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L’ictus è la causa più comune di invalidità neurologica e visiva nella popolazione adulta. Circa un quarto delle persone con menomazione visiva dei paesi sviluppati ha avuto un ictus così come la maggior parte degli anziani con disabilità. La perdita della vista può essere parziale o completa, ma apportando alcuni cambiamenti all’ambiente in cui vivi, con degli esercizi e valutando anche della terapia visiva, puoi fare dei passi avanti nel recupero.
Passaggi
Esercizi per Migliorare la Vista
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1Prova l’esercizio della matita. In alcuni casi, quando la perdita della vista è parziale, si può recuperare la capacità di vedere allenando il cervello attraverso degli esercizi energici. Questi stanno diventano una pratica consolidata durante la fisioterapia e fanno molto per migliorare la situazione.
- Tieni una matita o un altro oggetto simile di fronte agli occhi del paziente, a circa 45 cm di distanza.
- Poi muovi la matita verso l’alto, verso il basso e da sinistra a destra. Chiedi al paziente di non muovere il capo e di seguire la matita solo con il movimento degli occhi.
- Metti la matita davanti al viso del paziente e muovila verso il suo naso per poi allontanarla. Chiedi sempre alla persona di fissare la punta della matita con attenzione. I suoi occhi dovrebbero convergere.
- Con ciascuna mano afferra una matita. Sposta le mani in modo che una matita sia vicino all’occhio del paziente e l’altra lontana. Chiedi al paziente di stimare quale delle due è vicina e quale lontana.
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2Esercizi di disegno e puzzle. Disegna degli oggetti e forme di uso comune e chiedi al paziente di completarle. Egli dovrebbe anche sforzarsi di risolvere dei rebus, dei giochi di parole e cruciverba. Questi giochi aiutano la visione perché rieducano il cervello a identificare gli oggetti tramite la vista.
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3Esercizi oculari. Rafforza la muscolatura oculare migliorando la memoria muscolare; questo si rivela utile anche per inseguire gli oggetti con lo sguardo. Il tono muscolare viene perso a causa dell’ictus e deve essere recuperato.
- Appoggia tre o quattro dita sulla palpebra superiore e poi cerca di chiudere l’occhio. Questo rafforza il muscolo orbicolare.
- L’esercizio migliora la visione, previene l’affaticamento oculare e dà sollievo allo stress.
- Ricorda però che tutti i danni strutturali e permanenti del cervello nell’area deputata alla visione non potranno essere risolti con questi esercizi.
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4Fai un massaggio oculare o impacchi caldi/freddi. Degli impacchi freddi e caldi rilassano gli occhi e hanno un effetto tranquillante perché il calore migliora la circolazione sanguigna.
- Immergi un panno in acqua fredda e un secondo panno in acqua calda. Alternali sugli occhi ogni 5-10 minuti.
- Anche un massaggio delle palpebre può rivelarsi utile.
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5Riabilita la vista con il lancio della palla. Lancia e afferra una palla con l’assistenza di un partner cercando di coinvolgere il lato del corpo colpito dall’ictus. Questo esercizio rieduca il cervello a sincronizzare i movimenti con la vista. Inoltre stimola il movimento dell’occhio e del corpo sul lato offeso per risolvere i problemi di visione.
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6Esercizi al computer. Esistono dei programmi informatici che consentono all’ipovedente di allenare la vista dopo un ictus. Ogni giorno, il paziente deve fissare un quadrato nero sul monitor. A intervalli specifici, una sequenza di 100 piccoli punti si accendono sul lato dello schermo corrispondente all’occhio danneggiato. Questo allena il cervello a riutilizzare l’occhio con scarsa visione.
- La procedura dura dai 15 ai 30 minuti ogni giorno per diversi mesi.
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7Esercizi di fissazione. Vengono svolti per capire la portata del danno causato dall’ictus alla visione centrale. Questo esercizio, eseguito sotto la supervisione di un medico o di un altro professionista, permette di determinare l’approccio terapeutico migliore.
- Innanzitutto si chiede al paziente di chiudere gli occhi.
- Poi deve guardare verso il lato del corpo colpito dall’ictus.
- Quando ritiene di avere rivolto lo sguardo nella giusta direzione, deve aprire gli occhi.
- Lo specialista a questo punto valuta quanto il paziente si è avvicinato alla direzione corretta.
- Le informazioni ottenute vengono poi utilizzate per sviluppare una precisa terapia di riabilitazione.
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Terapie e Interventi Medici
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1Informati in merito ai programmi di riabilitazione visiva. Questo tipo di terapia si concentra sulla stimolazione delle aree del cervello coinvolte nel processo della visione. Prevede degli esercizi con i prismi, scansioni ottiche e di presa di coscienza del proprio campo visivo. I movimenti di immagini che passano da una zona cieca a una attiva aiutano il paziente ad adattarsi al campo visivo e alle relative aree cerebrali, migliorando così la visione.
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2Terapia di rafforzamento visivo. L’obiettivo, in questo caso, è quello di stimolare le connessioni neuronali coinvolte nel processo della visione a livello cerebrale. Viene adattata in modo specifico a ogni tipo di menomazione visiva successiva all’ictus e si concentra soprattutto sull’occhio che ha conservato il numero maggiore di connessioni nervose.
- Questa terapia ha il più alto livello di potenziale di recupero.
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3Prova i prismi. Sono delle lenti che vengono usate per correggere diversi problemi di vista. Il tipo di prisma e la sua posizione possono variare in base alla sintomatologia. Per esempio:
- In caso di visione doppia, il prisma applicato sull’occhiale riallinea l’asse visivo deviato.
- In caso di emianopsia, quando il paziente non vede il lato destro o sinistro del proprio campo visivo, il prisma può “spostare” l’immagine dell’oggetto presente nel campo cieco in una zona visibile.
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4Valuta di acquistare degli ausili per ipovedenti. Sono studiati per aiutare le persone che hanno ridotte capacità visive. Si dividono in tre categorie: ausili ottici (lenti di ingrandimento manuali e fisse, telescopi), ausili non ottici (stampe ingrandite, luci ad alta intensità, oggetti ad alto contrasto, video-ingranditori) e ausili elettronici (TV a circuito chiuso, proiettori opachi, proiettori di diapositive). Tutti questi oggetti possono migliorare di molto la vita di un ipovedente.
- Altri ausili possono essere di natura tattile, uditiva, audiolibri e stimolazione diretta della corteccia visiva.
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5Valuta la chirurgia muscolare. Un intervento chirurgico solitamente non è la soluzione ai problemi di vista causati da un ictus, poiché non c’è un trauma fisico diretto all’occhio. Tuttavia, in alcuni casi, può risolvere la diplopia. La chirurgia muscolare riallinea gli assi visivi per recuperare la visione singola.
- Durante la procedura si riposizionano gli occhi.
- La decisione di sottoporsi all’intervento deve essere presa a seguito di una profonda valutazione dei benefici e dei possibili rischi.
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Cambiamenti Ambientali
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1Cambia il pavimento. Cambiare il rivestimento del pavimento, ad esempio dalla ceramica alla moquette, è di grande aiuto per coloro che hanno problemi di vista a causa dell’ictus. Se ogni stanza è pavimentata con un materiale diverso, il suono dei passi cambia e l’ipovedente può capire se sta arrivando un’altra persona.
- Inoltre, il suono diverso fa capire al paziente in quale stanza si trova.
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2Rendi le scale più accessibili. Cambiane il modello/tipologia per consentire al paziente di passare da un piano all’altro della casa. Anche dei supporti visivi (come gli scalini di colori differenti) sono un modo per garantire all’ipovedente una certa autonomia e di salire le scale in sicurezza.
- Puoi migliorare la visibilità della scala alternando scalini bianchi ad altri neri.
- L’installazione di uno o più corrimano migliora la sicurezza.
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3Metti in sicurezza i mobili. Disponili dove non danno fastidio, ad esempio lungo le pareti. In questo modo il paziente può evitarli senza essere costretto a memorizzare un arredamento complicato.
- I bordi dei mobili dovrebbero essere arrotondati e non spigolosi.
- Metti dei bastoncini lungo le pareti in modo che fungano da guida.
- L’arredo dovrebbe essere molto colorato così che attragga l’attenzione.
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4Installa un’unità di rilevamento laser. Al giorno d’oggi sono disponibili degli strumenti laser che si collegano a dispositivi tattili o sonori. Questi avvisano il paziente della presenza di ostacoli e pericoli. Dal dispositivo manuale escono tre fasci laser in tre differenti direzioni: alto, basso e parallelo alla superficie.
- Il dispositivo vibra sul dito indice e dà un’idea della distribuzione degli ostacoli.
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