Introduzione
Nel MacBook Pro ritroviamo un'amata parte del passato, il cui nome inizia per "Mag". Se pensate si tratti di MagSafe, rimarrete delusi, ma se avete detto "Magic Keyboard", questo è lo smontaggio che fa per voi. Si tratta del nuovissimo MacBook Pro da 16" privo di butterfly e siamo qui per rivoltarlo come un guanto ed estrarne i pezzi, dagli originali nuovi dissipatori termici ai nuovi altoparlanti dal suono martellante. Vedi di leggere il nostro post sul blog per farti un'idea iniziale e quindi seguici per lo smontaggio totale.
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Strumenti
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L'attuale MacBook Pro è uno dei dispositivi Apple più divisivi, ma non è sempre stato così. Incrociamo le dita augurandoci che questo nuovo modello rappresenti un ritorno all'immagine del passato. Ecco le specifiche della nostra
vittimaunità destinata allo smontaggio: -
Schermo Retina da 16", IPS retroilluminato a LED, con risoluzione 3072 × 1920 (226 ppi)
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Processore Intel Core i7 6-core da 2,6 GHz (fino a 4,5 GHz con Turbo Boost), accoppiato alla GPU AMD Radeon Pro 5300M
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16 GB di SDRAM DDR4 da 2666 MHz
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SSD da 512 GB
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Batteria da 100 Wh
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Sistema audio con sei altoparlanti e schema microfoni ad alto rendimento
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Una volta disposti uno sull'altro come gli strati di una millefoglie, notiamo che il nuovo MacBook Pro è apprezzabilmente più grande (e giusto un pelo più spesso) dell'ultimo modello da 15", mentre è comparabile al modello del 2015, parlando in termini dimensionali e non di assortimento di porte.
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Con il 16" Pro disposto schiena contro schiena con il 2015 Pro, ti sembrerà di vedere doppio… almeno finché non guarderai da vicino. La cerniera dello schermo è cambiata e i tasti del vecchio Pro sporgono un filo di più.
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Se facciamo lo stesso gioco "trova le differenze" tra i due MacBook Pro 2019, la versione da 16" si fa notare per:
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Il tasto Esc fisico, separato dalla Touch Bar
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La finitura opaca del Touch ID/pulsante di accensione, in linea con gli altri tasti
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La Touch Bar accorciata di circa 19 mm
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Tasti a freccia con schema a T rovesciata, tutti con altezza ridotta a metà
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Zoomando al massimo sulla griglia di sinistra, si possono vedere i fori mimetizzati del triplo microfono aggiornato. Ora che lo sai, non potrai fare a meno di notarli ogni volta.
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Per noi è giunto il momento di fare quello che sappiamo fare meglio: infilare attrezzi nelle cose e vedere che cosa viene via.
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Iniziamo da qualche tasto. Vi ricordate della Magic Keyboard degli iMac? È un disegno apprezzato e affidabile che Apple definisce la "core technology" della tastiera completamente riprogettata di questa nuova macchina.
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Parlare di fonte di ispirazione sembra un eufemismo: guardando i due tipi di tasto, abbiamo delle difficoltà a notare una qualsiasi differenza. C'è un po' meno spazio attorno a questi nuovi tasti e gli espertoni faranno notare i tasti freccia riconfigurati; tutto il resto appare praticamente identico.
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Per completare il confronto, ecco una terza immagine che mostra il controverso (e notoriamente capriccioso) interruttore "butterfly" del MacBook Pro da 15" rilasciato solo pochi mesi fa.
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Ma perché fermarci qui? Ecco una foto dell'interruttore a forbice del MacBook Pro 2012 "unibody"…
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…e la forbice dell'ultimo laptop di Apple con una "buona" tastiera, il MacBook Pro 2015 con schermo Retina.
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Che cosa c'è sotto il meccanismo a forbice? Ehi, stiamo parlando con te: devi solo continuare a smontare questa cosa.
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Aspetta un attimo: i ruoli vanno invertiti.
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Ed ecco una vista del "cupolino in gomma progettato da Apple che accumula una maggiore energia potenziale per una reattiva risposta alla pressione sul tasto".
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Al di sotto, c'è un gruppo di retroilluminazione con un disegno interessante: ne parleremo più avanti.
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E, a coronare anche fisicamente tutto questo, una sottile guarnizione nera, presumibilmente per impedire che l'emissione luminosa superi i bordi del tasto.
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Facciamo ancora un confronto con la Magic Keyboard del desktop:
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I due meccanismi a forbice appaiono praticamente identici. La vecchia forbice Magic è ancora un po' più sottile (1,6 contro 1,38 mm).
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Nonostante la differenza di spessore, queste tastiere appaiono così simili che siamo tentati di mescolare la Magia oscura con quella illuminata e vedere che cosa succede…
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Sì, state guardando un tasto della Magic Keyboard bianca del 2015 su tastiera e meccanismo a forbice del MacBook Pro da 16". Funziona!
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Il vecchio tasto Magic è più piccolo (da cui il maggiore spazio attorno al tasto) e più spesso di quello nuovo.
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Non tutti i singoli tasti sono intercambiabili e i vecchi pulsanti Magic non hanno il carattere trasparente necessario per la retroilluminazione. Voi grandi personalizzatori di tastiere, aspettate ad esultare.
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Smettiamo (per ora) di curiosare nella tastiera; scoperchiamo lo chassis e guardiamoci dentro.
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Apple ci ha già mostrato questo truce gufo in un gif nella presentazione stampa, ma quello che non abbiamo ancora visto sono raggi X ad alta energia che passano attraverso il gufo per mostrarci cosa c'è dietro questa faccia frustrata.
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I raggi X lo fanno arrabbiare ancora di più! Scappiamo! Per fortuna a prendersi tutti i rischi sono i nostri amici di Creative Electron: riprenderemo lo smontaggio dopo che le acque si saranno calmate.
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Con le viti Torx il nostro set cacciaviti Marlin, abituato a teste ben più esotiche, ha gioco facile.
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Con il computer aperto, ci troviamo di fronte a un mistero ancora più intricato: un MacBook mascherato! Sei sempre tu, Bruce?
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Apple annuncia un progresso importante nello schema termico di questo MacBook Pro e dice che il dissipatore è più grande del 35% (avremmo detto 34%, ma ci fidiamo).
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Abbiamo trovato anche dell'hardware aggiornato per coprire quelli che presumiamo siano i nuovi chip GDDR6: una schermatura di rame e un paio di pad termici in alluminio.
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Non possiamo toglierci dalla mente la nostra impressione che queste schede logiche siano a forma di baffi a manubrio, quindi per continuare l'analogia vediamo quale e quanto silicio viene al pettine:
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Processori Intel Core di nona generazione 6-core i7-9750H
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16x SDRAM DDR4 da 8 Gb Micron MT40A1G8SA-075 (16 GB totali)
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GPU AMD Radeon Pro 5300M mobile
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4x RAM GDDR6 da 8 Gb Samsung K4Z80325BC-HC14 (4 GB totali)
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Memoria flash Toshiba TSB4227VE8434CHNA11926 e TSB4227VE8437CHNA11926 (512 GB totali)
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Coprocessore Apple T2 APL1027 339S00536
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Controller Thunderbolt 3 Intel JHL7540
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Continuiamo a passare il silicio al pettine. Il silicio proviene dalla sabbia. Forse che il nostro metodo è tutto sbagliato?
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Hub platform controller Intel SR40F
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Texas Instruments CD3217B12 (probabilmente un controller alimentazione)
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338S00267-A0 (probabilmente un PMIC Apple)
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Controller alimentazione Texas Instruments TPS51980B
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339S00610 (probabilmente un modulo Wi-Fi/Bluetooth di Apple)
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Modulatore PWM Intersil 6277
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Renesas 225101C
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Tolta dalla circolazione la scheda madre, possiamo dare un'occhiata al resto dello schema termico aggiornato.
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Fermiamoci a prendere una boccata d'aria: disposto al di sopra del suo parente di poco più vecchio (il modello 2019 da 15"), il nuovo MacBook Pro ha degli sfiati apprezzabilmente più grandi.
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Sembra che stiamo parlando di aria fritta, ma tutti questi freschi aggiornamenti dovrebbero permettere al 16" Pro di sostenere, in condizioni di massimo carico di lavoro, fino a 12 W in più rispetto allo schema precedente.
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Stacchiamo lentamente la retroilluminazione della tastiera, augurandoci di trovare sotto di essa una Magia di tasti.
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Il gruppo di retroilluminazione consiste di un diffusore flessibile che riceve la luce da LED disposti lungo i bordi. I diffusori flessibili sono una soluzione comune, ma questo in particolare sembra avere delle incisioni di tipo particolare, probabilmente per massimizzare la luminosità e uniformità.
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Al di sotto della retroilluminazione, notiamo alcune viti pentalobe P2 lungo i bordi del telaio metallico della tastiera. Davvero? Possiamo svitare questa cosa per cambiare un tasto bloccato dopo una sessione di lavoro con contorno di patatine?
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Nooooo! Ancora una volta, il gruppo tastiera è rivettato. Benché gli interruttori siano probabilmente meno vulnerabili di fronte ad assaltatori unti e friabili, la tastiera in se stessa non è più riparabile di quanto lo fossero le Butterfly precedenti.
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Di fatto, si continua come nel 2016: abbiamo una nuova tastiera accoppiata a uno schema non riparabile, con la sola parola di Apple a garantire che "non si romperà". E questa volta non c'è nemmeno alle spalle l'assistenza del Keyboard Service Program, quindi… : /
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L'unico barlume di speranza sta nel fatto che questo nuovo elemento è estremamente simile alle tastiere Apple del passato che, per la maggior parte, hanno resistito bene alla prova del tempo.
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A questo punto non vogliamo in ogni caso andarcene a mani vuote: solleviamo per quanto possibile la tastiera per sbirciare che cosa la fa cliccare. Ci ricompensa la visione dello strato di circuito stampato flessibile tra i tasti e la piastra inferiore di metallo dove arriva la pressione dei tasti… nessuna magia, peraltro.
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Ora, messe da parte tutte le domande che ci ponevamo riguardo alla tastiera, possiamo passare al resto dei pezzi ancora attaccati.
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Per primi, questi originali
Earpod XLaltoparlanti con l'involucro esteso e i woofer contrapposti disposti in alto e in basso. -
Non siamo sicuri di che cosa c'è dietro questo involucro così allungato, la nostra ipotesi è che la nuova forma reindirizzi il suono per migliorarne la qualità. Forse serviva dell'altro spazio per farci stare il secondo woofer?
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Il prossimo è un altro progresso nel settore audio: un sistema "high performance" di tre microfoni. È disegnato in modo simile al gruppo di tre microfoni del MacBook Air 2018, ma appare un po' più massiccio, il che può significare che si tratta di microfoni di qualità più elevata.
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Per finire, la centrale elettrica al litio che forse farà alzare il sopracciglio all'americana FAA e ad altri enti per la sicurezza dei voli aerei: la batteria Apple da 99,8 Wh (11,36 V, 8790 mAh).
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È il maggior incremento nella capacità della batteria che abbiamo mai visto in un MacBook: un incremento di 4,8 Wh rispetto al MacBook Pro da 17" e un notevole aumento, di 16,2 Wh, rispetto al più recente MacBook Pro da 15".
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Da dove viene tutta questa capacità? Apple segue quanto fatto con l'iPhone 11: ogni cella della batteria appare identica a quella del predecessore, ma in media è di 0,8 mm più spessa.
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Dobbiamo rimuovere completamente lo schermo per investigare, ma scopriamo che c'è un nuovo sensore di fronte alla cerniera di sinistra e un magnete integrato nella cerniera stessa. La freccia sul magnete indica allineamento/polarità e ruota in sincronia con il display.
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Sembra che Apple abbia aggiunto un sensore di angolo del coperchio. A quale scopo servirà? Forse consentirà qualche bella nuova funzionalità di MacOS?
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Può darsi che sia così. Potrebbe anche essere un modo intelligente per Apple di tracciare la storia di come il dispositivo sia stato usato nel caso siano necessarie delle riparazioni. Per esempio, se i cavi dello schermo si logorano, Apple potrebbe voler sapere di quanto il display è stato aperto e quanto spesso.
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Mettiamo giù quello che pensiamo di questo nuovo MacBook Pro:
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Benché i nuovi-vecchi originali meccanismi a forbice possano essere più durevoli rispetto alle fragili farfalle precedenti, l'intero gruppo tastiera resta bloccato nella sua posizione da rivetti.
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Il sistema termico potenziato è un benvenuto miglioramento rispetto alla gamma Pro con il suo famigerato funzionamento surriscalda-e-rallenta.
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La batteria da 99,8 Wh resta appena sotto il radar della FAA, con una capacità superiore di 16,2 Wh rispetto al più recente modello da 15". Un balzo sorprendente considerando il modesto incremento nelle dimensioni esterne del laptop.
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Nonostante i nuovi altoparlanti, il gruppo microfono di qualità podcast e lo schermo gigante, non possiamo non pensare che Apple possa fare di meglio, specialmente dopo aver visto delle vere magie ingegneristiche di Microsoft per rendere più riparabili i propri laptop. Speriamo che la gamma Pro 2020 ci lasci senza fiato per la sorpresa.
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Per ora, comunque, l'unica cosa che rimane da fare è di assegnare un punteggio a 'sta cosa.
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Il MacBook Pro 16" 2019 ottiene il punteggio di 1 su 10 nella nostra scala di riparabilità (10 è il più facile da riparare):
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Il trackpad può ancora essere rimosso e sostituito senza particolari difficoltà.
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I componenti secondari sono modulari, ma il processore, la RAM e la memoria flash sono saldati alla scheda logica.
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Colla e/o rivetti fissano la tastiera, la batteria, gli altoparlanti e la Touch Bar, il che rende delicato l'intervento su questi componenti.
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Il sensore Touch ID è anche l'interruttore di accensione ed è fissato sulla scheda logica, il che complica notevolmente le riparazioni.
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100 commenti
almost no repair choices even though its a “pro” device
Gage -
What does being a “pro” device have to do with high repairability? “Pro” (itself more of a marketing term than a technical one) covers a proud range of areas. My sister is a pro graphic designer. She can do amazing things with illustrator or photoshop. She couldn’t tell you the next thing about processors or keyboard switches. For her the “pro” is what she can get done, not whether or not she can pop open the case. I’d be willing to lay odds thats true for a lot of people.
Repairability and pro are not connected. Some people value the former, some the later, some both, some neither.
kreutz -
In response to kreutz.
Hypothetical:
The Pro Graphic Designer is working on a commission that has taken several weeks. She has completed another days worth of work while out and about (the main point of a laptop, portability) someone drops liquid into the unit and it fails.
She could just redo the hours of work she just lost after her last backup (assuming she is someone who backs up religiously), however her deadline is tomorrow morning.
If she is using a true pro device she could drop by a computer repair place. Have them remove the SSD and recover the data. (in the macbook pro the SSD is soldered and even if it wasn’t the T2 chip prevents an external computer from reading it). If she is using the “PRO” device that apple sells she is $@$* out of luck and has to pull an all nighter to redo the work or loose the commission and be out all of the work she has done.
The ability to respond to unexpected situations damage, moisture, internal failure or design fault is what should set a PRO device apart.
@grantspedding The T2 does not prevent an external computer from reading the SSD. It is connected to one of the USB-C ports. There is a tool you can connect which will boot the T2 in DFU mode, prompt for the user’s password, tell the T2 to load the SSD, then dump all the data to an external drive.
Though I seriously wonder what professional would use a machine with no backups of in-flight work. Especially when it’s a Mac, and every macOS since 10.5 in 2007 has included Time Machine.
Zimmie -
For those suggesting that the moniker PRO doesn’t need to mean ‘repairable’, ‘accessible’, ‘non-complicated’, just consider any other PRO industry who relies hugely on repairability and the ability to get inside their devices / tools / instruments to keep them going as long as possible. A music producer wouldn’t throw away a 50 channel recording deck because 2 channels failed one day. A musician wouldn’t put their guitar in the dump because a machine head broke, $10 would get that musician back on stage again. A chef that finds their knife no longer sharp doesn’t look for the bin and a wholesale knife catalogue to buy a new one, they get a hone, or a stone and in 10 minutes their knife is possibly as good as new.
Apple have chosen this route for us and all to shave a few millimetres and grammes off laptops that Pro’s need to have as functional as possible. The moniker PRO is assumed to not only be top quality but top at saving the day when $@$* hits the fan and these machines are no longer that.
Between work I’ve done at an advertising agency, and a free lance photographer; you’d be amazed how many people market themselves as "Pros” but don’t have any backup of their work. Or they have a single external HDD which has all their work and accept that as their backup because time machine is running on it. The idea of “PRO” here is its Apple’s highest end laptop, and people can feel like calling themselves “pro” is justified. This has nothing to do with sensible backup strategies or thinking ahead to the what if scenario of a computer failure.
@zimmie So if the motherboard fails completely. ie when a mac gets a whiff of moisture in the air (hyperbole obviously) and the main board craps out and cannot enter DFU mode. What then?
@kreutz Additionally I would agree that the PRO moniker is massively overused/misused however all of Apple’s marketing really emphasizes specifically pro use.
As you said
“Repairability and pro are not connected. Some people value the former, some the later, some both, some neither.”
I would argue however that the pro you are referring to is a marketing gimmick just like “Mitsubishi Heavy Industries” in reference to normal domestic air conditioners. It has no right to claim the “Pro” moniker just as the air con has no right to claim “Heavy Industries”. So the people valuing PRO are quite literally valuing an empty marketing promise over something that could save their business when something goes wrong.
@grantspedding You CAN do that, but not always. For example, recovering data after damaging the laptop would be much harder since everything is encrypted. If the T2 chip is damaged in some way (by water, for example), then all of the data on there is unrecoverable.
The T2 chip is separate to my issues with this unit. Yes (very) theoretically you could recover from a damaged board. If you look at a comment above by Phillip Hue this requires several things including an intact T2 Chip and power rails to supply power.
However my big problem is the use of an ssd soldered to the motherboard. With a removable ssd it is possible to recover data even if the rest of the board has literal holes in it, components completely corroded off the board or if the USB-C ports are damaged (as in the comment above by Phillip specifies that these are required). My problem is with the way that apple have chosen to have absolutely no replaceable parts.
1 Ram chip fails… That’s a motherboard
1 Ssd chip fails… That’s a motherboard
A USB-C socket fails… That’s a motherboard
The wifi module fails… That’s a motherboard
anything goes wrong… That’s a motherboard
It’s a wasteful and anti consumer decision that cannot be justified
As a pro user, there’s definitely something to be said for repairability. However, as any pro should know, you never trust any one device or system completely. 99.9999% reliability still isn’t quite perfect, and I’ve experienced failures. That’s why I have backups. I NEVER rely on one storage medium. It’s much easier for me to quickly recover a file from Backblaze and work on another machine.. Price is also an important factor - it’s much less costly for me to quickly download a file and get back to work on a backup computer and FedEx my laptop to get repaired under warranty than it is to take time out of my day, pay out of pocket, and wait for a repair shop to recover my data. SSDs fail too, and being able to remove an SSD doesn’t do me much good if it’s what’s broken. Most of us work from servers or external drives regardless. Repairability matters, but my camera bag is already heavier than I’d like - if I have to sacrifice repairability for my back health, I’ll take it
well well. like 30 years of PRO models by every single other manufacturer.. well including apple till 2015, including Mac Pro. one of the best examples is HP Probook. it is clearly designed to be serviceable, you can swap the hard drive with 2 screws, you can clean fans, you can replace keyboard, etc. PRO means that you do not need to buy a new one as soon as you drop a few drops of liquid.
I can totally agree that a device’s performance is not affected by its repairability. But while you think that your device’s repairability has nothing to do with you, as you are not a professional repairer, the repairability of the device is very important when you run into a hardware issue. For example, a Thunderbolt 3 port on your MacBook is not working due to a malfunction of the Intel JHL Controller, that’s a motherboard right there, equivalent to nearly 2000 bucks, unless the repairer can perform micro soldering (Apple won’t do that). And who’s paying that fee? You, of course. Your screen cracks, another couple hundred bucks. Your keyboard breaks, no coverage program, bam, more money spent. In the end, you are suffering too. Apple’s gimmick is that they make things so unrepairable that your repairing fee is basically the same as buying another device (a tad bit cheaper), or that they simply don’t repair, so you are forced to buy more devices, and the more you buy, the more money Apple makes out of you.
I had my SSD cable broken last day, took out my SSD and connected it via USB, continued working until my new cable arrives in 3 three days. I do not have another laptop or PC. Being a pro does not mean you have multitudes of everything but being able to find quick solutions on the go. Now we can not do this with the new MacBook ‘pro’ . I upgraded my MacBook Pro (mid-2012) with an ssd and extended its life, but no more, now it is old and should get a new one. Stuck!
oh boy…why even allow it to be opened in the first place? rivets and glue just make this design worse.. I think you need to have a negative number for your review system- thx for the work on busting open these devices.
i wish they would just allow the batteries to be easily replaced at the very minimum
This video is blatantly erroneous and gave me just enough confidence in the wrong move as to (cosmetically only) damage the computer I am working on. It should be taken down immediately. If you dont know what I'm talking about consider getting a new job. "With a bit of force" smh. And I fell for it. The correct answer was buried under several copies of this same (well promoted and extremely bad) video. The correct answer is to pull the backplate towards the front of the computer NOT "WITH A BIT OF FORCE". I am wondering how many people have damaged their equipment as a result of this extremely amateur video coming from the people who make the toolkit I have in my hand.
Fix this please. Its embarrassing. For you.
Tyler Vega -