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L’assedio e la fame. | LAMENTAZIONI, 2 | Gerusalemme distrutta. |
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15 Il Signore ha atterrati tutti i miei possenti uomini in mezzo di me; egli ha bandito contro a me un termine assegnato, per rompere i miei giovani; il Signore ha calcato, come il tino, alla vergine, figliuola di Giuda.
16 Per queste cose piango; l’occhio, l’occhio mio si strugge in acqua; perciocchè ogni consolatore, che mi ristori l’anima, si è dilungato da me; i miei figliuoli son deserti; perciocchè il nemico è stato vittorioso.
17 Sion distribuisce il pane a sè stessa con le sue proprie mani; non ha niuno che la consoli. Il Signore ha data commessione contro a Giacobbe; i suoi nemici son d’intorno a lui; gerusalemme è in mezzo di essi come una donna immonda.
18 Il Signore è giusto[1]; perciocchè io sono stata ribelle alla sua bocca. Deh! ascoltate, e vedete la mia doglia, o popoli tutti; le mie vergini, e i miei giovani, sono andati in cattività.
19 Io ho chiamati i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata; i miei sacerdoti, ed i miei anziani sono spirati nella città; perciocchè si han cercato del cibo, per ristorar l’anima loro.
20 Signore, riguarda; perciocchè io son distretta; le mie interiora si conturbano; il mio cuore si riversa dentro di me; perciocchè in vero io sono stata ribelle; la spada ha dipopolato di fuori, e dentro non vi è stato altro che morte[2].
21 Altri mi ode sospirare; io non ho alcuno che mi consoli; i miei nemici hanno udito il mio male, e se ne son rallegrati; perciocchè tu l’hai fatto; quando tu avrai fatto venire il giorno che tu hai pubblicato[3], saranno simili a me.
22 Tutta la lor malvagità venga nel tuo cospetto, e fa’ loro come hai fatto a me per tutti i miei misfatti; perciocchè i miei sospiri son molti, e il mio cuore è addolorato.
L’assedio e la fame; la presa e la distruzione di Gerusalemme.
3 Egli ha troncato, nell’ardor dell’ira, tutto il corno d’Israele; egli ha ritratta indietro la sua destra d’innanzi al nemico; e si è appreso a Giacobbe, come il fuoco di una fiamma, ed ha divorato d’ogn’intorno.
4 Egli ha teso il suo arco, come un nemico; la sua destra si è presentata a battaglia, a guisa di avversario, ed ha uccisi tutti i più cari all’occhio; egli ha sparsa la sua ira, a guisa di fuoco, sopra il tabernacolo della figliuola di Sion.
5 Il Signore è stato come un nemico; egli ha distrutto Israele; egli ha distrutti tutti i suoi palazzi, ha guaste le sue fortezze[4], ed ha moltiplicato, nella figliuola di Giuda, tristizia e duolo.
6 Ed ha tolto via con violenza il suo tabernacolo[5], come la capanna di un orto; egli ha guasto il luogo della sua raunanza; il Signore ha fatto dimenticare in Sion festa solenne, e sabato; ed ha rigettato, nell’indegnazione della sua ira, re e sacerdote.
7 Il Signore ha gettato via il suo altare, ha distrutto il suo santuario, ha messe in man de’ nemici le mura de’ palazzi di Gerusalemme; essi hanno messe grida nella Casa del Signore, come si soleva fare a’ dì delle solennità.
8 Il Signore ha pensato di guastar le mura della figliuola di Sion, egli ha steso il regolo[6], e non ha rimossa la sua mano da dissipare; ed ha distrutti ripari, e mura; tutte quante languiscono.
9 Le porte di essa sono affondate in terra; egli ha disfatte, e spezzate le sue sbarre; il suo re ed i suoi principi sono fra le genti[7]; la Legge non è più, i profeti di essa eziandio non hanno trovata alcuna visione da parte del Signore[8].
10 Gli anziani della figliuola di Sion seggono in terra, e tacciono[9]; si han messa della polvere sopra il capo, si son cinti di sacchi; le vergini di Gerusalemme bassano il capo in terra.
11 Gli occhi mi si son consumati di lagrimare, le mie interiora si son conturbate, il mio fegato si è versato in terra, per lo fiaccamento della figliuola del mio popolo, quando i fanciulli, ed i bambini di poppa spasimavano per le piazze della città.
12 E dicevano alle madri loro: Dove vi è del frumento e del vino? E svenivano, come un ferito per le strade della città, e l’anima loro si versava nel seno delle madri loro.
13 Con che ti scongiurerò? a che ti assomiglierò, figliuola di Gerusalemme? A che ti agguaglierò, per consolarti, vergine, figliuola di Sion? conciossiachè il tuo- ↑ Neem. 9. 33. Dan. 9. 7, 14.
- ↑ Deut. 32. 25.
- ↑ Is. cap. 13, ecc. Ger. cap. 46, ecc.
- ↑ 1 Re 25. 9. Ger. 52. 13.
- ↑ Is. 5. 5.
- ↑ 2 Re 21. 13.
- ↑ Deut. 28. 36. 2 Re 24. 15; 25. 7.
- ↑ 2 Cron. 15. 3.
- ↑ Giob. 2. 12.
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