatta), centro del paese
  • San Giovanni


Come arrivare

In aereo

In auto

  • SS 131 Carlo Felice Cagliari-Porto Torres: Continuare fino all'ingresso di Sassari, poi, una volta qui, continuare in direzione "Sassari centro-Ittiri-Zona industriale e percorrere la vecchia SS 131. Uscendo dalla frazione di Ottava in direzione Porto Torres, arrivati a una rotatoria, continuare a destra per Sennori.

In nave

Dai porti di Porto Torres, Santa Teresa Gallura, Olbia-Isola Bianca e Golfo Aranci.

In autobus


Come spostarsi


Cosa vedere

Architetture religiose

  • 1 Chiesa di San Basilio Magno. Edificio di origine trecentesca il cui restauro si e tenuto tra maggio e ottobre 2015, e fu completamente ricostruito negli anni cinquanta del XX secolo. Il campanile fu invece costruito verso la seconda metà degli anni 60'.
  • 1 Chiesa di Santa Croce. Chiesa risalente al Quattrocento.
  • 1 Chiesa di Santa Lucia. Chiesa settecentesca.
  • Chiesa della Madonna del Rosario. La chiesa, costruita nella metà degli anni sessanta del XX secolo, al suo interno ingloba i resti seicenteschi dell'antica chiesa della Madonna del Rosario.
  • 1 Chiesa di San Biagio.
  • 1 Chiesa di San Giovanni Battista. Chiesa campestre.

Siti archeologici

Nel territorio comunale di Sennori domus de janas, nuraghi e tombe dei giganti si alternano ad ambienti di forte impatto panoramico e a struttura richiamanti, direttamente ed indirettamente, il lavoro della terra (in particolare mulini ad acqua e pinnettas). La realtà monumentaria del territorio di Sennori appare fortemente legata alla storia dell'acqua e dell'agricoltura. Non è casuale che rilevanti testimonianze archeologiche ed interi areali vengano a legarsi distintamente all'elemento idrico, esprimendo attorno ad esso significative densità monumentali ed antropiche. Si vedano ad esempio i siti di "Funtana de Su Anzu" e "Sutis Funtana di Sa Conza" (nei cui pressi è individuabile una domus de janas pluricellulare), "Badde Pattu" e la "fontana Geridu".

Seguendo le classiche seriazioni per fasi dell'archeologia, il territorio di Sennori presenta un buon numero di domus de janas, vale a dire piccoli cimiteri familiari ai margini di nuclei di stanziamenti neolitici a base presumibilmente agricola. Di grande pregio strutturale e decorativo è la domus de janas del Beneficio parrocchiale. Si tratta di una delle più interessanti domus de janas della preistoria isolana, di tipo pluricellulare e decorata a rilievo.

La sua afferenza al centro urbano ne fa una qualificata presenza per l'abitato, per i residenti ed i flussi di visite. È scavata in un costone calcareo ancora utilizzato come cava. Sempre del periodo preistorico, si ricorda il complesso Serra Crabiles comprendente numerose domus de janas che hanno restituito idoletti femminili neolitici.

Le attestazioni nuragiche si esprimono sia con episodi monumentali di tipologia monotorre che con complessi articolati e dotati di villaggio. Ad esempio il nuraghe Badde Margherita, a sud ovest del nuraghe del ponte Rio Silis, è un tipico nuraghe monotorre. A 5 m. ad est del nuraghe si può osservare uno ziro infisso nel terreno, del diametro di 0,90m. Il nuraghe Badde Puttu, a nord est del Monte Uri, viene descritto come un nuraghe complesso con tracce di villaggio, con tratti di cortina muraria. Tracce di catillus e di embrici. Il complesso Su Nuraghe si trova a nord del nuraghe Margherita. Numerose sono le tracce di capanne a pianta circolare. Nelle immediate vicinanze vi sono strutture a pianta rettilinea.

È di interesse per singolarità tipologica, la tomba di giganti di Oridda. Essa costituisce un monumento unico nel suo genere per una serie di caratteristiche tipologiche che permettono di definirla una tomba di tipo dolmenico e ortostatico. Il monumento è scavato nella roccia ed è interamente foderato in muratura, mentre la facciata è stata monumentalizzata con una stele quadrangolare nella quale si apre il portello e con esedra ad ortostati. All'interno della tomba sono stati rinvenuti gli scheletri di 27 individui, di cui venti tra uomini e donne, sei bambini e un feto. La ceramica rinvenuta conferma una cronologia all'interno del Bronzo medio.

Ai confini col territorio di Sorso si distingue per interesse e recenti significative ricerche archeologiche la problematica legata al centro scomparso di Geridu.

Eventi e feste

  • San Giovanni Battista. A giugno. La festa è conosciuta in tutta la Sardegna per la sua grande cavalcata e sfilata di costumi ogni anno con differenti gruppi in costume della Sardegna.
  • Giochi estivi (Sennoriestate) (Al campo sportivo comunale). A luglio. In questi giochi partecipano 16 squadre che per una settimana si danno lotta con gavettoni, tiri alla fune e altri giochi. L'ultimo giorno si svolge la finalissima che culmina con una sfilata di moda in cui ogni squadra presenta in passerella una coppia di giovani. Alla fine vengono decretati "miss e mister Sennori estate e miss e mister sorriso". La manifestazione si conclude con la proclamazione della squadra vincitrice e l'avvio di una serata di musica.
  • San Biagio. A luglio.
  • Calici di stelle. 10 agosto.


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Come divertirsi

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Dove mangiare

Prezzi modici

Prezzi medi


Dove alloggiare

Prezzi modici

  • 1 Shardana, Via Roma 92, +39 380 2091937. Check-in: 14:00-20:00, check-out: 8:00-10:30. B&B.
  • 1 Mariposa, Via Silis 44 A, +39 339 3146400. Check-in: 14:00-18:00, check-out: 8:00-10:30. B&B.


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