Durante un'angiografia o un'angioplastica viene inserito un tubo cavo, detto catetere, in un vaso sanguigno principale per diagnosticare e a volte trattare alcuni problemi cardiaci, coronarici e arteriosi. La procedura viene svolta durante un cateterismo cardiaco diagnostico, quando viene identificata un'ostruzione, oppure viene programmata dopo che il cateterismo ha confermato la presenza di una patologia coronarica.[1] [2] Sottoporsi a questo intervento può incutere paura, soprattutto se viene eseguito in situazione di emergenza per individuare un blocco. Tuttavia, l'angiografia è una procedura di routine, in genere sicura e indolore. Se il medico ha deciso di eseguirla, significa che potrebbe essere necessaria per salvarti la vita. In seguito, ci sono diverse cose che puoi fare per riprenderti al meglio. Fra queste si ricordano il riposo, l'assunzione di farmaci e la cura della ferita. Continua a leggere l'articolo per saperne di più.

Parte 1
Parte 1 di 3:

Riprendersi in Ospedale

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    Documentati sulla procedura. Durante un'angiografia il medico inietta un colorante nel catetere che è stato inserito in una delle arterie che portano al cuore, ai polmoni, al cervello, alle braccia, alle gambe o ai reni. In questo modo, il dottore può determinare come scorre il sangue in certe aree e può individuare delle ostruzioni potenzialmente mortali.
    • Il chirurgo può decidere di eseguire un'anestesia locale o generale per sottoporti alla procedura.
    • L'intervento dura dai 30 minuti alle due ore.
    • In certi casi, è possibile tornare a casa il giorno stesso, se non sono state individuate delle ostruzioni.
    • L'angiografia è sicura e di solito indolore; tuttavia, potresti avere un livido sul sito di inserimento del catetere.[3]
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    Riposa dopo l'intervento. Al termine dell'esame, dovrai rimanere in ospedale per diverse ore o anche per tutta la notte. Durante la degenza ti verrà detto di riposare. Si tratta di un dettaglio molto importante, perché un eccessivo movimento può causare un'emorragia dal punto di inserimento del catetere. Gli infermieri controlleranno la pressione del sangue e gli altri parametri vitali mentre sei ricoverato.
    • Riduci il più possibile i movimenti. Resta a letto finché non ti verrà detto che puoi alzarti e camminare. Non camminare dopo l'angiografia finché il medico non ti avrà autorizzato.
    • Verrai tenuto sotto controllo per sei ore dopo la procedura.[4]
    • A volte, il catetere viene lasciato in sede e rimosso solo il mattino seguente. Se si trova all'interno della gamba, devi tenerla sollevata.[5]
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    Prendi i farmaci che ti vengono prescritti. Se non ci sono blocchi arteriosi, probabilmente non hai bisogno di medicinali. Tuttavia, se c'è un'ostruzione, devi assumere degli anticoagulanti per circa un anno dopo l'angiografia. Assicurati di rispettare le indicazioni mediche e prendi i farmaci tutti i giorni. Non interrompere la terapia senza prima consultare il dottore.[6]
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    Informa immediatamente il medico, se noti strani effetti. Un'angiografia è di solito una procedura sicura che comporta complicazioni minime. Tuttavia, se ti accorgi di reazioni anomale, dovresti comunicarle immediatamente al dottore o all'infermiere. Alcune devono essere gestite immediatamente, per evitare che evolvano in situazioni mortali. Chiama il medico o l'infermiere se noti:
    • Un eccessivo sanguinamento nel punto in cui è stato inserito il catetere. Una piccola perdita di sangue è del tutto normale dopo un'angiografia; tuttavia, potrebbero esserci dei problemi nel caso una piccola fasciatura non fosse sufficiente a fermarla.
    • Dolore, gonfiore o arrossamento della zona di inserimento del catetere. Potresti lamentare un po' di dolore dopo l'intervento, ma se il punto è gonfio, arrossato e molto dolente, deve essere sottoposto all'attenzione del personale sanitario.
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    Aspetta gli esiti dell'esame. Dopo l'angiografia il medico leggerà i risultati e li condividerà con te il giorno stesso o subito dopo durante la visita di controllo.[7] Cerca di rilassarti e sii paziente mentre aspetti.
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Parte 2
Parte 2 di 3:

Riprendersi dopo il Ritorno a Casa

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    Chiedi a un amico o un parente di restare con te durante la prima notte che passi a casa. In questo periodo corri un rischio elevato di complicazioni. Se vivi con altre persone, non devi preoccuparti di chiedere a qualcuno di dormire da te. Se invece sei da solo, dovresti fare in modo che un amico o un parente rimanga con te la prima notte.[8]
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    Riposa quando torni a casa. Dopo le dimissioni, devi continuare a riposare per circa una settimana. Se hai avuto un attacco di cuore o altre complicazioni gravi, dovrai aspettare anche più a lungo. Organizzati per non andare al lavoro almeno per qualche giorno mentre sei in convalescenza.
    • Non salire le scale nei primi due giorni dopo l'angiografia, se il catetere è stato inserito nell'inguine.[9]
    • Non sollevare pesi e non fare altre attività faticose per almeno 24 ore. Chiedi al medico quando potrai riprendere questo genere di lavori.
    • In certi casi, il dottore sconsiglia di guidare per una settimana dopo l'angiografia. Le persone che guidano per lavoro potrebbero aver bisogno di un certificato di idoneità prima di riprendere la propria attività.[10]
    • Aspetta 24 ore prima di fare una doccia.[11]
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    Bevi molta acqua. Dato che durante l'esame viene iniettato del colorante nell'arteria, devi bere molta acqua per eliminarlo dall'organismo.[12] Gli adulti dovrebbero assumere da sei a otto bicchieri al giorno, ma potresti aver bisogno di quantitativi differenti, in base al peso corporeo e allo stato di salute generale.[13]
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    Continua a prendere le medicine. Se il dottore ti ha prescritto dei farmaci per la patologia che è stata individuata o trattata durante l'esame, dovresti continuare ad assumerli dopo aver lasciato l'ospedale. Accertati di avere compreso bene la posologia e chiama il dottore se hai dubbi o perplessità in merito. Non interrompere la terapia senza prima consultarlo.
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    Applica un impacco di ghiaccio per alleviare il dolore e il gonfiore sul sito di inserimento del catetere. Potresti provare un po' di dolore o notare un leggero gonfiore nei primi giorni successivi l'angiografia; in questo caso, puoi mettere la borsa del ghiaccio per trovare un po' di sollievo. Avvolgi l'impacco o il sacchetto pieno di ghiaccio in un panno sottile e appoggialo sulla zona in cui il catetere è penetrato nella cute. Non tenere la borsa del ghiaccio per più di 20 minuti alla volta.[14]
    • Se il dolore e/o il gonfiore peggiorano o non migliorano, chiama il medico quanto prima.
    • Applicando un po' di pressione sull'impacco freddo puoi controllare ogni leggera emorragia ancora presente. Tuttavia, se il sanguinamento è più grave e non sembra placarsi, vai subito al pronto soccorso.
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    Prendi un antidolorifico da banco. Il ghiaccio è utile per controllare il dolore, ma non lo elimina del tutto. Se il punto in cui è stato inserito il catetere per l'angiografia ti crea ancora disagio nonostante l'impacco freddo, puoi prendere un analgesico da banco, come il paracetamolo. Rispetta le indicazioni che trovi sul bugiardino o chiedi consiglio al medico.[15]
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    Segui le istruzioni del dottore per quanto riguarda le cure che devi dedicare alla ferita. Accertati di averle ben comprese e rispettale. Ti verrà consigliato di non fare la doccia per i primi due giorni dopo l'angiografia; anche in questo caso, rivolgiti al medico per ogni dubbio o perplessità.[16]
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    Contatta il dottore se hai dubbi in merito allo stato della ferita. In linea generale, hai motivo di preoccuparti se la lesione inizia a sanguinare, appare infetta o si manifestano nuovi lividi. Mettiti subito in contatto con il medico se noti i sintomi qui descritti:[17]
    • Aumento del dolore o del disagio attorno alla ferita;
    • Segni di infezione come arrossamento, secrezioni o febbre;
    • Qualunque alterazione della temperatura o colore dell'arto utilizzato per la procedura;
    • Sanguinamento che non si ferma dopo aver applicato pressione con 2-3 dita per 15 minuti;[18]
    • Presenza di un nodulo dalle dimensioni di una pallina da golf o ematoma sulla zona della ferita;[19]
    • Sensazione di svenimento, vertigini, capogiri o pelle sudaticcia;[20]
    • Qualunque dolore toracico o difficoltà respiratoria.
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Parte 3
Parte 3 di 3:

Mantenersi in Salute dopo l'Angiografia

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    Discuti con il medico in merito ai cambiamenti opportuni del tuo stile di vita. In base al motivo per cui hai dovuto sostenere un'angiografia, potrebbe essere necessario apportare delle modifiche alle tue abitudini quotidiane per mantenerti in salute. Parlane con il dottore per sapere come ti devi comportare nello specifico.[21] Sovente, le persone si sottopongono a questo esame perché soffrono di coronaropatia. Se questo è anche il tuo caso, valuta con il medico cosa devi modificare nel tuo stile di vita; in generale, viene consigliato di:[22]
    • Smettere di fumare (se sei un fumatore);
    • Fare regolarmente esercizio fisico;
    • Dimagrire (se sei in sovrappeso);
    • Ridurre lo stress.
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    Continua a prendere tutti i farmaci che ti prescrive il medico. Questi potrebbe prescriverti una terapia anticoagulante oppure consigliarti semplicemente di assumere una piccola dose quotidiana di aspirina. Qualunque cosa ti venga prescritto o suggerito, assicurati di avere capito bene le istruzioni in merito al dosaggio e non esitare a chiamare il dottore in caso di dubbi o perplessità che riguardano le medicine. Non interrompere le cure farmacologiche senza prima interpellarlo.
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    Valuta di iscriverti a un programma ambulatoriale di riabilitazione per pazienti cardiopatici. In questo modo, puoi imparare a sviluppare una routine di allenamento, a seguire una dieta per mantenere il cuore in salute, a ridurre lo stress e perfino a smettere di fumare. Questi percorsi non sempre sono coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, chiedi quindi maggiori dettagli all'ASL di competenza.[23] [24] Fatti consigliare dal medico un buon programma nella tua zona.
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Avvertenze

  • Se lamenti fiato corto, dolore toracico, difficoltà di respirazione, incoscienza o inizi ad espettorare sangue, chiama il 118 o vai immediatamente al pronto soccorso.[25]
  • Chiama subito un'ambulanza se mostri i sintomi di un attacco di cuore. Includono dolore al petto, sudorazione, fiato corto, nausea, vomito, dolore a mandibola, collo, schiena, spalle, braccia o parte superiore dell'addome, debolezza, vertigini, tachicardia e/o aritmia.[26]
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Informazioni su questo wikiHow

Shervin Eshaghian, MD
Co-redatto da:
Cardiologo Iscritto all’Albo dei Medici Specialisti
Questo articolo è stato co-redatto da Shervin Eshaghian, MD. Il Dottor Shervin Eshaghian è un cardiologo iscritto all’albo e titolare di Beverly Hills Cardiology, un centro che si trova a Los Angeles. Ha oltre 13 anni di esperienza in cardiologia. Ha per esempio lavorato nello staff medico del Cedars-Sinai Medical Center. Si è laureato in Psicobiologia alla University of California - Los Angeles (UCLA) e in Medicina all'Albert Einstein College of Medicine. Inoltre, ha realizzato un tirocinio, un internato e una fellowship presso il Cedars-Sinai Medical Center, dove ha ricevuto il Leo Rigler Outstanding Academic Achievement Award e l'Elliot Corday Fellow of the Year Award. Questo articolo è stato visualizzato 10 146 volte
Categorie: Salute
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