Questo articolo è stato co-redatto da Victor Catania, MD. Il Dottor Catania è un Medico di Medicina Generale Iscritto all'Albo in Pennsylvania. Si è laureato in Medicina alla Medical University of the Americas nel 2012.
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L'ictus è causato dall'interruzione dell'apporto di sangue al cervello; di conseguenza, le cellule cerebrali muoiono perché non hanno l'ossigeno e i nutrienti per svolgere normalmente le loro funzioni. Questo disturbo è la terza causa di morte negli Stati Uniti e nel Regno Unito e il responsabile del 10% dei decessi nel mondo.[1] È importante imparare a riconoscere i segni di un ictus, soprattutto se qualcuno che conosci rientra in una categoria a rischio. Esistono dei trattamenti per minimizzare i danni provocati da questa sindrome, ma è necessario recarsi in ospedale entro un'ora dalla manifestazione dei sintomi.[2]
Passaggi
Riconoscere i Sintomi dell'Ictus
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1Comprendi la differenza tra ictus e mini-ictus. Esistono due tipi principali di ictus: quello ischemico, causato da un trombo nel cervello e quello emorragico, dovuto ai vasi sanguigni cerebrali che si rompono, provocando una perdita di sangue. Quello emorragico è più raro rispetto a quello ischemico e rappresenta il 20% dei casi.[3] Se il paziente non viene sottoposto ai dovuti trattamenti prima possibile, entrambe le tipologie sono gravi e potenzialmente mortali.
- Il mini-ictus, o più precisamente attacco ischemico transitorio (TIA), si verifica quando il cervello riceve meno ossigeno del normale e può durare da alcuni minuti fino a un giorno. Molte persone che soffrono di questa forma di ictus possono anche non rendersene conto, ma il mini-ictus è un segnale di avvertimento che può trasformarsi in ictus completo; se qualcuno soffre di mini-ictus, deve ricevere cure mediche tempestive.
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2Cerca due o più segni della sindrome. La maggior parte delle persone che hanno un ictus presenta due o più sintomi comuni, tra cui:[4]
- Improvviso intorpidimento o debolezza di viso, braccia o gambe di un lato del corpo;
- Improvvisa difficoltà a vedere da uno o entrambi gli occhi;
- Repentini problemi di deambulazione, oltre a vertigini e perdita di equilibrio;
- Improvviso stato confusionale e difficoltà a parlare o capire qualcuno che sta parlando;
- Rapido mal di testa senza cause note.
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3Fai il test F.A.S.T.. Chi sta vivendo un ictus, potrebbe non riuscire a descrivere o spiegare i sintomi; per capire se effettivamente sta avendo questo "attacco cerebrale", puoi fare un rapido test, chiamato F.A.S.T. (dall'acronimo inglese descritto di seguito):[5]
- Face (Faccia): chiedi al paziente di sorridere. Controlla se un lato del viso si accascia verso il basso o sembra intorpidito; il suo sorriso può essere irregolare o asimmetrico.
- Arms (Braccia): chiedi alla vittima di sollevarle entrambe; se non riesce nell'intento o se una delle due tende a cadere verso il basso, potrebbe trattarsi di un ictus.
- Speech (Discorso): poni una domanda semplice, chiedi al paziente il suo nome o l'età; presta attenzione se biascica quando risponde o se ha difficoltà a formulare le parole.
- Time (Tempo): se la vittima manifesta uno qualunque di questi sintomi, devi chiamare il 118. Devi anche controllare l'ora per poter sapere quando sono apparsi i primi sintomi e fornire questa informazione allo staff medico affinché possa intervenire nel miglior modo possibile.
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Ottenere Cure Mediche per una Vittima di Ictus
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1Chiama l'ambulanza per richiedere un intervento medico il prima possibile. Quando hai verificato che si tratta effettivamente di ictus, devi agire tempestivamente e chiamare il 118. Informa l'operatore telefonico che la persona ha avuto un ictus e chiedi che intervenga subito l'ambulanza. Si tratta di un disturbo che richiede una risposta di emergenza, dato che più a lungo il cervello resta senza flusso sanguigno e maggiori danni subisce.[6]
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2Lascia che il medico esegua i controlli e i test del caso. Quando la vittima ha raggiunto l'ospedale, il medico le può porre delle domande, per esempio cosa è successo e quando ha iniziato a manifestare i primi sintomi. Attraverso queste domande il medico è in grado di capire se il paziente riesce a pensare in maniera lucida e quanto è grave l'ictus; inoltre, può eseguire qualche test per verificarne i riflessi, oltre ad altri accertamenti tra cui:[7]
- Esami diagnostici per immagini: permettono di ottenere una chiara immagine del cervello della vittima, per esempio la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica, e aiutano il medico a stabilire se l'ictus è stato causato da un trombo o da un'emorragia nel cervello.
- Test di natura elettrica: viene probabilmente eseguito un elettroencefalogramma (EEG) per registrare gli impulsi elettrici e i processi sensoriali del cervello, oltre a un elettrocardiogramma (ECG) per misurare l'attività elettrica del cuore.[8]
- Esame della circolazione del sangue: questo test evidenzia le possibili alterazioni del flusso sanguigno cerebrale che si sono verificate.
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3Esamina le diverse soluzioni di trattamento con il medico. Alcuni ictus possono essere trattati con un farmaco chiamato t-PA (attivatore tissutale del plasminogeno), in grado di sciogliere i coaguli di sangue che hanno bloccato il flusso sanguigno al cervello. Tuttavia, è necessario che il farmaco venga somministrato entro tre ore e la terapia deve rispettare un protocollo preciso.[9] È di estrema importanza che la vittima raggiunga l'ospedale entro un'ora dal verificarsi dell'episodio, per essere esaminata e per ricevere le cure adeguate.[10]
- Uno studio recente condotto dal National Institute of Neurological Disorders and Strokes (NINDS) ha dimostrato che alcune vittime di ictus che sono state trattate con t-PA entro le prime tre ore dall'inizio dei sintomi avevano il 30% in più di possibilità di riprendersi dopo tre mesi senza alcuna invalidità o con una leggera disabilità.
- Se il paziente non può ricevere il t-PA, il medico prescrive un farmaco antiaggregante o un anticoagulante per trattare l'attacco ischemico transitorio.
- In caso di ictus emorragico, il medico può prescrivere un medicinale per abbassare la pressione arteriosa; può anche decidere di interrompere qualunque terapia anticoagulante che il paziente sta seguendo.
- In certi casi, si interviene chirurgicamente.
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Riferimenti
- ↑ http://www.who.int/whr/2004/en/report04_en.pdf
- ↑ https://www.ninds.nih.gov/Disorders/All-Disorders/Stroke-Information-Page
- ↑ https://www.ninds.nih.gov/Disorders/All-Disorders/Stroke-Information-Page
- ↑ https://www.ninds.nih.gov/Disorders/All-Disorders/Stroke-Information-Page
- ↑ http://www.strokeassociation.org/STROKEORG/WarningSigns/Stroke-Warning-Signs-and-Symptoms_UCM_308528_SubHomePage.jsp
- ↑ https://www.ninds.nih.gov/Disorders/All-Disorders/Stroke-Information-Page
- ↑ http://womenshealth.gov/publications/our-publications/fact-sheet/stroke.html#c
- ↑ http://www.heart.org/HEARTORG/Conditions/HeartAttack/SymptomsDiagnosisofHeartAttack/Electrocardiogram-ECG-or-EKG_UCM_309050_Article.jsp
- ↑ http://www.icahn.org/files/Stroke_Library_/Tools/stroke_inclusion_exclusion_stroke_.pdf