Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) pregiudica i pensieri e i comportamenti facendoti sentire strano o diverso. Se hai l'impressione di non riuscire a controllare quello che pensi, potresti cominciare a vergognarti di essere affetto dal disturbo ossessivo-compulsivo. Probabilmente vuoi fermare i tuoi pensieri, ma non sai come, o ti senti in imbarazzo per il modo in cui la tua psicopatologia arrivi a condizionare i tuoi rapporti o le persone che ti circondano. Queste preoccupazioni possono influire sul modo in cui ti relazioni con gli altri o indurti a credere che una parte di te non debba essere mostrata a chi ti sta accanto.[1] Potresti persino vergognarti dei pensieri più violenti o a sfondo sessuale alimentati dal disturbo, perché non coincidono con i valori in cui credi.[2] Non è semplice gestire i sentimenti di vergogna prodotti dal DOC, ma esistono vari modi per sconfiggerlo, ad esempio elaborando tutto quello che pensi e provi, cercando il sostegno di altre persone e consultando un terapeuta.

Parte 1
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Elaborare i Pensieri e le Sensazioni

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    Individua il senso di vergogna. La vergogna può nascere quando ti senti inadeguato, poco apprezzato o inferiore agli altri. Può indurti a credere di non meritare nessun genere di amore, fortuna e felicità, perché ritieni che ci sia qualcosa di fondamentalmente "sbagliato" in te. Di conseguenza, ti senti solo e tendi a isolarti. Tuttavia, meno parli di questo problema, più la tua vita potrebbe esserne condizionata.[3]
    • La vergogna può annidarsi in questo genere di pensieri: "Sei sempre a disagio. Non riesci mai in quello che fai. Chi mai potrebbe amarti?".
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    Riconosci gli effetti della vergogna. La vergogna non è produttiva, spesso porta le persone ad assumere comportamenti distruttivi e disfunzionali. In sostanza, ti spinge a credere che in te ci sia qualcosa di sbagliato che non puoi migliorare.[4] Se per un verso il senso di colpa può essere un elemento catalizzatore che ti induce a crescere e cambiare, per un altro la vergogna può farti sprofondare un in baratro di emozioni negative da cui ti sembra di non avere scampo.
    • Riconoscendo il peso che la vergogna esercita sulla tua vita, ti renderai conto in che modo ti condiziona. Quindi, per cominciare a mettere in discussione le sensazioni che provoca, è importante individuarla. Tieni presente che, se non la combatti, non riuscirai ad affrontare il disturbo ossessivo-compulsivo. Ognuno di noi ha i suoi problemi e le sue preoccupazioni né può vivere una vita lontano dalle angosce. Il DOC è un disturbo che si può curare. Vergognandoti per un problema che stai vivendo, rischi di ostacolare i tuoi progressi nella gestione di questo disturbo.
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    Metti in discussione i pensieri negativi. La vergogna che provi per il fatto di soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo può condizionare così tanto il tuo modo di pensare da auto-alimentarsi. Pertanto, per superarla, devi impegnarti a modificare i tuoi pensieri. Per esempio, potresti pensare "Nessuno potrà mai amarmi perché ho questo segreto che non posso condividere con nessuno" oppure "Se qualcuno conoscesse i miei problemi legati al disturbo ossessivo-compulsivo, non avrei amici e sarei solo". Ammetti con te stesso che i pensieri nocivi possono favorire il senso di vergogna e che non sono affatto veri.[5]
    • Per affrontarli, prima impara a riconoscerli, dicendo: "Ecco un pensiero negativo". Dopodiché mettilo in discussione, pensando: "È vero? È corretto? È razionale? Sto generalizzando? Come risponderei a un amico se pensasse questo di sé?".
    • Dopo aver messo in dubbio quei pensieri, sostituiscili con altri più positivi o razionali. Ad esempio, potresti dire: "Anche se il disturbo ossessivo-compulsivo può sconvolgere le persone quando ne parlo, un amico vero è pronto a sostenermi nei momenti difficili".
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    Tieni un diario. Probabilmente sarai restio a confidare agli altri quello che provi, tuttavia un diario può servirti a esprimere e comprendere meglio il senso di vergogna, ma anche aiutarti a superare il disagio che provi per il fatto di essere affetto da disturbo ossessivo-compulsivo. In sostanza, ti permetterà di fare chiarezza tra i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti.[6] Inoltre, quando rileggerai quello che avrai scritto, potrai riflettere più chiaramente sulla tua vita.
    • Usa il tuo diario per analizzare i sentimenti legati alla vergogna. Tra i temi da affrontare potresti includere: "Che cosa mi fa vergognare? In quali occasioni mi vergogno di essere un soggetto ossessivo-compulsivo? Che cosa mi impedisce di dire alla gente che sono affetto da questo disturbo? In passato come ho gestito il senso di vergogna? Che cosa posso fare per sentirmi meglio quando provo vergogna?".
    • Inoltre, prova a utilizzare il diario per tenere traccia dei tuoi sintomi quotidianamente.[7] In questo modo, potrai risalire a tutto quello che alimenta il tuo senso di vergogna e capire come gestirlo.
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    Affronta il trauma legato al disturbo. In alcuni casi, i sintomi del DOC si manifestano a seguito di un trauma.[8] Pertanto, esamina i tuoi sintomi e chiediti se sono cominciati in un periodo caratterizzato da un evento traumatico o se le tue compulsioni sono legate a un trauma. Ad esempio, se sei stato investito da un'auto mentre camminavi, potresti controllare compulsivamente le macchine che passano, evitare di attraversare la strada quando c'è traffico o contare i passi mentre l'attraversi. Anche se i sintomi del DOC possono essere fastidiosi, devi tenere conto che, in realtà, sono scatenati dal trauma che hai subito.
    • Se c'è trauma irrisolto, consulta un terapeuta per rielaborarlo e alleviare i sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo. Se non lo superi, nessun approccio terapeutico di tipo cognitivo risulterà efficace contro il DOC.[9]
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Parte 2
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Creare un Clima di Sostegno

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    Parla con amici e parenti. Per paura o vergogna, probabilmente tenderai a nascondere il disturbo ossessivo-compulsivo alle persone che ti circondano. Potresti anche nutrire timori o dubbi in merito alla tua relazione e decidere di troncarla nel caso in cui l'altra persona dovesse venire a sapere del tuo problema.[10]
    • Parla del tuo disturbo con una persona di cui ti fidi. Dille che cosa ti alimenta la tua paura o la tua vergogna. Non sarà semplice, ma ti sentirai più sollevato quando avrai dato sfogo a quello che hai dentro. Potresti anche scoprire che il fatto di confidare segreti ed esperienze non è così difficile come immaginavi e che c'è qualcuno disposto a sostenerti.
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    Non isolarti. La vergogna può essere così forte da farti allontanare dalle persone. Probabilmente avrai difficoltà a stare in compagnia degli altri, forse avrai paura di uscire o stare tra la gente. Queste sensazioni possono alimentare la vergogna e l'isolamento.[11] Tuttavia, in questo modo non riuscirai a gestire le emozioni più difficili e rischi di aggravare i sintomi del DOC.[12]
    • Sforzati di passare un po' di tempo con amici e familiari. Se sono lontani, telefona oppure fai una videochiamata per tenerti in contatto con loro.
    • Per sentirti meno solo, prova ad adottare un animale domestico. Un cane può offrirti la compagnia che ti occorre e contribuire a ridurre l'ansia.[13]
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    Rilassati. Prendendo l'abitudine di praticare qualche esercizio di rilassamento, potrai alleviare l'ansia e aumentare la sensazione di calma e benessere, ma anche placare le sensazioni negative, come la vergogna. Pertanto, prova ad adottare qualche tecnica di rilassamento e inserirla nella tua routine quotidiana in modo da ottenere risultati più duraturi.[14]
    • Pratica gli esercizi di rilassamento a una determinata ora. Inizia con 10 minuti e incrementa gradualmente la durata, se necessario. Se vuoi provare diverse tecniche di rilassamento, considera il qi gong, lo yoga o la meditazione.
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    Unisciti a un gruppo di sostegno.[15] Trova un gruppo di sostegno per i soggetti affetti da DOC. Potresti rivolgerti a un centro per la salute mentale della tua città o fare una ricerca online. Ti darà l'opportunità di conoscere altre persone e capire che non sei l'unico a soffrire.[16] Spesso, i gruppi di sostegno sono diretti da persone affette da un disturbo o da professionisti della salute mentale e il loro obiettivo è quello di mettere in contatto tra loro soggetti che hanno gli stessi problemi.
    • Potresti trovare altre persone che stanno provando il tuo stesso senso di vergogna e, quindi, offrirti consigli su come gestirlo.
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Cercare l'Aiuto di un Professionista

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    Collabora con un terapeuta. A volte il trattamento migliore non si limita a curare i sintomi del DOC. I pensieri possono tormentare così tanto le persone da provocare un notevole disagio. Lo psicoterapeuta può aiutarti ad affrontare la depressione, la vergogna e il senso di colpa.[17]
    • Sebbene l'obiettivo principale della psicoterapia sia quello di insegnare al paziente a gestire il DOC, è necessario che quest'ultimo impari anche ad affrontare gli stati d'animo indotti dal disturbo.
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    Sviluppa un programma di esposizione graduale alla vergogna. In collaborazione con lo psicoterapeuta cerca di classificare gerarchicamente le situazioni o le convinzioni che alimentano la tua vergogna, partendo da quelle più semplici fino a quelle più complicate. Il tuo terapeuta ti aiuterà ad affrontare ed elaborare emotivamente ogni ostacolo che scatena questa spiacevole sensazione quando pensi di essere affetto dal disturbo ossessivo-compulsivo. L'esposizione può fare in modo che le reazioni emotive e il senso di vergogna siano meno intensi e farti capire che sei in grado di gestire i pensieri e i sentimenti più difficili.[18]
    • Ad esempio, potresti vergognarti di diverse cose, come mangiare davanti alla tua famiglia e preparare il cibo nel piatto, fare semplici faccende di fronte agli altri e pensare di usare violenza contro tuo fratello. A questo punto, disponi le situazioni in ordine di gravità, dopodiché discutine con il terapeuta.
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    Segui una terapia farmacologica. Il DOC viene spesso trattato con farmaci, perché possono attenuare la gravità dei sintomi, ridurre i pensieri causati dal disturbo e, di conseguenza, placare il senso di vergogna. Consulta il tuo medico curante o uno psichiatra per informarti sulle opzioni farmacologiche. Di solito, si prescrive prima una cura a base di antidepressivi, anche se alcune persone si sentono meglio assumendo antipsicotici. Il medico può farti provare diversi farmaci in modo da trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.[19]
    • È impossibile trovare un farmaco che faccia scomparire tutti i sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo senza provocare effetti collaterali. Pertanto, quando prendi in considerazione un trattamento farmacologico, fai attenzione ai possibili effetti collaterali e ai rischi associati all'assunzione, consultando sempre il parere del medico.
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    Considera la terapia familiare. La terapia familiare permette alle famiglie di capire meglio il DOC e reagire in modo più efficace di fronte alle esigenze del soggetto affetto.[20] Soprattutto se quest'ultimo vive in un contesto familiare, può essere difficile che tutti i membri si intendano tra loro e vivano in armonia. La terapia familiare può aiutare a contenere i conflitti e far acquisire una consapevolezza maggiore riguardo al disturbo, al fatto di convivere con questo problema e all'aiuto che ogni componente potrebbe offrire.
    • Sembra che i bambini affetti da disturbo ossessivo-compulsivo traggano un enorme giovamento dalla terapia familiare.[21]
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    Prova la terapia di gruppo. Il DOC può farti sentire solo e isolato, come se fossi l'unica persona ad avere questo problema. La terapia di gruppo ti permette di inserirti in una comunità di persone simili a te. Serve a dare sostegno, maturare abilità relazionali ed emotive e diminuire l'isolamento.[22]
    • In genere, è guidata da uno psicologo o uno psicoterapeuta e può insegnare le strategie di adattamento per far fronte alle situazioni più difficili, i vari modi di gestire le compulsioni e il mutuo sostegno.
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Informazioni su questo wikiHow

Trudi Griffin, LPC, MS
Co-redatto da:
Counselor Professionale Registrata
Questo articolo è stato co-redatto da Trudi Griffin, LPC, MS. Trudi Griffin lavora come Counselor Professionale Registrata nel Wisconsin. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Counseling Psicologico Clinico alla Marquette University nel 2011. Questo articolo è stato visualizzato 3 002 volte
Categorie: Disturbi Emozionali
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