Le probabilità di rimanere intrappolati su una nave che affonda sono estremamente basse, grazie alle moderne tecnologie e ai sofisticati sistemi di sicurezza. Tuttavia, occasionalmente accadono dei disastri, come accade negli incidenti stradali e in quelli ferroviari. Una parte degli incidenti può avvenire quando ci si trova a viaggiare in un paese i cui standard di sicurezza non vengono applicati correttamente. In questo articolo troverai dei suggerimenti per aumentare le tue possibilità di sopravvivere in una situazione del genere.

Metodo 1
Metodo 1 di 2:

Nozioni Fondamentali - Prima di Salpare

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    Comprendi i meccanismi alla base del disastro. Capire come affonda una nave, anche se solo per curiosità personale, permette di capire meglio cosa fare nel caso ci si trovi in una situazione del genere. Ogni nave reagisce all'impatto con l'acqua in maniera differente, a seconda della forma dello scafo, del centro di gravità e del caso. Non esistono una serie di regole fisse per tutte le navi.
    • Nella fase iniziale l'acqua si infiltra all'interno attraverso il punto più basso della nave, la zona della sentina. Le sentine sono delle aperture che si trovano nella parte più bassa dell'area motori. L'infiltrazione di acqua nelle sentine è molto comune sulle navi normali, e avviene attraverso la cassa di presa dell'acqua, i cuscinetti di banco o le guarnizioni delle valvole. Le sentine sono provviste di pompe che espellono l'acqua quando arriva a un determinato livello. Tuttavia, spesso non sono sufficienti. Le navi possono affondare quando colpiscono altre imbarcazioni o altri oggetti, come gli iceberg, quando si rompe la cassa di presa dell'acqua o quando è sotto attacco. Nel caso della nave da crociera greca MTS Oceanos, l'acqua si infiltrò attraverso una crepa nella valvola di scarico fuoribordo che si trovava lontano dalle sentine e sfociò nella nave attraverso gabinetti, lavandini e docce. Le pompe non sarebbero state in nessun modo d'aiuto. Nel Titanic le cuciture dell'acciaio cedettero a più di 15 metri dalla parte frontale a tribordo e l'acqua allagò sei compartimenti. Il resto è storia. C'era troppa acqua perché le pompe potessero espellerla. La Lusitania fu silurata ed esplose due volte. La MS Sea Diamond e la MS Costa Concordia si arenarono dopo aver colpito il fondale in condizioni atmosferiche perfette. Esistono molti altri esempi famosi.
    • Le piccole imbarcazioni si comportano in maniera diversa rispetto a quelle grandi. Per quanto possibile, vengono costruite con materiali galleggianti. Le ragioni per cui una imbarcazione di piccole dimensioni affonda si trovano in un basso quadro di poppa, nella mancanza dei tappi di scarico, e nell'apertura di portelloni chiusi o rotti (nel caso dei traghetti). Quest'ultima è la causa che fece affondare il traghetto Estonia.
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    La stabilità di una nave dipende in parte dal suo centro di gravità. Nel caso del traghetto Estonia, l'acqua si infiltrò attraverso una porta rotta. In quell'evento l'oscillazione rallentò. Un segnale molto indicativo, dato che l'oscillazione è necessaria per permettere al traghetto di rimanere stabile. Nelle navi transoceaniche la configurazione è diversa. Secondo il ricercatore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura Navale dell'Università del Michigan, gli studi dimostrano che se il centro di gravità è basso, l'imbarcazione oscilla più velocemente, i passeggeri avvertono mal di mare, il carico si libera e i container possono finire in mare. Se il centro di gravità è più alto, invece, la nave oscilla più lentamente e, di conseguenza, tutti questi fenomeni non si verificano. Un'oscillazione troppo ampia può rovesciare la nave in mare aperto, quella ideale non supera i 10° a timone libero.
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    Quando sali su un'imbarcazione, localizza subito la posizione dei giubbotti di salvataggio. Non importa se fai un giro nel porto o una crociera, sapere dove sono può salvarti la vita.
    • Quando parti per una crociera, la prima fase dell'esercitazione per le emergenze prevede il controllo da parte dei passeggeri della presenza in cabina del proprio giubbotto di salvataggio. Se viaggi con bambini, assicurati che ci sia il giubbotto anche per loro, altrimenti avverti subito l'equipaggio. Controlla inoltre dove si trova la scialuppa di salvataggio più vicina alla tua cabina, e se ci sono dei segnali che possono guidarti fin lì in caso di scarsa visibilità. Di solito le uscite di sicurezza sono contrassegnate da etichette luminose, come sugli aerei.
    • Leggi le istruzioni per indossare e usare il giubbotto di salvataggio. Se hai qualche domanda, rivolgila all'equipaggio.
    • Se l'equipaggio della nave parla una lingua diversa dalla tua, cerca qualcuno in grado di dirti cosa fare in caso di emergenza. È meglio conoscere queste informazioni ancora prima di salire a bordo.
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    Pensa alle priorità. Anche se solo da un punto di vista teorico e filosofico, pensa alle seguenti domande: Cosa accadrebbe se la gente iniziasse a spingere? Dovrebbero mettersi prima in salvo donne e bambini? Oppure ognuno dovrebbe pensare a se stesso? Ciò ovviamente dipende dalle leggi vigenti sul tratto di mare che state attraversando e dalla nazionalità dell'imbarcazione su cui stai viaggiando. Quando sul Titanic sono stati messi in salvo donne e bambine, il transatlantico si trovava in acque internazionali e la sua nazione di provenienza era l'Inghilterra, le cui leggi all'epoca richiedevano questo tipo di comportamento. Bisogna anche considerare che ebbero molto tempo per raggiungere le scialuppe. La Lusitania, invece, affondò in 18 minuti, nessuno ebbe il tempo di raggiungere le scialuppe.
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Metodo 2
Metodo 2 di 2:

Se la Nave sta per Affondare

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    Manda un segnale di Mayday se sei il capitano dell'imbarcazione. Leggi una guida per sapere come fare.
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    Ascolta il segnale di evacuazione. Di solito sono sette brevi colpi di sirena seguiti da uno più lungo. Il capitano e gli altri membri dell'equipaggio possono anche usare il sistema di interfoni interni per avvisare tutti i passeggeri.
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    Indossa il giubbotto di salvataggio. Preparati a uscire dalla nave nel minor tempo possibile. Se ne hai la possibilità, prendi anche alcuni oggetti indispensabili per la sopravvivenza, ma solo se ciò non mette in pericolo la tua vita o quella degli altri.
    • Se hai abbastanza tempo, indossa tutti gli accessori impermeabili, come una protezione per la testa, per il busto e dei guanti. Se è presente una tuta di sopravvivenza, e hai tempo, indossala, potrebbe aumentare le probabilità di sopravvivenza nell'acqua gelata, anche se potrebbe essere difficile averne una in dotazione. Di solito è l'equipaggio che ha a disposizione questo tipo di tute, ed è addestrato a indossarle in meno di due minuti.
    • Occupati dei bambini e degli animali domestici appena hai finito di prepararti.
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    Segui le istruzioni. Questo è il passaggio più importante di tutti. Se non sai come metterti in salvo, il capitano e l'equipaggio ti diranno come fare. Loro sono ben addestrati per affrontare operazioni di soccorso sulle navi e conoscono sicuramente meglio di te le procedure di sicurezza. Devi tentare la fuga per conto tuo solo se non è presente alcuna autorità in grado di fornirti le istruzioni corrette. Un'imbarcazione ben equipaggiata è provvista di un punto di raccolta in cui si radunano tutti i passeggeri per prepararsi all'evacuazione. Se ti viene richiesto di dirigerti in uno di questi punti, fallo immediatamente.
    • Se non riesci a sentire le istruzioni, o non le comprendi (se sono in un'altra lingua, ad esempio), tieni a mente una regola. Dirigiti verso l'alto cerca una via di fuga. Andare nella zona centrale o verso l'interno della nave non è una mossa saggia, ma non ti sorprendere se molti lo faranno, in preda al panico.
    • Se il capitano ti dà un ordine ma non te la senti di eseguirlo, dillo subito, altrimenti fai del tuo meglio per dare una mano.
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    Rimani calmo e non farti prendere dal panico. Può sembrare terribilmente banale, ma più sei spaventato, più tempo perderai per raggiungere la scialuppa. Gli studi dimostrano che solo il 15% delle persone sa come gestire il panico, mentre il 70% mostra difficoltà a ragionare e il 15% diventa irrazionale. Per questo motivo è importante rimanere calmo, in modo da poter aiutare gli altri passeggeri a rimanere concentrati sull'obiettivo: sopravvivere. Se la gente che ti sta intorno si fa prendere dal panico, cerca di fare tutto il possibile per calmarli, quel genere di reazioni rallenta e mette a rischio l'evacuazione. Sfortunatamente sulle crociere il panico può essere molto pericoloso, dato il numero di persone coinvolte; ciò può portarle a spingere e spintonare, facendosi male prima ancora di riuscire a scappare dalla nave.
    • Fai attenzione a un altro tipo di panico, la paralisi da paura.
    • Se vedi qualcuno paralizzato dal terrore, urlagli qualcosa. Questa tecnica viene utilizzata dagli assistenti di volo per far scappare i passeggeri dall'aereo in fiamme, e può essere adattata a questa situazione.
    • Cerca di mantenere il respiro sotto controllo. Se conosci delle tecniche di respirazione come quelle di yoga, pilates e simili, usale per calmarti. Possono essere utili, sopratutto se finisci in acqua.
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    Usa la via più rapida, non quella più corta, per scappare. In questo modo eviti meno pericoli. Quando la nave inizia a inclinarsi, afferra qualunque cosa ti permetta di rimanere in piedi e di raggiungere la tua destinazione, tipo corrimani, tubature, ganci, faretti, eccetera.
    • Non prendere l'ascensore. Com'è norma anche per gli incendi, devi assolutamente evitare di prendere l'ascensore, potrebbe andare via la corrente e di conseguenza rimarresti incastrato, l'ultima cosa che vorresti se fossi su una nave che affonda. Usalo solo come ultima spiaggia se le scale sono allagate.
    • Se ti trovi all'interno della nave, fai attenzione agli oggetti che non sono fissati al suolo, potrebbero precipitarti addosso e farti svenire o, peggio, ucciderti.
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    Quando sei riuscito ad arrivare sul ponte, dirigiti verso il punto di raccolta o verso la scialuppa di salvataggio più vicina. La maggior parte delle navi da crociera fornisce istruzioni sulla sicurezza prima della partenza in modo che tutti i passeggeri sappiano cosa fare in caso di emergenza. Se ciò non avvenisse, dirigiti verso il centro di assistenza dei passeggeri. Di solito i membri dell'equipaggio sono gli ultimi ad abbandonare la nave, poiché il loro compito è quello di assicurarsi che tutti i passeggeri vengano messi al sicuro.
    • Non cercare di fare l'eroe restando a bordo con l'equipaggio. Fa' ciò che devi per assicurarti che né la tua sicurezza, né quella dei tuoi cari venga compromessa. Ricordati che non sei in un film.
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    Cerca una scialuppa di salvataggio. È sempre meglio evitare di bagnarsi prima di entrare in una scialuppa di salvataggio. Se sei bagnato corri il rischio di ipotermia o di shock da freddo. Se le scialuppe sono già state sganciate, dirigiti cerca un posto adatto e saltaci dentro, seguendo le istruzioni dell'equipaggio, se necessario.
    • Se non ci sono più scialuppe disponibili, procurati una ciambella salvagente o qualcosa del genere. Qualunque dispositivo che permetta di galleggiare è sempre meglio di nulla, anche se le probabilità di sopravvivenza si riducono se sei costretto a rimanere in acqua.
    • Potrebbe essere necessario saltare dall'imbarcazione o più semplicemente da una parte inclinata. Se ti tuffi vicino a una scialuppa, nuota per raggiungerla, agita le braccia e urla per attirare l'attenzione.
    • Controlla sempre l'acqua prima di tuffarti, potrebbero esserci imbarcazioni, persone, incendi, eliche, eccetera. è sempre meglio saltare dentro una scialuppa di salvataggio, ma se non è possibile cerca almeno di tuffarti li vicino, in modo da essere recuperato subito.
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    Mantieni la calma e segui le istruzioni quando ti trovi sulla scialuppa. A questo punto non rimane che attendere i soccorsi, Può far paura dover aspettare in mare aperto, ma sii paziente. I soccorsi stanno per arrivare.
    • Se ti trovi sulla scialuppa, usa le razioni con moderazione. Usa i razzi di segnalazione solo quando sei sicuro che qualcuno possa vedervi e soccorrervi. Avvicinatevi per mantenervi caldi. Fissate dei turni di vedetta. Raccogliete acqua piovana, e non bevete né acqua salata, né urina. Cercate di medicare le ferite nel miglior modo possibile.
    • Sii determinato. Le storie dei sopravvissuti insegnano che solo chi è determinato riesce a sopravvivere alle difficili condizioni di attesa dei soccorsi.
    • Se non sei riuscito a salire su una scialuppa, cerca qualcosa di altrettanto utile tra i detriti della nave, come un gommone o un oggetto simile a una botte che galleggi.
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    Vivrai dei momenti molto difficili. Se non riesci a salire su una scialuppa o rimani troppo tempo in acqua, le tue probabilità di sopravvivenza si abbassano drasticamente. Il mare è freddo e turbolento, anche i migliori nuotatori si trovano in difficoltà quando affrontano le basse temperature e le onde. Se ci sono poche scialuppe significa che non c'è spazio per tutti, ciò potrebbe causare ulteriore panico e mettere in pericolo le scialuppe piene, poiché le persone potrebbero cercare disperatamente di salire a bordo rischiando di capovolgerle.
    • Se resti a lungo in acqua rischi l'ipotermia, che ti causerà sonnolenza. Se perdi conoscenza o ti addormenti, rischi di annegare.
    • Se entri a contatto con l'acqua gelata rischi uno shock da freddo, che si manifesta con l'incapacità di controllare il proprio respiro, seguite dall'aumento della frequenza cardiaca e della pressione. Questo shock potrebbe renderti incapace di reagire, e potresti involontariamente far entrare acqua nei polmoni. Chi è abituato all'impatto con l'acqua fredda può resistere per alcuni minuti, il tempo necessario per riprendere il controllo, ma chi non ci riesce rischia di annegare. Questo fenomeno avviene prima che si verifichi l'ipotermia.
    • Lo shock può indurti a credere di star vivendo una situazione surreale e ti impedirà di fare del tuo meglio per sopravvivere. Se non vieni colpito dallo shock, potresti lo stesso soffrire di stress mentale causato dal fatto di trovarti in mezzo all'acqua e di non sapere quando arriveranno i soccorsi. Per evitare che ciò accada devi concentrarti sulla sopravvivenza, usando qualche giochetto mentale, contando, pensando ai bisogni delle altre persone ecc.
    • Le mani e le dita potrebbero perdere sensibilità molto velocemente, rendendo difficile anche operazioni semplici, come allacciare il giubbotto di salvataggio.
    • Se c'è il sole, i colpi di calore, le insolazioni e la disidratazione possono diventare un problema. Cerca di coprirti il più possibile e di razionare con cura le scorte d'acqua.
    • Se riesci a sopravvivere, preparati ad affrontare tante difficolta. Chiedi un consulto a uno psicologo per aiutarti a superare la sindrome da stress post traumatico, se necessario.
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Consigli

  • Porta cibo, molta acqua, coperte e una bussola sulla scialuppa, se puoi. Saranno essenziali per sopravvivere, soprattutto se devi aspettare più di qualche ora.
  • Aiuta gli altri, non tutti riescono cavarsela da soli.
  • Di solito il tempo di sopravvivenza in acqua, a temperature tra i 21° e i 27° C, è più di tre ore. Gli studi dimostrano che il corpo umano perde temperatura tre volte più velocemente in acqua che all'aria. Consulta la tabella in basso per maggiori informazioni.
  • Stringetevi. Vi aiuterà a rimanere su di morale.
  • Se viaggi spesso sulle navi per motivi di lavoro o di piacere, considera l'idea di preparare una borsa apposta per queste circostanze. Anche se non è un'idea economica, potrebbe aumentare le tue probabilità di sopravvivenza. Assicurati che sia impermeabile e che possa attaccarsi al polso. Riempila con acqua, cibo, torce, ecc. Dovrebbe essere in grado di galleggiare anche se piena.
  • La tabella seguente mostra in dettaglio i tempi di sopravvivenza in acqua:[1]
Temperatura dell'Acqua Stanchezza o Perdita di Conoscenza Tempo di Sopravvivenza Stimato
70–80° F (21–27° C) 3–12 ore 3 ore – indefinito
60–70° F (16–21° C) 2–7 ore 2–40 ore
50–60° F (10–16° C) 1–2 ore 1–6 ore
40–50° F (4–10° C) 30–60 minuti 1–3 ore
32.5–40° F (0–4° C) 15–30 minuti 30–90 minuti
<32° F (<0° C) Sotto i 15 minuti Sotto i 15–45 minuti



  • Per raccogliere l'acqua piovana: stendi una cerata o un telo impermeabile sulla scialuppa per raccogliere l'acqua piovana e la rugiada.
  • Realizza un galleggiante di emergenza. Se non hai il tempo di indossare il giubbotto di salvataggio, crea un galleggiante di fortuna: rimuovi i pantaloni e fai un noto sulle caviglie. Sventolali per raccogliere l'aria e spingi la vita verso l'acqua. In questo modo intrappolerai l'aria all'interno e creerai un galleggiante di emergenza. Questo mezzo di fortuna dipende dal tipo di pantaloni che indossi, dalla temperatura dell'acqua e dalla tua corporatura.
  • I ratti non possono predire il futuro. Abbandonano la nave solo quando il posto in cui vivono viene sommerso. In ogni caso, se vedi che i ratti saltano dalla nave, significa che l'acqua è riuscita ad entrare.
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Avvertenze

  • Gli attacchi da parte di squali in mare aperto sono molto rari, ed è per questo motivo che quando avvengono diventano una notizia. Se gli squali circondano la scialuppa o iniziano a urtarla, evita di farti prendere dal panico, molto probabilmente sono solo curiosi.
  • Aspetta sempre di essere completamente pronto prima di aiutare i bambini, in questo modo sarai preparato ad assisterli in caso di bisogno. I bambini più grandi possono aiutare quelli più piccoli, soprattutto se rimani abbastanza calmo da impartire ordini in maniera metodica per aumentare le probabilità di fuga e sopravvivenza.
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Cose che ti Serviranno

  • Galleggiante
  • Borsa per abbandonare la nave
  • Scialuppa o gommone

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Categorie: Viaggiare
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