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Gloria di Gerusalemme. ISAIA, 62, 63. Castigo di Edom.

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legrezza in luogo di duolo, ammanto di lode in luogo di spirito angustiato; e che saranno chiamati: Querce di giustizia, piante che il Signore ha piantate, per glorificar sè stesso[1].

4 E riedificheranno i luoghi desolati già da lungo tempo, e ridirizzeranno le ruine antiche, rinnoveranno le città desolate, e i disertamenti di molte età addietro.

5 E gli stranieri staranno in piè, e pastureranno le vostre gregge; e i figliuoli de’ forestieri saranno i vostri agricoltori, e i vostri vignaiuoli.

6 E voi sarete chiamati: Sacerdoti del Signore[2], e sarete nominati: Ministri dell’Iddio nostro; voi mangerete le facoltà delle genti, e vi farete magnifici della lor gloria.

7 In luogo della vostra confusione, avrete il doppio; e invece dell’ignominia, giubileranno nella loro porzione; perciò erederanno il doppio nel lor paese, ed avranno allegrezza eterna.

8 Perciocchè io sono il Signore, che amo la dirittura, e odio la rapina con l’olocausto; e darò loro il lor premio in verità, e farò con loro un patto eterno.

9 E la lor progenie sarà riconosciuta fra le genti, e i lor discendenti in mezzo de’ popoli; tutti quelli che li vedranno riconosceranno che quelli son la progenie che il Signore ha benedetta.

10 Io mi rallegrerò di grande allegrezza nel Signore, l’anima mia festeggerà nell’Iddio mio; perciocchè egli mi ha vestita di vestimenti di salute, mi ha ammantata dell’ammanto di giustizia; a guisa di sposo adorno di corona, ed a guisa di sposa acconcia co’ suoi corredi[3].

11 Perciocchè, siccome la terra produce il suo germoglio, e come un orto fa germinar le cose che vi son seminate; così il Signore Iddio farà germogliar la giustizia e la lode, nel cospetto di tutte le genti.

Gloria ognor crescente di Gerusalemme.

62
 PER amor di Sion, io non mi tacerò, e per amor di Gerusalemme, io non istarò cheto, finchè la sua giustizia esca fuori come uno splendore, e la sua salute lampeggi come una face.

2 Allora le genti vedranno la tua giustizia, e tutti i re la tua gloria. E sarai chiamata d’un nome nuovo, che la bocca del Signore avrà nominato;

3 E sarai una corona di gloria nella mano del Signore, ed una benda reale nella palma del tuo Dio.

4 Tu non sarai più chiamata: Abbandonata, e la tua terra non sarà più nominata: Desolata; anzi sarai chiamata: Il
mio diletto è in essa; e la tua terra: Maritata; perciocchè il Signore prenderà diletto in te, e la tua terra avrà un marito[4].

5 Imperocchè, siccome il giovane sposa la vergine, così i tuoi figliuoli ti sposeranno; e come uno sposo si rallegra della sua sposa, così l’Iddio tuo si rallegrerà di te.

6 O Gerusalemme, io ho costituite delle guardie sopra le tue mura; quelle non si taceranno giammai, nè giorno, nè notte. O voi che ricordate il Signore, non abbiate mai posa;

7 E non gli date mai posa, infin che abbia stabilita, e rimessa Gerusalemme in lode nella terra.

8 Il Signore ha giurato per la sua destra, e per lo braccio della sua forza: Se io do più il tuo frumento a’ tuoi nemici, per mangiarlo; e se i figliuoli degli stranieri bevono più il tuo mosto, intorno al quale tu ti sei affaticata.

9 Ma quelli che avranno ricolto il frumento lo mangeranno, e loderanno il Signore; e quelli che avranno vendemmiato il mosto lo berranno ne’cortili del mio santuario.

10 Passate, passate per le porte; acconciate il cammino del popolo[5]; rilevate, rilevate la strada, toglietene le pietre, alzate la bandiera a’ popoli[6].

11 Ecco, il Signore ha bandito questo infino alle estremità della terra. Dite alla figliuola di Sion: Ecco, colui ch’è la tua salute viene[7]; ecco, la sua mercede è con lui[8], e la sua opera è davanti a lui.

12 E quelli saranno chiamati: Popol santo, riscattati del Signore; e tu sarai chiamata: Ricercata, città non abbandonata.

Giudicio sopra Edom e i nemici tutti.

63
 CHI è costui, che viene d’Edom, di Bosra, co’ vestimenti macchiati? costui, ch’è magnifico nel suo ammanto, che cammina nella grandezza della sua forza? Io son desso, che parlo in giustizia, e son grande per salvare.

2 Perchè vi è del rosso nel tuo ammanto, e perchè sono i tuoi vestimenti come di chi calca nel torcolo[9]?

3 Io ho calcato il tino tutto solo, e niuno d’infra i popoli è stato meco; ed io li ho calcati nel mio cruccio, e li ho calpestati nella mia ira; ed è sprizzato del lor sangue sopra i miei vestimenti, ed io ho bruttati tutti i miei abiti[10].

4 Perciocchè il giorno della vendetta è nel mio cuore, e l’anno dei miei riscattati è venuto.

5 Ed io ho riguardato, e non vi è stato

  1. Is. 60. 21, e rif.
  2. Es. 19. 6. 1 Piet. 2. 5, 9. Apoc. 1. 6; 5. 10.
  3. Apoc. 21. 2.
  4. Is. 54. 6, 7. 1 Piet. 2. 10.
  5. Is. 40. 3, ecc.; 57. 14.
  6. Is. 11. 12.
  7. Zac. 9. 9. Mat. 21. 5. Giov. 12. 15.
  8. Is. 40. 10. Apoc. 22. 12.
  9. Apoc. 19. 13, ecc.
  10. Apoc. 14. 19, ecc.

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