Quando il fegato è danneggiato produce nuovo tessuto che gli permette di guarire, ma se è cirrotico non è in grado di rigenerarsi correttamente, perché inizia a produrre un tessuto connettivale e a cambiare la propria struttura. Se la cirrosi è al primo stadio, si può invertire il processo trattando la causa di fondo, ma quando è in fase avanzata, di solito, è irreversibile e diventa necessario un trapianto di fegato. Se non viene curata adeguatamente, la cirrosi può portare a insufficienza epatica e/o al cancro. Conoscere i segni di questa malattia ti aiuterà ad affrontarla fin dalla sua fase precoce, che è curabile.

Parte 1
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Conoscere i Fattori di Rischio

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    Considera la quantità di alcool che consumi. L’alcool danneggia il fegato bloccando la sua capacità di elaborare i carboidrati, i grassi e le proteine. Quando questi elementi si accumulano a livelli pericolosi nel fegato, il corpo reagisce con un’infiammazione che, di conseguenza, porta a epatite, fibrosi e cirrosi. Tuttavia, un consumo eccessivo di alcool non è sufficiente, da solo, per provocare l’epatopatia alcolica. Solo un bevitore abituale su 5 sviluppa l’epatite alcolica, mentre 1 su 4 la cirrosi.
    • Gli uomini sono considerati "forti bevitori" se consumano 15 o più bevande alcoliche in una settimana. Le donne invece sono considerate "forti bevitrici" con 8 o più drink a settimana.
    • Sappi che la cirrosi si può sviluppare anche dopo avere smesso di bere. In ogni caso, l’astinenza rimane ancora il miglior consiglio per gli individui che soffrono di cirrosi, perché migliora gli effetti del trattamento e facilita la guarigione, indipendentemente da quale sia la fase della malattia.
    • Sebbene si tratti di una malattia più comune negli uomini, la cirrosi nelle donne è molto più spesso una conseguenza diretta dell’alcolismo.
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    Sottoponiti al test per l'epatite B e C. L'infiammazione cronica del fegato e le lesioni derivanti da entrambi i virus possono, dopo diversi decenni, trasformarsi in cirrosi.
    • I fattori di rischio per l'epatite B includono rapporti sessuali non protetti, trasfusioni di sangue e iniezione di droga con aghi contaminati. Si tratta di una patologia molto meno diffusa nei Paesi occidentali e sviluppati grazie alle vaccinazioni.
    • I fattori di rischio per l'epatite C comprendono infezioni derivanti dall'uso di droga iniettabile, trasfusioni di sangue e piercing e tatuaggi.
    • La cirrosi da epatite C è la causa più comune del trapianto di fegato.
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    Tieni presente che c’è una correlazione tra cirrosi e diabete. Nel 15-30% delle persone con cirrosi, il diabete è un fattore di rischio per lo sviluppo della "steatoepatite non alcolica (NASH)". Il diabete è comune anche nelle infezioni croniche da epatite C – un fattore molto diffuso responsabile della cirrosi – probabilmente a causa della riduzione della funzione del pancreas.
    • Un'altra causa di cirrosi, spesso correlata al diabete, è l’emocromatosi.
    • Questa patologia è caratterizzata da depositi di ferro nella pelle, nel cuore, nelle articolazioni e nel pancreas; in quest'ultimo caso conduce al diabete.
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    Tieni in considerazione il tuo peso attuale. L'obesità comporta una grande varietà di problemi di salute, da diabete di tipo 2 e malattie cardiache fino ad artrite e ictus. Il grasso in eccesso nel fegato, però, provoca infiammazione e il danno potrebbe sfociare in una steatoepatite non alcolica.
    • Per capire se rientri nell’intervallo di peso considerato normale, puoi usare un calcolatore online di BMI (indice di massa corporea).
    • Il calcolo del BMI prende in considerazione l’età, l’altezza, il sesso e il peso.
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    Conosci i rischi derivanti da malattie autoimmuni e cardiache. Se soffri di un disturbo autoimmune come una malattia infiammatoria intestinale, l’artrite reumatoide o malattie della tiroide, sii prudente. Sebbene queste patologie non contribuiscano direttamente allo sviluppo della cirrosi, aumentano però il rischio di complicazioni di altri disturbi che conducono a essa. Le malattie del cuore sono un fattore di rischio per la steatoepatite non alcolica che porta alla cirrosi. Inoltre, le patologie cardiache che indeboliscono il lato destro del cuore possono causare il fegato da stasi (“fegato a noce moscata”) e la cirrosi cardiaca.
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    Esamina la storia clinica della tua famiglia. Alcuni tipi di malattie del fegato che causano la cirrosi sono correlate a un fattore genetico ereditario. Controlla la storia medica dei tuoi familiari per quanto riguarda le malattie che possono aumentare il rischio della cirrosi:
    • Emosiderosi ereditaria.
    • Malattia di Wilson.
    • Deficit di Alfa-1 antitripsina (AAT).
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Parte 2
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Riconoscere i Sintomi e i Segni

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    Riconosci i sintomi della cirrosi. Se riscontri questi segnali, dovresti portarli all’attenzione di un medico il prima possibile: sarà in grado di formulare una diagnosi professionale e indicarti una terapia da iniziare immediatamente. Se invece stai cercando di capire se un’altra persona oltre a te soffre di cirrosi, assicurati di includere anche lei nella tua valutazione, in quanto potrebbe presentare dei sintomi che non si notano dall'esterno. I sintomi della cirrosi sono:
    • Sensazione di stanchezza o spossatezza.
    • Predisposizione a lividi e sanguinamenti.
    • Edema (gonfiore) nelle estremità inferiori.
    • Pelle e occhi di colore giallo (ittero).
    • Febbre.
    • Inappetenza o perdita di peso.
    • Nausea.
    • Diarrea.
    • Intenso prurito.
    • Aumento della circonferenza addominale.
    • Stato confusionale.
    • Disturbi del sonno.
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    Presta attenzione alle vene varicose. I termini più corretti per questa patologia sono angioma a ragno, angioma stellare o telangiectasia. Si tratta di un ammasso anomalo di vene che spuntano da un vaso sanguigno centrale attraverso una lesione. Di solito appaiono sul tronco, sul viso e sugli arti superiori.
    • Per verificare se si tratta davvero di angioma stellare, premi un pezzo di vetro sopra il gruppo sospettato di vene.
    • Il puntino rosso al centro della macchia sembrerà pulsare perché diventa rosso quando il sangue vi entra e poi diventa bianco quando il sangue passa alle piccole vene neoformate.
    • Se gli angiomi a ragno sono grandi e numerosi, indicano una cirrosi più grave.
    • Tuttavia, sappi che si tratta di segni piuttosto comuni anche durante la gravidanza e in caso di grave malnutrizione. Seppure raramente, sono visibili anche su individui sani.
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    Osserva i palmi delle mani in cerca di arrossamento. L’eritema palmare si presenta con delle macchie rossastre sui palmi ed è causato da un cambiamento metabolico degli ormoni sessuali. Questo disturbo colpisce principalmente i bordi esterni dei palmi, lungo il pollice e il mignolo, e in genere risparmia la zona centrale.
    • Altre cause di eritema palmare possono essere la gravidanza, l'artrite reumatoide, l’ipertiroidismo e problemi del sistema circolatorio.
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    Presta attenzione a ogni cambiamento nelle unghie. Le malattie del fegato, in generale, colpiscono spesso la pelle, ma se osservi le unghie puoi ottenere ulteriori utili informazioni. Le linee di Muehrcke sono coppie di linee biancastre orizzontali che attraversano il letto ungueale e sono la conseguenza di un’insufficiente produzione di albumina, che viene elaborata esclusivamente dal fegato. Premendo su queste unghie la striscia bianca scompare per un attimo, prima di riapparire velocemente.
    • Nel caso delle unghie di Terry, i 2/3 della lamina ungueale più vicini alla nocca appaiono bianchi, mentre il terzo più vicino alla punta del dito invece è rosso. Anche in questo caso il motivo è dovuto a un’inadeguata quantità di albumina.
    • L’ippocratismo digitale (dita a bacchetta di tamburo) consiste in un arrotondamento e/o ampliamento della base dell’unghia e della punta del dito. Quando è grave, le dita possono apparire come le bacchette della batteria, da qui il nome "dita a bacchetta di tamburo". Questo problema si riscontra più spesso in caso di cirrosi biliare.
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    Controlla se le articolazioni delle ossa lunghe presentano gonfiore. Se noti un gonfiore ricorrente al ginocchio o alla caviglia, per esempio, può essere un segno di "osteoartropatia ipertrofica" (HOA). Potresti anche percepire una forma di artrite nelle articolazioni delle dita e nelle spalle. Questa è la conseguenza, anche piuttosto dolorosa, di un’infiammazione cronica nel tessuto connettivo che circonda l'osso.
    • Sappi che la causa più comune di HOA è il cancro ai polmoni, quindi è indispensabile escludere questa patologia per pervenire a una diagnosi.
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    Controlla se le dita appaiono arricciate. La "contrattura di Dupuytren" è un ispessimento e accorciamento della fascia palmare, il tessuto che collega le diverse parti del palmo, che causa dei problemi di flessibilità delle dita, facendole arricciare in maniera permanente. È una caratteristica più comune nell’anulare e nel mignolo, e spesso è accompagnata da dolore e prurito. Il soggetto ha difficoltà a tenere in mano gli oggetti, in quanto il disturbo interferisce con la forza di presa.
    • La malattia di Dupuytren è comune in caso di cirrosi alcolica e si verifica circa nel 30% dei casi.
    • Tuttavia, ne possono essere affetti anche i fumatori, così come i consumatori di alcool che non hanno la cirrosi, i lavoratori che devono muovere le mani ripetutamente e le persone affette da diabete mellito e dalla malattia di Peyronie.
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    Verifica la presenza di una massa soda nel seno maschile. La ginecomastia è una crescita del tessuto ghiandolare nel seno maschile che si estende dai capezzoli, come conseguenza di un aumento dell’ormone estradiolo, e si riscontra fino a 2/3 dei casi di cirrosi. Questo disturbo può apparire anche come una pseudoginecomastia; in questo caso l’ingrossamento del seno maschile è dovuto ai grassi, piuttosto che allo sviluppo ghiandolare.
    • Per distinguere queste due condizioni, sdraiati sulla schiena e posiziona il pollice e l'indice su ciascun lato del seno.
    • Avvicinali lentamente. Dovresti sentire un disco di tessuto concentrico sodo simile alla gomma direttamente sotto la zona del capezzolo.
    • Se senti una massa di tessuto, significa che è presente una ginecomastia. In caso contrario, si tratta di una pseudoginecomastia.
    • Altre patologie con proliferazione di tessuto, ad esempio i tumori, si presentano con ammassi in posizione decentrata rispetto al capezzolo.
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    Osserva i sintomi di ipogonadismo maschile. Gli uomini che hanno problemi di fegato cronici, come la cirrosi, presentano una diminuzione della produzione di testosterone. I sintomi di ipogonadismo comprendono impotenza, infertilità, perdita del desiderio sessuale e testicoli avvizziti. Questo disturbo può essere anche causato da un infortunio al testicolo o da un problema alla ghiandola pituitaria o dell'ipotalamo.
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    Presta attenzione a un possibile dolore e gonfiore addominale. Questi possono essere segni di ascite, un accumulo di liquidi nella cavità peritoneale (addominale). Sappi che se si accumula parecchio liquido, potresti avere anche difficoltà respiratorie.
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    Controlla l'addome alla ricerca di vene prominenti. La caput medusae è una situazione patologica in cui la vena ombelicale si apre, facendo risalire del sangue nel sistema venoso portale. Quel sangue viene quindi deviato nella vena ombelicale e poi nelle vene della parete addominale, rendendole altamente visibili sull’addome. Questa aumentata prominenza viene definita caput medusae perché assomiglia alla testa (caput) di Medusa, la figura della mitologia greca.
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    Annusa il respiro per cercare odore di muffa. Questo indica il "fetor hepaticus", ed è causato da un’ipertensione davvero grave, la stessa che provoca la caput medusae e la sindrome di Cruveilhier-Baumgarten. L'odore deriva da una maggiore quantità di solfuro dimetile, come conseguenza dell’ipertensione.
    • Il mormorio venoso nella zona addominale si fa più tranquillo quando il medico appiattisce i vasi sanguigni applicando pressione sulla pelle sopra l’ombelico.
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    Controlla se gli occhi e la pelle sono gialli. La causa di questa colorazione è da attribuire all'ittero, una patologia dovuta all’aumento di bilirubina quando il fegato non è in grado di elaborarla in modo efficace. Anche le mucose possono diventare gialle, mentre l’urina può apparire più scura.
    • Sappi che la pelle gialla può essere anche una conseguenza dell’eccessiva assunzione di carotene attraverso l’alimentazione (carote). Tuttavia, le carote non fanno ingiallire la sclera degli occhi, come invece accade con l’ittero.
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    Controlla le mani per l’asterissi. Chiedi alla persona che sospetti possa avere la cirrosi di estendere le mani di fronte a sé con i palmi rivolti verso il basso. Le mani dovrebbero iniziare a muoversi e "sbattere" a livello del polso come le ali di un uccello.
    • L’asterissi può manifestarsi anche in coloro che soffrono di uremia e grave insufficienza cardiaca.
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Parte 3
Parte 3 di 4:

Ottenere una Diagnosi Medica

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    Chiedi al medico di verificare un cambiamento nelle dimensioni del fegato o della milza. Alla palpazione addominale, il fegato cirrotico appare sodo e nodulare. La splenomegalia (ingrossamento della milza) è dovuta a ipertensione che a sua volta causa la congestione nella milza. Entrambe queste condizioni sono segni di cirrosi.
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    Fatti visitare dal medico per la sindrome di Cruveilhier-Baumgarten. La maggior parte dei medici di base non è in grado di verificare la presenza di questa patologia. Il disturbo consiste in una forma di ronzio nelle vene, che può essere ascoltato attraverso uno stetoscopio nella regione epigastrica (centrale superiore) dell'addome. Come per la caput medusae, questo problema può essere causato dalle modalità con cui diversi sistemi venosi si connettono l’uno all’altro in caso di ipertensione venosa.
    • Il medico dovrà eseguire la manovra di Valsalva, una tecnica diagnostica che aumenta la pressione addominale; in questo modo potrà sentire più chiaramente se è presente il mormorio addominale, sintomo della malattia di Cruveilhier-Baumgarten.
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    Sottoponiti agli accertamenti opportuni. Il medico ti prescriverà gli esami del sangue per la cirrosi. Ti verrà prelevato del sangue e sottoposto a diverse analisi di laboratorio, in modo da ottenere una diagnosi precisa del tuo problema. Queste analisi possono includere:
    • Un esame emocromocitometrico completo (o semplicemente emocromo) che verifica, tra le altre cose, la presenza di anemia, leucopenia, neutropenia e trombocitopenia, tutte patologie comunemente presenti nei casi di cirrosi.
    • Un test per le transaminasi alte nel siero e i livelli degli altri enzimi che potrebbero far pensare alla cirrosi alcolica. La cirrosi alcolica solitamente presenta un rapporto AST/ALT superiore a 2.
    • Una misurazione della bilirubina totale per confrontare i tuoi livelli con quelli considerati accettabili. I risultati possono essere normali nei primi mesi della malattia, ma i livelli tendono ad aumentare man mano che la cirrosi peggiora. Tieni presente che l'aumento di bilirubina non è un valido segno premonitore nella cirrosi biliare primitiva.
    • Una misurazione dei livelli di albumina. Se il fegato è cirrotico, non è in grado di sintetizzare l'albumina; ne consegue che i livelli si abbassano. Tuttavia, questo si può notare anche nei pazienti che soffrono di insufficienza cardiaca congestizia, sindrome nefrosica, malnutrizione e alcune malattie intestinali.
    • Il medico potrebbe anche sottoporti ad altre analisi del sangue come: la fosfatasi alcalina, la gamma-glutamil transpeptidasi (GGT), il tempo di protrombina, le globuline, il sodio sierico e l’iponatriemia.
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    Sottoponiti a degli accertamenti diagnostici per immagini. Questi esami possono aiutare a riconoscere la cirrosi, ma sono più utili per individuare le sue complicanze, come l’ascite.
    • L’ecografia è un esame non invasivo e ampiamente disponibile nelle strutture ospedaliere. Un fegato cirrotico appare piccolo e nodulare durante un’ecografia. La manifestazione classica di questo disturbo consiste nella riduzione del lobo destro del fegato e nell’ampliamento di quello sinistro. I noduli che appaiono con questo esame possono essere benigni o maligni e devono essere sottoposti a biopsia. L’ecografia è anche in grado di rilevare se il calibro della vena porta è aumentato o se si sono formate delle vene collaterali che fanno pensare a un’ipertensione portale.
    • La tomografia computerizzata (TC) generalmente non viene eseguita per la cirrosi, in quanto fornisce le stesse informazioni dell’ecografia, ma in più comporta l'esposizione alle radiazioni e ai mezzi di contrasto. Chiedi le motivazioni mediche e un secondo parere, se ti viene consigliato questo esame.
    • L’uso della risonanza magnetica è limitato dal costo dell’esame e dalla possibile intolleranza del paziente, dato che è un procedimento piuttosto lungo e scomodo. Una bassa intensità del segnale a livello delle immagini T1-pesate indica un sovraccarico di ferro da emocromatosi ereditaria.
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    Sottoponiti a una biopsia per ottenere una diagnosi definitiva. Controllare i segni e i sintomi ed eseguire gli esami del sangue sono tutti ottimi metodi per confermare il sospetto di cirrosi. Tuttavia, l'unico modo per sapere davvero con certezza se il fegato è cirrotico è quello di effettuare una biopsia del tessuto epatico. Una volta elaborato ed esaminato il campione al microscopio, il medico sarà in grado di dirti con certezza se soffri di questa malattia.
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Parte 4
Parte 4 di 4:

Sottoporsi a dei Trattamenti

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    Consenti all’equipe medica di impostare un trattamento adeguato. I casi di cirrosi di entità lieve o moderata, di solito, sono gestiti a livello ambulatoriale, con alcune eccezioni. Se il paziente presenta un maggiore sanguinamento gastrointestinale, una grave infezione o setticemia, insufficienza renale o uno stato mentale alterato, è necessario il ricovero in ospedale.
    • Il medico ti chiederà di astenerti dal consumare alcool e droghe e dall’assumere farmaci, se hai una tossicità epatica. In ogni caso valuterà questo aspetto individualmente, caso per caso. Sappi inoltre che alcune erbe, come la kava e il vischio, possono causare ulteriori danni al fegato. Parla con il tuo curante in merito a tutti i trattamenti a base di erbe o di medicina alternativa che stai seguendo al momento.
    • Il medico potrebbe anche decidere di sottoporti ai vaccini contro la malattia pneumococcica, l’influenza e l'epatite A e B.
    • Il curante ti inviterà inoltre ad attenerti al protocollo NASH, che prevede un piano per dimagrire, fare esercizio fisico e rispettare un’assunzione ottimale di lipidi e glucosio (grassi e zuccheri/carboidrati).
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    Prendi i farmaci seguendo le indicazioni che ti sono state fornite. Come già spiegato in precedenza, ci sono molti problemi di base che possono causare la cirrosi. Il medico prescriverà un farmaco personalizzato e specifico per il tuo caso individuale. In genere, si tratta di medicine che trattano la patologia generale (epatite B, epatite C, cirrosi biliare, ecc.), così come i sintomi che derivano dalla cirrosi e dalla conseguente insufficienza epatica.
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    Sii preparato alla possibilità di essere sottoposto a un intervento chirurgico. I medici non lo consigliano sempre, ma può essere indicato se si verificano determinate condizioni dovute alla cirrosi. Tra queste condizioni ci sono:
    • Varici o vasi sanguigni dilatati che possono essere curati con la legatura (i vasi vengono legati chirurgicamente).
    • Ascite, un accumulo di liquido nella cavità peritoneale, che viene trattata con la paracentesi, una procedura di drenaggio.
    • Insufficienza epatica fulminante, una rapida insorgenza di encefalopatia (alterazione della struttura e/o funzione del cervello entro 8 settimane dalla diagnosi di cirrosi epatica). Questa patologia richiede un trapianto di fegato.
    • Carcinoma epatocellulare, ossia lo sviluppo del cancro al fegato. I tentativi di trattamento includono l'ablazione mediante radiofrequenza, la resezione (asportazione chirurgica del carcinoma) e il trapianto di fegato.
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    Conosci la tua prognosi. Una volta che è stata diagnosticata la cirrosi, i pazienti possono aspettarsi in genere 5-20 anni di vita con la malattia, con pochi o nessun sintomo. Quando i sintomi diventano gravi e si manifestano delle complicazioni correlate alla malattia, in genere la morte avviene entro 5 anni, se non si esegue il trapianto.
    • La sindrome epatorenale è una complicazione grave a causa della cirrosi. Consiste nello sviluppo di insufficienza renale in coloro che soffrono di una malattia epatica e richiede un trattamento.
    • La sindrome epatopolmonare è un’altra grave complicazione causata dall'ampliamento delle arterie polmonari negli individui che sono affetti da malattia epatica. Questa patologia provoca mancanza di respiro e ipossiemia (bassi livelli di ossigeno nel sangue). Per curare questa sindrome è necessario un trapianto di fegato.
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Consigli

  • Non prendere nessun farmaco finché, o a meno che, non ti venga prescritto dal medico. Mantieniti attivo, assumi delle vitamine, mangia frutta o bevine i succhi.
  • Le fasi precoci della cirrosi possono essere potenzialmente reversibili trattando la causa principale, ad esempio tenendo sotto controllo il diabete, astenendosi dall’alcool, curando l'epatite e invertendo l'obesità raggiungendo un peso nella norma.
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Avvertenze

  • Le fasi avanzate della cirrosi, di solito, sono irreversibili; la malattia e le sue complicazioni, alla fine, risultano fatali. Il trapianto di fegato resta l'unica soluzione fattibile per ritornare in salute e sopravvivere.
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Informazioni su questo wikiHow

Amer Alnajar, MD
Co-redatto da:
Primario (Vytaliz.com)
Questo articolo è stato co-redatto da Amer Alnajar, MD. Il Dottor Alnajar è Partner Fondatore, Medico e Direttore Marketing Strategico presso il centro Vytaliz di New York, che si specializza in medicina interna. Ha conseguito il titolo di Medico presso il Drexel University College of Medicine nel 2011. Questo articolo è stato visualizzato 49 821 volte
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