I geroglifici sono stati sviluppati dagli antichi Egizi come metodo per integrare la scrittura nelle loro opere d'arte. Invece delle lettere che vediamo nell'italiano moderno, gli Egizi usavano i simboli. Tali simboli, o geroglifici, possono avere più di un significato in base a come sono scritti. I passaggi seguenti ti aiuteranno a capire le basi dei geroglifici egiziani e possono essere usati come punto di partenza per ulteriori approfondimenti sull'argomento.

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Imparare l'Alfabeto dell'Antico Egitto

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    Procurati una tabella dell'alfabeto geroglifico egizio. Dato che i geroglifici sono immagini e non lettere (come siamo abituati nell'italiano), è piuttosto difficile descrivere come leggerle se non riesci a vederle. Inizia l'apprendimento procurandoti una tabella dell'alfabeto da internet. Stampala e tienila sempre sott'occhio mentre impari le basi della lingua.[1]
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    Impara come pronunciare i geroglifici. Anche se alcuni glifi possono essere traslitterati con lettere dell'alfabeto italiano, non rappresentano necessariamente il suono che ti aspetti. All'indirizzo da cui hai ottenuto la tabella dovresti trovare anche una tavola delle pronunce dei geroglifici. Stampa anche quella e tienila come riferimento.[2]
    • Per esempio, il geroglifico a forma di uccello si traslittera con un simbolo simile al tre, "3", ma viene pronunciato "ah".
    • Tecnicamente le pronunce sono solo ipotesi da parte degli egittologi. Dato che quella dei geroglifici egizi è una lingua morta, non c'è nessuno che può dimostrare come devono essere pronunciati i suoni. Per questo gli egittologi hanno dovuto avanzare ipotesi plausibili in base a una forma più recente della lingua egizia, nota come copto.
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    Impara la differenza tra un ideogramma e un fonogramma. I geroglifici egizi sono di due tipi principali: ideogrammi e fonogrammi. I primi sono disegni che rappresentano direttamente l'oggetto a cui fanno riferimento; i secondi invece sono disegni che rappresentano suoni. Dato che gli antichi Egizi non scrivevano le vocali, i fonogrammi rappresentano quasi esclusivamente consonanti.[3] [4]
    • I fonogrammi possono rappresentare uno o più suoni. Fai riferimento all'alfabeto che hai scaricato in precedenza per trovare esempi specifici.
    • Gli ideogrammi, oltre ad avere una traduzione letterale (per esempio un paio di gambe possono significare “movimento” o “camminare”), possono averne anche una non letterale (per esempio lo stesso paio di gambe combinato con altri glifi può significare “spiegare la strada”).
    • I geroglifici egizi di solito venivano creati con fonogrammi all'inizio di una parola e ideogrammi alla fine. In questo caso il glifo viene anche definito determinativo.
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    Crea una frase con i geroglifici. Questi simboli rappresentano suoni, non lettere; di conseguenza non esistono glifi muti some la nostra "H". Per fare lo spelling di una parola usando i geroglifici devi essere sicuro che tutti i suoni che contiene siano rappresentati da un simbolo.[5]
    • Per esempio, la parola "chi" è formata da tre lettere, ma contiene solo due suoni: "k" e "i". Di conseguenza per scriverla con i geroglifici devi usare i glifi dei due suoni, in questo caso un cesto con manico e una canna.
    • Non tutti i suoni della lingua italiana sono rappresentati da un geroglifico egizio.
    • In alcune lingue, come l'inglese, molte vocali non vengono pronunciate e quindi non vengono rappresentate quando scrivi una parola in egizio. Questo comporta che può diventare difficile capire che parola rappresentano i simboli, dato che ci può essere più di una traslitterazione possibile. I determinativi servono a risolvere queste confusioni. Usa un glifo determinativo dopo aver scritto una parola con i geroglifici per descriverla correttamente.
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Metodo 2
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Leggere i Geroglifici dell'Antico Egitto

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    Determina in quale direzione devi leggere. I geroglifici possono essere letti in quasi tutte le direzioni: da sinistra a destra, da destra a sinistra e dall'alto in basso. Per capire come leggere una serie di simboli, inizia cercando il glifo a forma di testa. Se la testa è rivolta verso sinistra, inizia a leggere da sinistra e arriva fino alla testa. Se invece è rivolta verso destra, fai il contrario.[6]
    • Se i geroglifici sono scritti in colonne verticali, inizia sempre dall'alto e procedi verso il basso. Tuttavia devi comunque considerare se continuare verso destra o verso sinistra.
    • Nota che alcuni geroglifici possono essere raggruppati per risparmiare spazio. I glifi più alti sono scritti da soli di solito, mentre quelli più bassi possono essere sovrapposti. Questo significa che alcune righe di geroglifici devono essere lette in senso sia orizzontale sia verticale.
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    Decifra i sostantivi dell'egizio. I sostantivi scritti con i geroglifici si differenziano per genere (maschile o femminile) e numero (singolare, plurale o duale).[7]
    • In molti – ma non tutti – i casi quando un sostantivo è seguito dal simbolo del pane è femminile. Se questo simbolo non è presente il nome è probabilmente maschile.
    • I sostantivi plurali possono essere rappresentati dal simbolo del pulcino di quaglia o della corda arrotolata. Per esempio, il simbolo che raffigura dell'acqua e un uomo significa "fratello" (singolare). Lo stesso simbolo seguito da un pulcino di quaglia significa "fratelli".
    • I sostantivi duali possono essere indicati da due backslash. Per esempio, il simbolo che raffigura, acqua, una corda arrotolata, due backslash e due uomini significa "i due fratelli".
    • In alcuni casi i nomi duali e plurali non contengono questi simboli extra, ma solo linee verticali o altri simboli identici che indicano a quanti elementi si sta facendo riferimento.
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    Impara i pronomi suffisso dell'egizio. I pronomi sostituiscono i nomi e di solito vengono utilizzati dopo che il nome a cui si riferiscono è stato usato per la prima volta. Per esempio, nella frase "Quello è Marco. Lui è molto alto", "Marco" è il nome e "Lui" è il pronome. Anche nella lingua egizia esistono i pronomi, ma non seguono sempre un nome.[8]
    • I pronomi suffisso devono essere legati a sostantivi, verbi o preposizioni, perché non sono parole individuali. Sono i pronomi più comuni dell'egizio.
    • "Mio", "me" e "io" vengono rappresentati dal simbolo di una persona o di una canna.
    • "Tu" e "tuo" vengono rappresentati da un cesto con manico se fanno riferimento a un sostantivo maschile singolare. Se invece si riferiscono a un soggetto femminile singolare vengono rappresentati dal simbolo del pane o della fune per legare gli animali.
    • "Lui", "esso" e "suo" vengono rappresentati dal simbolo della vipera, mentre essa è rappresentato dal simbolo del panno piegato.
    • "Nostro" e "noi" vengono rappresentati dal simbolo dell'acqua sopra 3 linee verticali.
    • "Vostro" e "voi" vengono rappresentati dal simbolo del pane o della fune per legare gli animali sopra il simbolo dell'acqua e 3 linee verticali.
    • "Loro" ed "essi" vengono rappresentati dal simbolo del panno piegato o del chiavistello di porta, più quello dell'acqua e 3 linee verticali.
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    Cerca di capire l'idea delle preposizioni nella lingua egizia. Le preposizioni sono parole come sotto, sopra, fra, vicino, che aggiungono informazioni spazio-temporali alle altre parole della frase. Per esempio, nella frase "Il gatto era sotto il tavolo", la parola "sotto" è una preposizione.[9]
    • Il glifo del gufo è una delle preposizioni più versatili dell'egiziano antico. Nella maggior parte dei casi viene tradotto come "in", ma può anche significare "per", "durante", "da", "con" e "attraverso".
    • Il glifo della bocca è un'altra preposizione versatile che può significare "contro", "riguardo a" e "in modo che", in base al contesto della frase.
    • Le preposizioni possono essere combinate con i sostantivi per realizzare preposizioni composte.
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    Impara gli aggettivi dell'egizio. Gli aggettivi sono parole che descrivono un sostantivo. Per esempio, nella frase "l'ombrello rosa", la parola "rosa" è l'aggettivo che descrive il nome "ombrello". Nella lingua egizia gli aggettivi possono essere usati per dare informazioni su un nome o come sostantivi.[10]
    • Gli aggettivi che vengono usati come modificatori seguono sempre il nome, il pronome o la frase nominale a cui si riferiscono. Gli aggettivi di questo tipo vengono coniugati in nome e numero come il sostantivo che li regge.
    • Gli aggettivi sostantivati seguono le stesse regole dei nomi in termine di femminile e maschile, singolare, plurale o duale.
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Metodo 3
Metodo 3 di 3:

Ricevere Aiuto per Imparare i Geroglifici Egiziani

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    Acquista un libro su come leggere i geroglifici. Uno dei libri che vengono raccomandati più spesso a chi desidera imparare i geroglifici egiziani è How to Read Egyptian Hieroglyphs: A Step-by-Step Guide to Teach Yourself di Mark Collier e Bill Manley. La versione più recente è stata pubblicata nel 2003 ed è disponibile in molte librerie online.[11]
    • Se visiti il sito di una libreria online (come Amazon) e cerchi "Geroglifici egizi" troverai molte opzioni diverse.
    • Leggi le recensioni che trovi nelle librerie online o su Goodreads per capire quale libro è più adatto ai tuoi interessi specifici.
    • Assicurati di poter restituire il libro, oppure leggine alcune pagine prima di comprarlo, in modo da essere certo che si tratti di quello che volevi.
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    Scarica un'applicazione per iPhone/iPad. L'Apple Store contiene molte applicazioni dedicate all'antico Egitto che puoi scaricare sui dispositivi iOS. Un'app in particolare, chiamata Egyptian Hieroglyphs, è stata progettata specificamente per aiutare gli utenti a leggere i geroglifici. Lo stesso sviluppatore ha realizzato anche un'applicazione in grado di cambiare la classica tastiera QWERTY in una per geroglifici.[12]
    • Quasi tutte le applicazioni che troverai sono a pagamento, ma spesso non hanno un prezzo molto alto.
    • Considera che queste applicazioni contengono molti geroglifici da imparare, ma non sono mai complete.
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    Segui il sito web delle attività del Royal Ontario Museum. Il sito web del ROM (https://www.rom.on.ca/en/learn/activities/classroom/write-your-name-in-egptian-hieroglyphs) contiene istruzioni passo per passo su come scrivere il tuo nome con i geroglifici egizi. Il sito contiene tutte le informazioni per completare questo semplice esercizio, ma non scende nei dettagli dei simboli più complicati.
    • Il ROM contiene anche una grande galleria sull'Antico Egitto con molti artefatti in esposizione. Potrebbe valere la pena di visitarlo (se ti trovi in quella zona) per farti un'idea dell'aspetto che hanno i geroglifici quando vengono scritti sulla pietra e altri materiali.
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    Installa l'editor JSesh sul tuo computer. Si tratta di un editor open source dei geroglifici egiziani che puoi scaricare gratuitamente all'indirizzo http://jsesh.qenherkhopeshef.org.
    • Il sito web contiene anche la documentazione completa e tutorial su come usare il programma.
    • Tecnicamente JSesh è pensato per le persone che conoscono già i geroglifici, ma può comunque essere uno strumento utile se stai imparando o se desideri metterti alla prova.
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    Studia egittologia. Ci sono molti corsi frontali e online sugli argomenti legati all'Antico Egitto e all'egittologia. Per esempio:
    • Se conosci l'inglese, la University of Cambridge offre un a workshop chiamato Learn to read ancient Egyptian hieroglyphs (Imparare a leggere i geroglifici egizi). Se non sei in grado di assistere al corso di persona, puoi scaricare il programma in formato PDF. Il programma contiene molte risorse e fonti utili.[13]
    • Coursera offre un corso online chiamato Ancient Egypt: A history in six objects, disponibile gratuitamente per tutte le persone con accesso a internet. Anche se non insegna specificamente i geroglifici, parla dell'Antico Egitto mostrando artefatti reali di quel periodo.[14]
    • Diverse università italiane offrono corsi di egittologia, tra cui quelle di Torino, Roma e Pavia. In alcuni casi i corsi sono disponibili anche online, ma visitare di persona musei e biblioteche è un'esperienza insostituibile.
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Consigli

  • I nomi delle divinità e dei faraoni di solito compaiono prima di frasi nominali, ma devono essere letti dopo la frase, per una pratica nota come "trasposizione onorifica".[15]
  • Oltre ai pronomi suffisso, nella lingua egizia esistono anche pronomi dipendenti, pronomi indipendenti e pronomi dimostrativi. Questi ultimi tipi non sono stati illustrati nell'articolo.[16]
  • Quando leggi l'egiziano antico ad alta voce è convenzione pronunciare una "e" tra due simboli che rappresentano consonanti. Per esempio, il geroglifico "snfru" per convenzione viene pronunciato "Seneferu" (Seneferu era il faraone che ha costruito la prima vera piramide, la piramide Rossa nella necropoli di Dahshur).
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Avvertenze

  • Imparare a leggere l'egizio non è un compito rapido e semplice. Chi studia egittologia dedica anni ad apprendere come leggere i geroglifici correttamente e sono stati scritti interi libri sull'argomento. Questo articolo descrive le basi, ma non è una rappresentazione completa o esaustiva di tutto quello che c'è da sapere sui geroglifici egizi.
  • Quasi tutti gli alfabeti geroglifici egizi che puoi trovare su internet includono solo una parte dei simboli esistenti. Per trovare l'elenco completo dei simboli (che sono migliaia) devi procurarti un libro specializzato nei geroglifici dell'Antico Egitto.
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