Francesco De Lemene (Lodi, 19 febbraio 1634greg.[1] – Lodi, 24 luglio 1704greg.[1]), noto anche con lo pseudonimo di Arezio Gateatico, librettista e poeta italiano.
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Collegamenti esterni
Opere
- L'Usignuolo
- Lilla e Amore
- Amor che dorme
- Male d'Amore
- Amor prende Grilli
- Lite giocosa, decisa da Elpino e Filli
- Tirsi e Silvio
- La Rosa
Sonetti
- All'Uom, che col pensier tant'alto sale
- Deh per pietà, chi la mia fiamma ammorza
- E sotto il freddo, e sotto il clima ardente
- Ecco, che a voi ritorno, un tempo liete
- Eterno Sol, che luminoso, e vago
- Ho di me stesso una pietà sì forte
- Io ricorro a la vostra intercessione
- Messaggiera de i Fior, nunzia d'Aprile
- Non scenda no dal sempiterno regno
- Poichè salisti, ove ogni mente aspira
- Quanto perfetta fia l'eterna cura
- Questa negli ozi suoi mole eminente
- Sento, che l'età mia da primavera
- Signor, quell'Uom, che imprigionaste ieri
- Stravaganza d'un sogno! A me parea
- Tuona il saggio Perini, e par ch'io senta
- È già Madre Maria; nè prova i mali
Note
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