Hai tutte le registrazioni pronte, ma devi metterle insieme? Software e sistemi di ingegneria del suono possono intimidire con tutte quelle manopole e parole in codice che sembrano appartenere a un'altra lingua. Ecco una guida rapida che illustra i passi più basilari per mixare una canzone.

Passaggi

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    Ascolta tutte le tracce insieme in ripetizione. Devi prendere 'confidenza' con la canzone: di che si tratta, dove va, e come s'incastra l'insieme. Comincia con tutti i faders allineati sul volume centrale, e fai le prime correzioni da lì. Se il rullante è troppo dominante, abbassa il fader; se senti a malapena la chitarra ritmica, alzalo.
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    Ascolta altra musica. Dai un'occhiata a canzoni simili per analizzare come utilizzano ogni strumento per costruire un brano, e magari dai uno sguardo anche a musica attinente, ma completamente differente per ottenere più idee in merito al missaggio. Chissà, può darsi che ascoltare un interludio jazz fluidamente incastonato in un brano soul ti influenzerà a mixare i generi in un tuo pezzo R&B. Non c'è niente di male a trarre ispirazione e riferimento da altre canzoni.
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    Decifra le connessioni fra le tracce. Quali parti si completano a vicenda? Per esempio, le tracce della chitarra ritmica possono avvicendarsi, creando una sorta di hand-off ogni poche battute. C'è una traccia che pare non avere alcun senso? Prova ad abbassare tutto il fader e vedi se togliendola in effetti sembra migliorare il risultato dell'insieme. Ricorda, non ha senso tenere qualsiasi cosa se influisce negativamente sulla sonorità che vuoi ottenere. Le canzoni più coinvolgenti sono quelle in cui ogni parte sembra avere una propria melodia, creando una sorta di sinfonia.
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    Mixa dal basso verso l'alto. Pensa a una canzone come fosse una piramide: le parti più basse e corpose (cassa, basso) costituiscono la base per tutto il resto, insieme alle voci e alle parti soliste, che stanno in cima, e le chitarre, la tastiera e le altre percussioni che riempiono lo spazio intermedio.
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     Non aver timore di fare esperimenti con gli equalizzatori. Gli equalizzatori sono uno straordinario dispositivo per concentrarsi sul suono degli strumenti attenuando o amplificando alte e basse frequenze. Ci sono due modi per amplificare il suono di uno strumento: puoi amplificare alcune frequenze o tagliarne altre. Solitamente il suono del rullante è più potente se si amplificano le frequenze più basse, mentre il charleston e il tom risultano più vivaci con le frequenze più basse attenuate.
    • Gli equalizzatori non sono usati solo per l'ottimizzazione; servono anche allo scopo molto più pratico, nel caso di registrazioni imperfette o di bassa qualità, di tagliare i feedback acuti (Filtri passa-basso) o eliminare gli infrasuoni (Filtri passa-alto)
    • Gli equalizzatori sono particolarmente utili nel caso dovessi usare la batteria. Di solito, quando si registra la batteria, i microfoni sono posizionati estremamente vicini a ogni pezzo per evitare che la dispersione di suono proveniente dagli altri strumenti confluisca in ogni traccia. In ogni caso, le vibrazioni che si propagano attraverso la batteria spesso risuonano in altre parti (per esempio, se colpisci la grancassa sentirai il rullante vibrare). Gli equalizzatori ti permettono di tagliare questi riflessi di frequenza più bassa.
    • Inoltre, quando un microfono è posizionato molto vicino a uno strumento, cattura naturalmente molti più toni di bassa frequenza, che di solito diminuiscono con la distanza. Per un suono più naturale che non faccia pensare a un microfono piazzato direttamente sullo strumento, taglia appena le frequenze più basse.
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     Usa un compressore per dare alla traccia un volume costante. In particolare nel caso di bassi ritmati e costanti, la compressione può essere determinante. L'errore umano non garantisce in maniera affidabile che le dinamiche di un singolo strumento saranno costanti nel corso di una intera registrazione. La compressione può rimediare questo problema amplificando i suoni più deboli (compressione verso l'alto) o riducendo quelli più forti (compressione verso il basso), mentre lascia inalterati i suoni che rientrano nella gamma dinamica desiderata.
  7. 7
    Controlla il suono di batteria e basso. Ogni parte deve avere un suono definito, ma anche incastrarsi bene col resto. Se uno strumento è eccessivamente vivo o spento, sembrerà fuori posto. Fingi che sia un coro: ogni parte è individualmente importante, ma tutto è in funzione del collettivo.
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     Usa un noise gate. In sostanza, i noise gates tolgono tutto il rumore che non sia a un determinato volume minimo. Può essere una cosa molto utile quando la registrazione è stata effettuata in un luogo con un rumore di fondo eccessivo, potendo togliere tutto il 'ronzio'. Ovviamente, è spesso più facile abbassare il fader quando uno strumento non sta suonando (per esempio, se la chitarra solista entra ogni tanto), ma è molto più pratico nel caso delle percussioni, quando sarebbe totalmente insensato e laborioso tagliare tutti i suoni tra una battuta e l'altra. Fai esperimenti con questi dispositivi per ottenere un suono più pulito e preciso.
  9. 9
    Divertiti con le parti centrali giocando con gli effetti stereo. Hai mai ascoltato una canzone con le cuffie sentendo tracce diverse tra un orecchio e l'altro? Prova a ricrearlo tu stesso. Il basso si sente meglio al centro, mentre chitarra ritmica e percussioni suonano alla grande passando da una parte all'altra. Decentrare leggermente la tastiera può inoltre conferire un delizioso effetto. Questo dà alla canzone un senso tridimensionale perché le tue orecchie percepiscono in automatico alcuni suoni provenire da direzioni diverse.
    • Non esagerare. Non tentare di far uscire una traccia al 100% da destra o sinistra, perché sarebbe una forzatura. Per un effetto stereo naturale, non spostare la musica troppo da una parte. Vuoi aggiungere una direzione, non farlo suonare come se un lato sia stato tagliato via del tutto.
  10. 10
    Prova ad aggiungere un chorus. Questo effetto dà la sensazione che molteplici strumenti stiano suonando una parte aggiungendo livelli della stessa traccia in timbri e intonazioni che variano appena di volta in volta. Generalmente, questo effetto funziona a meraviglia con le chitarre.
  11. 11
    Unisci tutto! Fai delle piccole modifiche su ogni traccia, ma tieni sempre a mente l'insieme, riascoltando dopo ogni modifica. Anche se le singole parti suonano perfettamente, il prodotto completo deve fare altrettanto.
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Categorie: Software | Musica
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