Torralba (Italia)
Da sapere
Cenni geografici
Torralba si trova nella regione storica del Meilogu e confina con Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Giave e Mores.
Cenni storici
Il territorio fu abitato fin dal Neolitico come testimoniano le numerose domus de janas che si trovano sotto l'altopiano di San Pietro di Sorres, ma il periodo di maggior rilevanza storica per Torralba si ha nell'età nuragica come è testimoniato dai più di trenta nuraghi e dalle oltre dieci tombe dei giganti che si trovano nel suo territorio. Tra i nuraghi più importanti presenti nel territorio torralbese spiccano il nuraghe Oes e senza dubbio il complesso nuragico di nuraghe Santu Antine, uno dei più grandi e meglio conservati della Sardegna, con la torre centrale alta 17 metri.
Il centro abitato di Torralba è menzionato per la prima volta in documento storico datato intorno al 1064-65. Il paese nel medioevo apparteneva alla curatoria del Meilogu, nel Giudicato di Torres e sorse intorno alla chiesa di Santa Maria. Alla caduta del giudicato (1259) passò sotto il dominio della famiglia genovese dei Doria. Tra Torralba e Bonorva venne combattuta nel 1347 la battaglia di Aidu de Turdu tra le forze catalano-aragonesi, che controllavano gran parte della Sardegna, e le armate dei Doria. Gli aragonesi vennero sconfitti e lo stesso viceré Guglielmo de Cervellon, ferito, fu costretto a fuggire e a rifugiarsi in una foresta vicino a Torralba, nella quale morì. Tuttavia, nella successiva guerra sardo-catalana, che vide opposto lo schieramento aragonese da una parte e le forze del Giudicato di Arborea alleato con i Doria e con la Repubblica di Genova dall'altra, tutto il territorio passò sotto il dominio aragonese intorno al 1410. Sotto il dominio aragonese, e poi spagnolo, il paese divenne un feudo, che nel 1627 formò una contea con feudatario Michele Comprat; nel 1635 la contea fu trasformata in marchesato e lo stesso Comprat ebbe il titolo di marchese di Torralba. Nel 1750, in epoca sabauda, il paese, insieme a Bonnanaro e Borutta, entrò a far parte del Marchesato di Valdecalzana, feudo dei Martinez e poi dei De Queralt. Il paese venne riscattato all'ultimo feudatario, Giovanni Battista de Queralt marchese di Valdecalzana, nel 1839 con l'abolizione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
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Come orientarsi
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Come arrivare
In aereo
Dai precedenti aeroporti è possibile, grazie a diverse compagnie di autonoleggio presenti, noleggiare un'auto per raggiungere Torralba.
In auto
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Percorrere la SS 131 Carlo Felice e prendere l'uscita "Torralba-Thiesi-Cheremule-Bessude-Bono-San Pietro di Sorres" e seguire le indicazioni per Torralba e/o per il nuraghe Santu Antine.
In nave
Dai porti di Porto Torres, Olbia-Isola Bianca e Golfo Aranci oppure anche dal porto di Cagliari.
In autobus
Le linee ARST 9341 Sassari-Nuoro e 702 Padria-Sassari, consentono di raggiungere Torralba.
Come spostarsi
Cosa vedere


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Siti archeologici
Numerosi i nuraghi presenti in zona. Il più conosciuto è:
Altri siti archeologici presenti sono:
- 1 Dolmen di Su Crastu Covaccadu.
- 1 Dolmen di Prunaiola.
- 1 Tomba dei giganti di Cabu Abbas.
- 1 Tomba dei giganti di Sa Pedra Covaccada.
- 1 Tomba dei giganti di Sa Pedra Longa.
- 1 Tomba dei giganti di Sa Pedra Longa II.
Musei
- 1 Museo della valle dei Nuraghi, Via Carlo Felice 143, ☎ +39 079 867205.
Intero: 4,00 €; ridotto 3,00 €; gratuito fino ai 6 anni, portatori di handicap, personale del ministero dei beni culturali previa esibizione dell'apposito tesserino, studenti universitari in materie storiche-artistiche e accademia delle belle arti entro i 25 anni di età previa esibizione dell'apposito tesserino, gli insegnanti accompagnatori di classi, gli autisti di pullman accompagnanti gruppi in visita al museo, gli interpreti quando occorra la loro opera a fianco della guida, i direttori e conservatori dei musei italiani e stranieri previa esibizione dell'apposito tesserino, i giornalisti iscritti all'ordine, previa esibizione dell'apposito tesserino, le guide turistiche regolarmente autorizzate all'esercizio della professione previa esibizione dell'apposito tesserino, i membri dell'I.C.O.M (International Council of Museum) e durante le giornate nazionali riconosciute come giornate della cultura. Museo archeologico.
Architetture religiose
- 1 Chiesa di San Pietro.
- 1 Chiesa di Santa Croce.
- 1 Chiesa di Sant'Antonio Abate. Chiesa campestre.
- 1 Chiesa di Sant'Andrea. Chiesa campestre.
- 1 Chiesa di Nostra Signora di Cabu Abbas. Chiesa campestre.
- 1 Chiesa dello Spirito Santo. Chiesa campestre seicentesca.
Eventi e feste
- Festa dello Spirito Santo (Nella chiesa campestre dello Spirito Santo).
si festeggia per quattro giorni e ha come giorno principale e conclusivo il lunedì successivo alla Pentecoste. Festa principale del paese. Tradizione della festa è la caratteristica processione a cavallo che parte dalla chiesa della Spirito Santo e arriva fino al paese.
Cosa fare
Acquisti
Come divertirsi
Dove mangiare
Prezzi modici
- 1 Il Salice, Via Carlo Felice 198, ☎ +39 079 847374. Pizzeria.
Prezzi medi
- 1 Il Mejlogu, Via Carlo Felice 98, ☎ +39 079 847110, +39 329 9567215.
Mar-Dom 12:30-14:30 e 19:00-23:00. Ristorante pizzeria.
Dove alloggiare
Sicurezza
Numeri utili
- 1 Carabinieri, Via Aldo Moro 13, ☎ +39 079 848004.
Come restare in contatto
Poste
- 1 Ufficio postale, Via Alessandro Manzoni 8, ☎ +39 079 847173, fax: +39 079 847006.
Lun-Ven 8:20-13:45; Sab 8:20-12:45.
Nei dintorni
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- 1 Chiesa e monastero di San Pietro di Sorres, a Borutta. Chiesa romanica e monastero benedettino.
Altri progetti
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