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Il cantico di Anna 1 SAMUELE, 2. Peccati dei figli di Eli.

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la sua famiglia, per sacrificare al Signore il sacrificio annuale, e il suo voto.

22  Ma Anna non vi salì; perciocchè disse al suo marito: Io non vi salirò, finchè il fanciullo non sia spoppato; allora io lo condurrò, acciocchè sia presentato davanti al Signore, e che dimori quivi in perpetuo.

23  Ed Elcana, suo marito, le disse: Fa’ quello che ti par meglio; rimantene finchè tu l’abbi spoppato; adempia pure il Signore la sua parola[1]. Così quella donna se ne rimase, e allattò il suo figliuolo, finchè l’ebbe spoppato.

24  E, quando l’ebbe spoppato, ella lo menò seco, con tre giovenchi, e un efa di farina, e un barile di vino; e lo menò nella Casa del Signore, in Silo; e il fanciullo era ancora molto piccolo.

25  Ed Elcana ed Anna scannarono un giovenco, e menarono il fanciullo ad Eli.

26  Ed Anna gli disse: Ahi! signor mio; come l’anima tua vive, signor mio, io son quella donna che stava qui appresso di te, per fare orazione al Signore.

27  Io pregai per aver questo fanciullo; e il Signore mi ha conceduta la richiesta che io gli feci[2].

28  Onde io altresì l’ho prestato al Signore; egli sarà prestato al Signore tutti i giorni ch’egli sarà in vita. Ed essi adorarono quivi il Signore.

Cantico di Anna.

2
  ALLORA Anna orò, e disse: Il cuor mio giubila nel Signore[3]; il mio corno è innalzato per lo Signore; la mia bocca è allargata contro a’ miei nemici; perciocchè, o Signore, io mi son rallegrata nella tua salute.

2  Ei non v’è alcun Santo, come il Signore[4]; perciocchè non v’è alcun altro, fuor che te; e non v’è alcuna Rocca tale, come è il nostro Dio.

3  Non moltiplicate in parole altiere; non escavi dalla bocca un parlar aspro; perciocchè il Signore è l’Iddio d’ogni scienza; ed a lui s’appartiene il pesar le imprese.

4  L’arco de’ possenti è stato rotto, e quelli che vacillavano sono stati cinti di forza.

5  Quelli ch’erano satolli si son messi a servire a prezzo per del pane; e quelli ch’erano affamati nol sono più[5]; la sterile eziandio ha partoriti sette figliuoli[6]; e quella che avea molti figliuoli è divenuta fiacca.

6  Il Signore fa morire, e fa vivere[7]; egli fa scendere al sepolcro, e ne trae fuori.

7  Il Signore fa impoverire, ed arricchisce[8]; egli abbassa, ed altresì innalza.

8  Egli rileva il misero dalla polvere, ed innalza il bisognoso dallo sterco[9], per farlo sedere co’ nobili; e fa loro eredare un seggio di gloria; Imperocchè le colonne dalla terra sono del Signore, ed egli ha posto il mondo sopra esse[10].

9  Egli guarderà i piedi de’ suoi santi[11]; e gli empi periranno nelle tenebre; Perciocchè l’uomo non vincerà con le sue forze.

10  Quelli che contendono col Signore saranno tritati; egli tonerà dal cielo sopra loro; il Signore giudicherà le estremità della terra[12], e donerà forza al suo Re, e innalzerà il corno del suo Unto.

11  Poi Elcana se ne andò a casa sua in Rama; e il fanciullo serviva al Signore, davanti al Sacerdote Eli.

Scelleratezza dei figli di Eli.

12  Or i figliuoli d’Eli erano uomini scellerati; essi non conoscevano il Signore[13].

13  E l’usanza di que’ sacerdoti inverso il popolo era tale: Quando qualunque persona faceva qualche sacrificio, il servitore del sacerdote veniva, mentre si coceva la carne, avendo una forcella a tre denti in mano;

14  E, fittala nella caldaia, o nel paiuolo, o nella pentola, o nella pignatta, tutto ciò che la forcella traeva fuori, il sacerdote lo prendeva per sè. Così facevano a tutti gl’Israeliti che venivano là in Silo.

15  Ed anche, avanti che si fosse arso il grasso[14], il servitore del sacerdote veniva, e diceva a colui che faceva il sacrificio: Dammi della carne, per arrostirla per il sacerdote; perciocchè egli non prenderà da te carne cotta, ma cruda.

16  E se pur quell’uomo gli diceva: Ardasi ora di presente il grasso, poi prendine a tua voglia; egli gli diceva: Anzi pure ora tu ne darai; altrimenti, io ne prenderò a forza.

17  E il peccato di que’ giovani era molto grande nel cospetto del Signore; perciocchè gli uomini sprezzavano le offerte del Signore.

18  Or Samuele, essendo piccol fanciullo, serviva davanti al Signore, cinto d’un Efod di lino.

19  E sua madre gli fece una tonicella, e gliela portò; e il simigliante faceva ogni anno, quando ella saliva, col suo marito, per sacrificare il sacrificio annuale.

20  Or Eli benedisse Elcana, e la sua moglie, e disse: Il Signore ti dia progenie di questa donna, in luogo del presto ch’ella ha fatto al Signore. Ed essi se ne andarono al luogo loro.

21  E invero il Signore visitò Anna; ed ella concepette, e partorì tre figliuoli,

  1. Num. 30. 6, 7.
  2. Mat. 7. 7.
  3. Luca. 1. 46, ecc.
  4. Es. 15. 11.
  5. Sal. 34. 10, 11.
  6. Is. 54. 1.
  7. Giob. 5. 18.
  8. Giob. 1. 21.
  9. Sal. 113. 7, 8.
  10. Giob. 38. 4-6. Sal. 24. 1. ecc.
  11. Sal. 91. 11; 121. 3
  12. Sal. 96. 13; 98. 9
  13. Rom. 1. 28.
  14. Lev. 3. 3-5, 16.
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