L'orecchio a cavolfiore (conosciuto anche come ematoma auricolare) è una lesione dell'orecchio che provoca emorragia e infiammazione – sostanzialmente, la parte superiore si gonfia. Può essere provocato dall'esposizione a un notevole flusso d'aria, da un'eccessiva frizione dovuta allo strofinamento o a ripetuti traumi minori dell'orecchio. Si tratta di un disturbo piuttosto frequente tra chi pratica wrestling, arti marziali miste, rugby e pallanuoto.[1] I trattamenti si concentrano soprattutto sulla riduzione del gonfiore e sul drenaggio del sangue, che deve essere fatto entro circa 48 ore, per evitare deformità permanenti. Dovrebbe sempre essere un medico a occuparsi del drenaggio con l'uso di una siringa e ago, a meno che non ti trovi in una situazione di emergenza.

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Iniziare un Trattamento Immediato

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    Applica il ghiaccio. Subito dopo aver subito la lesione responsabile del gonfiore, devi interrompere l'attività che stavi svolgendo e mettere del ghiaccio (o qualcosa di freddo), per ridurre l'infiammazione e intorpidire l'area, in modo da lenire il dolore.[2] Il ghiaccio diminuisce il flusso sanguigno nella zona compresa tra la pelle e la cartilagine dell'orecchio superiore. Durante le prime 3-4 ore dal trauma, applica un impacco freddo per circa 15 minuti per volta, ogni ora circa.
    • Avvolgi i cubetti di ghiaccio, il ghiaccio tritato o l'impacco freddo in gel in un telo sottile prima di appoggiarlo all'orecchio, per evitare il rischio di ustioni da freddo o di irritare la pelle.
    • In alternativa, puoi usare un sacchetto di verdure o frutti surgelati, che svolge la stessa funzione di diminuire il gonfiore dell'orecchio.
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    Usa una fascia per capelli per comprimere l'orecchio lesionato. Oltre ad applicare il ghiaccio, dovresti proteggere l'orecchio avvolgendo la testa con una fascia o un bendaggio elastico, in modo da coprire l'orecchio e applicare un po' di pressione.[3] La combinazione di terapia del freddo e compressione è il modo più efficace per combattere il gonfiore di praticamente tutte le lesioni muscolo-scheletriche. La pressione blocca più velocemente l'emorragia interna, riducendo così la gravità della deformazione dovuta all'ematoma auricolare.
    • Puoi usare una lunga striscia di garza o una fascia elastica per esercizi per premere il ghiaccio contro l'orecchio.
    • Per aumentare la pressione, valuta di inserire dei cunei di garza davanti e dietro il padiglione auricolare.
    • Non stringere troppo il bendaggio al punto da provocare mal di testa o vertigini. Devi evitare che la fasciatura interferisca con la vista o riduca l'udito dell'orecchio malato.
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    Prendi degli antinfiammatori. Un altro modo per lenire il gonfiore e il dolore dell'orecchio a cavolfiore consiste nell'assumere dei farmaci contro l'infiammazione, come l'ibuprofene (Brufen), l'aspirina o il naprossene (Momendol).[4] Prendili il prima possibile, subito dopo la lesione, se vuoi iniziare a trarne beneficio presto. Combina l'assunzione dei farmaci con la terapia del freddo e la compressione.
    • Gli antidolorifici, come il paracetamolo (Tachipirina), ovviamente aiutano contro il dolore, ma ricorda che non riducono il gonfiore.
    • L'aspirina e l'ibuprofene possono aumentare e aggravare l'emorragia interna, quindi devi chiedere al medico se questi farmaci sono adatti per il tuo caso.
    • Non assumere antinfiammatori per più di due settimane, in maniera da evitare o limitare gli effetti collaterali, come l'irritazione gastrica o renale. Per questo disturbo specifico, è più che sufficiente prenderli per un paio di giorni.
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Metodo 2
Metodo 2 di 3:

Drenare l'Orecchio a Cavolfiore a Casa

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    Informati sui rischi. Sebbene nei casi lievi sia possibile drenare l'orecchio senza bisogno di intervento medico, soprattutto se hai ricevuto una qualche formazione in tal senso, sappi che potresti aumentare in modo significativo il rischio di infezioni e complicazioni future. Devi eseguire questa procedura solo se non hai la possibilità di rivolgerti a un medico entro 2 o 3 giorni.
    • Inoltre, dovresti fare il drenaggio solo se il trauma è lieve, quando cioè l'orecchio è solo moderatamente gonfio e la pelle non è lacerata.
    • Se hai un cellulare, chiama i servizi di emergenza per avere consigli e supporto.
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    Lavati accuratamente le mani e/o indossa dei guanti. Prima di iniziare la procedura, devi essere certo che le mani siano igienizzate lavandole con acqua calda e sapone per circa 30 secondi, quindi asciugale con asciugamani di carta. Se hai i guanti in lattice di tipo chirurgico, indossali dopo esserti lavato le mani, ma non è strettamente necessario. Se hai le mani pulite o protette, riduci notevolmente il rischio di diffondere i batteri presenti nell'orecchio ferito, che potrebbero provocare un'infezione.[5]
    • Se non hai a disposizione acqua e sapone, puoi pulire le mani con un prodotto igienizzante a base di alcol.
    • Anche l'alcol o le salviette umidificate per neonati possono essere utili per lavarti le mani, quando ti trovi in una situazione di emergenza.
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    Disinfetta e prepara l'orecchio ferito. Prima di iniziare a drenarlo, devi assicurarti di disinfettarlo accuratamente. Bagna un batuffolo di cotone sterile con alcol denaturato o con olio di melaleuca e applicalo sulla metà superiore dell'orecchio, dove l'edema è maggiore.[6] Questo è il punto dell'orecchio che dovrai pungere, quindi devi essere certo che sia completamente sterilizzato.
    • L'olio di melaleuca è un detergente antibatterico naturale, ma fai attenzione che non entri negli occhi, altrimenti potresti provare bruciore.
    • Usa una quantità abbondante di alcol o di olio di melaleuca per coprire tutte le depressioni e rilievi tipici del padiglione auricolare, sia all'interno sia all'esterno.
    • Puoi disinfettare l'orecchio anche con tamponi già imbevuti di alcol oppure con un igienizzante alcolico che puoi applicare con un cotton fioc.
    • Metti del ghiaccio per circa 10-15 minuti appena prima di pungere l'orecchio, in modo da intorpidirlo e ridurre il dolore; il ghiaccio agisce un po' come un anestetico naturale.
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    Fora l'ematoma con un ago di siringa. Se non ne hai uno a disposizione a casa o nel luogo in cui ti trovi, acquista un ago lungo 2,5 cm con calibro 20, con una siringa di almeno 3 ml; in questo modo, puoi drenare la grande sacca piena di sangue.[7] L'ago di calibro 20 non è il più sottile disponibile, ma è la scelta migliore per aspirare il sangue denso e coagulato presente all'interno dell'orecchio lesionato.
    • La capacità di 3 ml della siringa è sufficiente per contenere tutto il liquido che aspirerai, mentre l'ago lungo 2,5 cm evita di pungere l'orecchio troppo in profondità e di danneggiare potenzialmente la cartilagine.
    • Limitati a forare la parte gonfia della zona centrale-superiore dell'orecchio, abbastanza in profondità da permettere alla punta dell'ago di penetrare. Non spingere l'ago troppo oltre, per non provocare ulteriori danni.
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    Drena il sangue e gli altri fluidi. Una volta che la punta dell'ago ha perforato la pelle, tira lentamente e costantemente lo stantuffo della siringa per estrarre il sangue, il pus e le altre secrezioni infiammatorie.[8] Continua a drenare i liquidi finché non è più possibile tirare lo stantuffo o finché la zona lesionata non appare completamente svuotata e sgonfia.
    • Durante la procedura, schiaccia delicatamente la parte dell'orecchio ferita per facilitare la fuoriuscita del sangue e degli altri fluidi attraverso l'ago; alla fine, estrai quest'ultimo dalla pelle.
    • Le secrezioni possono apparire di un rosso un po' lattiginoso quando c'è del pus oppure di un rosso brillante se il trauma è recente (di poche ore).
    • Quando estrai l'ago, fai attenzione a muoverlo lentamente e con la mano ferma, in modo che il foro dell'ago resti piccolo. Se muovi troppo l'ago nella pelle, potresti lacerarla un po', quindi sii cauto.
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    Disinfetta la zona ancora una volta. Dopo avere spremuto delicatamente tutto il liquido rimasto per drenarlo dall'orecchio, usa un batuffolo di cotone, di ovatta o un tessuto morbido per disinfettare il foro dell'ago con altro alcol denaturato, olio di melaleuca o un igienizzante a base di alcol. Quando c'è una ferita aperta, l'orecchio è più esposto a infezioni in questa fase del trattamento, quindi prenditi tutto il tempo necessario per fare un lavoro accurato di disinfezione.[9]
    • Tieni presente che, in seguito, la pelle apparirà ancora un po' rugosa, ma in genere con il tempo guarisce e torna alle dimensioni normali, una volta che l'orecchio è completamente drenato.
    • Lascia trasudare il foro dell'ago per alcuni minuti, se necessario; ciò significa che potrebbe fuoriuscire ancora una piccola quantità di sangue.
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    Applica pressione per fermare il sanguinamento. In base al tipo di lesione e all'accortezza con cui hai drenato l'orecchio, dopo alcuni minuti la piccola emorragia potrebbe interrompersi o i tessuti potrebbero limitarsi a trasudare leggermente. Tuttavia, se il sangue continua a uscire o a gocciolare dall'orecchio, devi mettere un po' di pressione per qualche minuto, appoggiando una garza o un tessuto puliti per bloccare l'emorragia e favorire la coagulazione del sangue.
    • Trascorso un po' di tempo, puoi mettere un piccolo cerotto per coprire il foro e proteggerlo dalle infezioni.
    • Assicurati di cambiare il cerotto ogni giorno o tutte le volte che si bagna.
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Metodo 3
Metodo 3 di 3:

Ottenere Cure Professionali

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    Sottoponiti a un trattamento di drenaggio e compressione. Sebbene il drenaggio con l'uso di un ago sia ancora un metodo usato da numerosi medici, non è più consigliato da molti professionisti, in quanto spesso l'ematoma torna a formarsi in qualche modo.[10] A prescindere da questo, il medico potrebbe ancora preferire questa procedura di aspirazione ed eseguire un intervento in maniera simile a come è stato descritto precedentemente. Al termine, il medico applicherà sul sito una fasciatura speciale a compressione, per evitare che si accumuli ulteriore sangue nell'area lesionata.
    • Oltre alla maggiore esperienza, la differenza principale tra il drenaggio eseguito da te e quello da parte del medico consiste nel fatto che egli userà un anestetico topico per rendere la procedura meno dolorosa.
    • Il bendaggio a compressione, oltre a mettere pressione sull'orecchio, aiuta anche la pelle lacerata ad aderire nuovamente alla cartilagine sottostante.
    • Il medico, inoltre, applicherà la garza sia sopra sia sotto l'orecchio prima di avvolgere quest'ultimo con una fasciatura sterile.
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    Informati in merito al drenaggio e all'immobilizzazione. Si tratta di una procedura abbastanza simile alla tecnica di drenaggio e compressione con l'uso di ago e siringa, ma anziché applicare una fasciatura stretta sull'orecchio, il medico mette una stecca speciale interna per assicurare una pressione costante sulla lesione e drenare completamente l'orecchio.
    • Questa sorta di "stecca" per l'orecchio può essere anche costituita da punti di sutura, che vengono applicati su tutto l'orecchio, in modo da tenere la garza speciale bene in posizione.[11]
    • In alternativa, la stecca può essere fatta di silicone e modellata sulla forma del tuo orecchio.
    • Se ti viene messo questo dispositivo, il medico dovrà nuovamente controllare l'orecchio dopo una settimana. Le suture devono restare in posizione per due settimane, a meno che l'area non inizi a diventare arrossata o dolente. Se la stecca è modellata su misura, può essere tenuta per un periodo più lungo.
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    Sottoponiti a un'incisione per drenare l'orecchio a cavolfiore. Questo è il metodo raccomandato più spesso dai medici e viene eseguito con l'utilizzo di un bisturi.[12] L'incisione permette di far uscire completamente il sangue e ridurre le possibilità che possa riformarsi ancora l'ematoma, problema che invece tende a riproporsi con la tecnica dell'ago. Con l'incisione, inoltre, è anche più facile estrarre dall'orecchio il sangue denso e coagulato.
    • Questo genere di procedura viene eseguito da un chirurgo plastico o da un otorinolaringoiatra abilitato (lo specialista di naso, orecchie e gola).
    • Con la tecnica dell'incisione, il medico chiuderà la ferita con dei punti di sutura riassorbibili o che dovranno essere rimossi dopo una settimana circa.
    • La sutura permette alla cute che si era staccata di recuperare la giusta aderenza con la cartilagine sottostante.
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Consigli

  • Oltre al gonfiore, i sintomi classici dell'orecchio a cavolfiore sono: dolore, arrossamento, ematoma e deformità della curvatura del padiglione auricolare.[13]
  • Mantieni l'orecchio asciutto durante il primo giorno successivo alla procedura di drenaggio.
  • Non fare il bagno e non nuotare nelle prime 24 ore dopo il drenaggio.
  • Mantieni la fasciatura a compressione per almeno 24 ore (se non per qualche giorno in più) per favorire la guarigione.
  • Una volta tornato a casa dopo la procedura di eliminazione dei fluidi, applica una pomata antibatterica sul foro o sull'incisione per evitare infezioni.
  • Aspetta almeno un paio di giorni prima di riprendere a praticare il tuo sport. Indossa una protezione corretta per il capo, in modo da evitare altri traumi simili. Usa sempre un casco regolamentare e accertati che calzi alla perfezione.
  • Il medico potrebbe prescriverti un antibiotico topico o per via orale per evitare l'insorgenza di infezioni, soprattutto se sei stato sottoposto a un'incisione o se la pelle presenta lacerazioni dovute al trauma iniziale.
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Avvertenze

  • È caldamente consigliato affidarsi a un medico per la procedura di drenaggio, piuttosto che farla da solo. È decisamente più sicura ed eseguita meglio, quando se ne occupa un professionista abilitato.
  • L'orecchio va curato entro le prime 24-48 ore. Nelle prime fasi del trauma, l'orecchio a cavolfiore è ancora morbido e pieno di fluido. È fondamentale drenare il sangue e le secrezioni in questo frangente, poiché in seguito l'edema sarà più duro. Una volta che i tessuti si sono induriti, dovrai sottoporti a un intervento di chirurgia plastica per correggere la deformità.
  • Informa immediatamente il medico, nel caso sospetti che si sia sviluppata un'infezione; quelle gravi devono essere trattate da un chirurgo con un curettage e degli antibiotici per via endovenosa. I sintomi che indicano la presenza di infezione sono cefalea, febbre, dolenzia al tatto, arrossamento, secrezioni purulente, gonfiore, aumento del dolore o alterazioni dell'udito.
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Cose che ti Serviranno

  • Impacco freddo
  • Bende di garza elastica
  • Siringa da 3 ml con ago lungo 2,5 cm e calibro 20
  • Guanti monouso
  • Olio di melaleuca
  • Pinzette
  • Batuffoli di cotone sterili
  • Pomata antibatterica
  • Gommapiuma modellabile per la stecca

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Categorie: Cura delle Orecchie
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