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Vittime senza difetti. LEVITICO, 23. Le feste solenni.

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Quando alcuno della casa d’Israele, ovvero de’ forestieri che sono in Israele, offerirà la sua offerta, secondo tutti i lor voti, e le loro offerte volontarie, che offeriranno al Signore per olocausto;

19  Acciocchè sia gradita per voi, sia un maschio senza difetto, d’infra i buoi, o d’infra le pecore, o d’infra le capre.

20  Non offerite nulla che abbia difetto[1]; perciocchè non sarebbe gradito per voi.

21  Parimente, quando alcuno offerirà al Signore sacrificio da render grazie, o per singolar voto, o per offerta volontaria, sia quello di buoi, o di pecore, o di capre, senza difetto; acciocchè sia gradito; non siavi alcun difetto.

22  Non offerite al Signore bestia alcuna cieca, nè che abbia alcun membro fiaccato, nè monca, nè porrosa, nè rognosa, nè scabbiosa; e non presentatene alcuna tale in su l’Altare al Signore, per offerta che si fa per fuoco.

23  Ben potrai, per offerta volontaria, offerir bue, o pecora, o capra, che abbia alcun membro di manco, o di soverchio; ma per voto non sarebbe gradita.

24  Non offerite al Signore alcun animale che abbia i granelli schiacciati, o infranti, o strappati, o ricisi; e non ne fate di tali nel vostro paese.

25  Nè prendetene alcuni di man degli stranieri, per offerirne cibo al Signore; perciocchè il lor vizio è in essi; v’è in essi difetto; non sarebbero graditi per voi.

26  Il Signore parlò ancora a Mosè dicendo:

27  Quando sarà nato un vitello, o un agnello, o un capretto, stia sette giorni sotto la madre; poi dall’ottavo giorno innanzi, sarà gradito per offerta da ardere al Signore.

28  E non iscannate in uno stesso giorno la vacca, o la pecora, o la capra, col suo figlio[2].

29  E quando voi sacrificherete al Signore sacrificio di laude, sacrificatelo in maniera ch’egli sia gradito per voi.

30  Mangisi nell’istesso giorno; non ne lasciate nulla di avanzo fino alla mattina seguente. Io sono il Signore.

31  E osservate i miei comandamenti, e metteteli in opera. Io sono il Signore.

32  E non profanate il mio santo Nome; onde io mi santifichi me stesso nel mezzo de’ figliuoli d’Israele. Io sono il Signore che vi santifico;

33  Che vi ho tratti fuor del paese di Egitto, per essere vostro Dio. Io sono il Signore.

Le varie feste solenni.

23
  IL Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo:

2  Parla a’ figliuoli di Israele, e di’ loro: Quant’è alle feste solenni del Signore, le quali voi bandirete per sante raunanze, queste son le mie feste solenni.

3  Lavorisi sei giorni; ma, al settimo giorno, siavi riposo di Sabato, santa raunanza; non fate in esso lavoro alcuno; quel giorno è il Sabato del Signore, in tutte le vostre abitazioni[3].

4  Queste sono le feste solenni del Signore, sante raunanze, le quali voi bandirete nelle loro stagioni:

5  Nel primo mese, nel quartodecimo giorno del mese, fra i due vespri, è la Pasqua del Signore[4].

6  E nel quintodecimo giorno dell’istesso mese, è la festa degli azzimi, consacrata al Signore; mangiate per sette giorni pani azzimi.

7  Siavi santa raunanza nel primo giorno, e non fate in esso alcuna opera servile.

8  E offerite offerte da ardere al Signore per sette giorni; e nel settimo giorno siavi santa raunanza; non fate in esso opera alcuna servile.

9  Il Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo:

10  Parla a’ figliuoli d’Israele, e di’ loro: Quando voi sarete entrati nel paese, il quale io vi do, e ne mieterete la ricolta; portate al sacerdote una menata delle primizie della vostra ricolta[5].

11  E dimeni il sacerdote quella menata, davanti al Signore, in favor vostro; offeriscala il sacerdote il giorno appresso quel Sabato.

12  E nel giorno che voi offerirete quella menata, sacrificate un agnello di un anno, senza difetto, in olocausto al Signore.

13  E sia la sua offerta di panatica di due decimi di fior di farina, stemperata con olio, per offerta da ardere al Signore, in odor soave; e la sua offerta da spandere sia della quarta parte di un Hin di vino.

14  E non mangiate pane, nè grano arrostito, nè spighe fresche, fino a questo stesso giorno; finchè non abbiate portata l’offerta del vostro Iddio. Quest’è uno statuto perpetuo per le vostre generazioni, in tutte le vostre abitazioni.

15  E, dal giorno appresso quel Sabato, dal giorno che voi avrete portata la menata dell’offerta dimenata, contatevi sette settimane compiute[6].

16  Contatevi cinquanta giorni, fino al giorno appresso la settima settimana; e allora offerite una nuova offerta di panatica al Signore.

17  Portate dalle vostre stanze, per primizie, al Signore, due pani per offerta dimenata, i quali sieno di due decimi di fior di farina, cotti con lievito.

18  E con que’ pani offerite sette agnelli
  1. Eb. 9. 14. 1 Piet. 1. 19.
  2. Deut. 22. 6.
  3. Es. 20. 8-11. Luc. 13. 10-17.
  4. Es. cap. 12. Deut. 16. 1-8.
  5. Es. 23. 16, 19.
  6. Es. 34. 22, 26. Deut. 26. 1-11. Fat. 2. 1.

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