Villa Verde

Villa Verde è un centro della Sardegna in provincia di Oristano.

Da sapere

Cenni geografici

Villa Verde si trova in Alta Marmilla e confina con Ales, Palmas Arborea, Pau, Usellus e Villaurbana.

Il centro abitato si trova a circa 200 m s.l.m.; il suo territorio occupa 17,34 km² del versante nord orientale del Monte Arci. Il territorio è prevalentemente collinare, caratterizzato da una zona alta di formazione vulcanica (con altitudine massima a 641 m s.l.m. a Punta Laccu sa Vitella), una parte bassa di formazione sedimentaria (con quota minima a 167 m s.l.m. nella valle del rio Croxiurussu) separate da un altipiano basaltico di alcune centinaia di ettari. I corsi d'acqua sono a carattere torrentizio e a regime stagionale; i più significativi sono il rio Bau Majori ed il rio Bingia Cresia, che unendosi nei pressi del centro abitato formano il rio Croxiugrussu. Sono molto numerose le sorgenti; le più copiose sono quelle di Mitza Margiani, di Santu Mauru e di Gergui. Le zone più alte sono coperte da boschi di lecci e sughere (Quercus suber), impianti di conifere e macchia mediterranea evoluta; le zone basse sono caratterizzate da pascoli e seminativo alberato.

Preistoria e storia antica e medievale

I primi segni di insediamento umano nel territorio di Villa Verde risalgono al neolitico con numerosi ritrovamenti di ossidiana lavorata, come nel resto del Monte Arci. Sono presenti i resti di una ventina di nuraghi alcuni dei quali di notevole importanza: le fortificazioni complesse ed i villaggi di Brunk'e s'Omu e Nurax'e Mau, e le torri di Gergui, di Is Cottillas e di Truttiris. Di età romana è un forno verticale per la cottura della ceramica e un tratto di strada all'interno del bosco di Mitza Margiani. In epoca medievale, col nome di Bànnari, faceva parte della curatoria di Parte Usellus del Giudicato di Arborea.

Alla caduta del giudicato (1410) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, occupato dalle truppe del feudatario di Quirra Berengario Bertran Carroz, che sposando Eleonora Manriquez ne ottenne ufficialmente dal re il controllo fino all'estinzione dei Bertran Carroz nel 1511.

Storia contemporanea

Nel 1603 il paese fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles fino al 1670, poi dei Català e infine (dal 1766) degli Osorio de la Cueva. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.

L'atto di costituzione del 18 marzo 1861 registra il comune di Bannari in provincia di Cagliari; sette anni dopo il comune cambia denominazione in Bannari di Usellus (R.D. n. 4703 del 29 ottobre 1868). Nel 1927 il comune è soppresso e il territorio aggregato a quello di Usellus assieme al territorio dei comuni di Albagiara ed Escovedu (R.D. n. 1652 del 19 agosto 1927); nel 1947 Bannari di Usellus ritrova la propria autonomia comunale (D.L.P. n. 90 del 21 gennaio 1947). Nel 1954 il comune cambia denominazione in Villa Verde (L.R. n. 4 del 2 aprile 1954). Dal 1974 fa parte della nuova provincia di Oristano (Legge n. 306 del 16 luglio 1974).

Lingue parlate

La variante del sardo parlata a Villa Verde è il campidanese occidentale.

Come orientarsi


Come arrivare

In aereo

In auto

Dalla SS 131 Carlo Felice Cagliari-Porto Torres prendere la SS 442 in direzione Laconi. Continuare fino alla frazione di Escovedu, quindi girare a sinistra per Usellus. Continuare fino al bivio "Villa Verde-Pau", quindi girare a sinistra e percorrere la SP 48 fino a Villa Verde.

In nave

Dai porti di Cagliari, Porto Torres, Olbia-Isola Bianca e Golfo Aranci.

In autobus

Da Oristano con la linea ARST 411.

Come spostarsi


Cosa vedere

Architetture religiose

  • 1 Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta.
  • 1 Chiesa di San Sebastiano.
  • 1 Chiesa di San Mauro.

Musei

Siti archeologici

  • 1 Sorgente nuragica Putzu'e padenti.
  • 1 Complesso nuragico di Brunk'e s'Omu. Comprende i resti del nuraghe e del villaggio immersi nel bosco di Mitza Margiani.
  • 1 Nuraghe San Mauro. Comprende i resti del villaggio.
  • 1 Nuraghe Bruncu Puddas.
  • 1 Nuraghe Giualli.
  • 1 Nuraghe Monti Ala.
  • 1 Nuraghe Pirafetta.
  • 1 Nuraghe Truttiris.
  • Resti di strada romana.
  • Fornace romana.


Eventi e feste

  • Beata Vergine Assunta. 15 agosto e la domenica successiva a ferragosto.
  • Dromos festival. Ad agosto.
  • San Mauro. A settembre.


Cosa fare


Acquisti


Come divertirsi


Dove mangiare

Prezzi medi

  • 1 Sa Pintadera, Via Indipendenza 33, +39 0783 939167. Bar-ristorante.


Dove alloggiare


Sicurezza


Come restare in contatto

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