La disidratazione nei neonati si verifica ogni volta che l'assunzione di liquidi non è sufficiente per compensarne la perdita. I fattori principali che possono causarla sono: clima torrido, problemi con le poppate, febbre, diarrea e vomito. Puoi cercare di prevenirla imparando a conoscerne i sintomi, trattando alcune patologie che possono portare alla disidratazione e imparando quando è il momento di cercare cure mediche. Una grave disidratazione può provocare seri problemi di salute nei bambini e può anche portare alla morte.

Metodo 1
Metodo 1 di 4:

Riconoscere la Disidratazione

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    Sappi quali sono le principali cause di disidratazione nei neonati. La febbre, la diarrea, il vomito, il caldo torrido e una ridotta capacità di bere o mangiare sono i fattori scatenanti più comuni. Le malattie come la fibrosi cistica o la celiachia impediscono l'assorbimento del cibo e possono condurre alla disidratazione.[1] I segnali che indicano la presenza di questo disturbo nei bambini sono:[2]
    • Occhi infossati;
    • Frequenza ridotta della minzione;
    • Urina di colore scuro;
    • Il punto morbido della parte anteriore della testa (chiamato fontanella) è infossato;
    • Assenza di lacrime durante il pianto;
    • I tessuti mucosi (quelli che rivestono la bocca o la lingua) sono asciutti o appiccicosi;
    • Il bimbo è letargico (meno attivo del solito);
    • Piange in maniera inconsolabile o manifesta disagio.
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    Riconosci i sintomi di una disidratazione lieve o moderata nei neonati. Molti di questi casi possono essere trattati a casa. Tuttavia, se vengono trascurati, possono peggiorare fino a diventare gravi. Impara a riconoscerne i segnali prima che si aggravino:[3]
    • Il bambino è poco attivo;
    • Mostra un riflesso di suzione scarso;
    • Non è interessato alle poppate;
    • Bagna un numero inferiore di pannolini rispetto al solito;
    • La pelle attorno alla bocca è secca e screpolata;
    • La bocca e le labbra sono asciutte.
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    Informati in merito ai sintomi di una grave disidratazione infantile. In questo caso, è necessario l'intervento medico. Se soffre di una seria carenza di liquidi, porta immediatamente il bambino al pronto soccorso. I sintomi includono:[4]
    • Pianto senza lacrime (o con poche gocce);
    • Nessun pannolino bagnato nell'arco di 6-8 ore (oppure meno di tre in 24 ore) o produzione di poca urina dal colore giallo scuro;
    • Fontanella e occhi infossati;
    • Mani o piedi freddi e macchiati;
    • Pelle o mucose molto asciutte;
    • Respirazione molto rapida;
    • Letargia (scarsa attività) o eccessiva irritabilità.
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Metodo 2
Metodo 2 di 4:

Gestire la Somministrazione dei Fluidi

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    Offrigli una maggiore quantità di liquidi quando ci sono le condizioni che potrebbero portare alla disidratazione.[5] Il surriscaldamento e perfino una temperatura maggiore del solito possono causare una rapida perdita d'acqua; anche la febbre, la diarrea e il vomito sono responsabili della disidratazione. In tutte queste situazioni devi offrire al bambino altri liquidi.
    • Allattalo ogni mezz'ora anziché ogni poche ore;
    • Se lo allatti al seno, incoraggialo a poppare con maggiore frequenza;
    • Se lo nutri con il biberon, riempi la bottiglia con porzioni più piccole e aumenta la frequenza delle poppate.
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    Se il bimbo ha più di quattro mesi, integra l'apporto di liquidi con l'acqua. Se ancora non mangia cibi solidi, non dargli più di 120 ml d'acqua; puoi incrementarne l'apporto, se il bimbo è già svezzato. Diluisci i succhi di frutta con l'acqua, se il bambino è abituato a berli.[6] Puoi anche dargli delle soluzioni elettrolitiche come Pedialyte.
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    Chiama il pediatra o il puericultore se allatti il bimbo al seno e questo non riesce a poppare correttamente. Se non può nutrirsi nel modo giusto, la disidratazione diventa un rischio reale. Le labbra del neonato dovrebbero trovarsi attorno all'areola della mammella e non solo sul capezzolo. Se percepisci un rumore forte di aria risucchiata, il bambino non sta poppando come dovrebbe. In questo caso, è necessario un aiuto professionale per trovare delle soluzioni.
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    Discuti delle tue preoccupazioni con il pediatra, se il neonato non mostra interesse all'allattamento. Annota quanti pannolini sporca e bagna in un giorno, quanto mangia e con quale frequenza. Il medico userà queste informazioni per capire se il bambino sta assumendo abbastanza liquidi.[7]
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Metodo 3
Metodo 3 di 4:

Prevenire il Surriscaldamento

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    Verifica che non sia troppo accaldato, toccandogli delicatamente la nuca. Il contatto diretto è in genere la maniera migliore per valutare la temperatura di un bambino. Se la pelle è molto calda e sudata, significa che ha caldo. Il surriscaldamento nei neonati può causare la disidratazione.[8]
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    Riduci al minimo l'esposizione del bimbo al calore. Portalo in un luogo fresco per tenere sotto controllo la perdita di liquidi. Le elevate temperature ambientali sono inoltre correlate alla sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). Le ricerche hanno evidenziato che i neonati esposti a temperature medie di 29 °C corrono un rischio più che doppio di morire improvvisamente rispetto a quelli che vivono a una temperatura intorno ai 20 °C. [9]
    • Controlla la temperatura della stanza del bimbo con un termometro;
    • Accendi il condizionatore d'aria durante l'estate;
    • Non scaldare troppo la casa in inverno.
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    Scegli delle coperte o degli abiti adatti al clima esterno o alla temperatura interna. Non fasciare il neonato con una coperta pesante, se la casa è già molto calda, anche se il clima esterno è rigido. Il surriscaldamento causato da troppe coperte è correlato alla SIDS.[10]
    • Non fasciarlo quando dorme;
    • Vestilo con abiti adatti al clima;
    • Evita i tessuti pesanti, le giacche, i cappelli di pile; durante i mesi caldi inoltre non mettergli magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi, a meno che non siano di materiale leggero e traspirante;
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    Tieni il neonato all'ombra quando lo porti all'aperto.[11] In questo modo, proteggi anche la sua pelle. Acquista un passeggino con parasole regolabile; se devi recarti in un luogo molto soleggiato (ad esempio in spiaggia) porta un ombrellone o un dispositivo analogo. Installa delle tendine ai finestrini dell'auto, per proteggere il neonato dal sole mentre guidi.
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Metodo 4
Metodo 4 di 4:

Mantenere il Neonato Idratato durante la Malattia

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    Fai particolare attenzione a garantirgli una corretta idratazione quando è malato. I neonati con la febbre, la diarrea o il vomito corrono maggiori rischi di disidratarsi. Aumenta la frequenza con cui gli offri il latte materno o artificiale. Se tende a vomitare, riduci le quantità di latte a ogni poppata.
    • Quando un bambino vomita, aumentare la frequenza delle poppate può significare anche dovergli somministrare dei liquidi chiari con una siringa o un cucchiaino in dosi da 5-10 ml ogni cinque minuti. Il pediatra ti indicherà le dosi e la frequenza corretti.
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    Verifica che il bimbo ingerisca i liquidi. Se il neonato ha il naso chiuso o mal di gola a causa della malattia, potrebbe avere difficoltà di deglutizione. In questo caso, bisogna intervenire sull'ostruzione per eliminarla.
    • Se non deglutisce a causa del mal di gola, informati dal pediatra circa l'opportunità di somministrargli degli antidolorifici.
    • Usa delle gocce saline per liberare i seni nasali del piccolo malato e usa una siringa a bulbo per rimuovere il muco. Chiedi al medico di mostrarti come usare correttamente questi dispositivi e sollecita altri trattamenti, se non noti dei miglioramenti o se la salute del neonato peggiora.
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    Somministragli una soluzione reidratante orale. Questi prodotti sono formulati specificatamente per reidratare i neonati e ripristinano l'acqua, gli zuccheri e i sali minerali persi.[12] Segui le indicazioni del pediatra, se il bimbo non riesce a trattenere i liquidi, soffre di diarrea e vomito persistenti. Alterna le poppate al seno con la soluzione reidratante orale, se stai allattando il bimbo. Se invece utilizzi il latte artificiale, sospendilo (insieme a ogni altro liquido) per il periodo in cui somministri la soluzione reidratante.
    • Una delle marche più comuni di questa soluzione è Pedialyte.
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    Porta immediatamente il bimbo al pronto soccorso, se sta male ed è gravemente disidratato. In questo caso, c'è il rischio concreto di morte. Se la febbre, la diarrea e il vomito sono persistenti, peggiorano o il piccolo mostra i sintomi di una grave carenza di liquidi, portalo subito in ospedale.[13]
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Avvertenze

  • Non offrire i succhi di frutta ai neonati che hanno la diarrea, perché potresti aggravare la situazione.
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Informazioni su questo wikiHow

Laura Marusinec, MD
Co-redatto da:
Dottoressa in Medicina
Questo articolo è stato co-redatto da Laura Marusinec, MD. La Dottoressa Marusinec è una Pediatra Iscritta all’Albo dei Medici Specialisti nel Wisconsin. Ha conseguito la Laurea in Medicina al Medical College of Wisconsin School of Medicine nel 1995. Questo articolo è stato visualizzato 11 313 volte
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