Questo articolo è stato co-redatto da Chris M. Matsko, MD. Il Dottor Matsko è un Medico in pensione che vive in Pennsylvania. Si è laureato presso la Temple University School of Medicine nel 2007.
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Molte persone conoscono benissimo il vaccino contro il tetano, ma tu sai quando dovresti fare l'iniezione? I casi di tetano nei Paesi sviluppati sono piuttosto rari grazie all'alta percentuale di individui vaccinati. Tale pratica è estremamente importante, dato che non ci sono cure per questa infezione che è causata da una tossina batterica che si trova nel terreno, nella sporcizia e nelle feci animali. Questo batterio produce delle spore che sono molto difficili da uccidere, perché sono resistenti sia al calore sia a molti farmaci e composti chimici. Il tetano colpisce il sistema nervoso e causa dolorose contrazioni muscolari, soprattutto al collo e alla mandibola; ostacola inoltre la respirazione, quindi è potenzialmente mortale. Per tutte queste ragioni, è importante capire quando dovresti sottoporti alla vaccinazione.
Passaggi
Sapere quando Fare l'Iniezione
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1Fai un'iniezione di richiamo dopo alcuni infortuni. Le tossine del batterio, di solito, entrano nel corpo attraverso una lesione della cute causata da un oggetto contaminato. Se hai subito una o più delle seguenti ferite che ti rendono suscettibile all'infezione, dovresti sottoporti a un vaccino di richiamo. Ecco quali sono le lesioni:
- Tutte le ferite contaminate da terra, polvere, letame di cavallo.
- Ferite da punta. Fra gli oggetti che causano questo tipo di lesione ricordiamo: schegge di legno, chiodi, aghi, vetro, morsi animali e umani.
- Ustioni. Quelle di secondo grado (che coinvolgono parzialmente lo spessore della cute o che presentano delle bolle) e di terzo grado (che interessano tutti gli strati cutanei) pongono la vittima a un rischio più serio rispetto alle bruciature di primo grado (superficiali).
- Traumi da schiacciamento che danneggiano i tessuti a causa di una forte compressione fra due oggetti pesanti. In questo genere di infortuni rientrano anche quelli causati da un oggetto pesante che cade su una parte del corpo.
- Ferite con tessuto necrotico, cioè morto. In questo caso la zona non riceve sangue e diventa terreno fertile per le infezioni (oltre al fatto che i tessuti sono gravemente danneggiati). Per esempio, le parti del corpo colpite da gangrena (tessuti morti) sono a rischio di infezione.
- Lesioni in cui sono rimasti dei corpi estranei. Quando un oggetto estraneo resta nel corpo, come le schegge, i frammenti di vetro, la ghiaia e così via, ci sono maggiori rischi di infezione.
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2Sappi se è giunto il momento di sottoporti al vaccino. Se non hai mai fatto la prima serie di iniezioni antitetaniche (primo ciclo di vaccinazione) o non ricordi con esattezza quando ti sei sottoposto all'ultimo richiamo, allora dovresti fare il vaccino. Se ti sei ferito, forse ti stai chiedendo se sia il caso di fare l'iniezione di richiamo. La risposta è affermativa se:
- La ferita è stata causata da un oggetto "pulito", ma la tua ultima antitetanica risale a più di 10 anni fa.
- La lesione è stata causata da un oggetto "sporco" e la tua ultima iniezione è stata fatta più di 5 anni fa.
- Non sai con certezza se l'oggetto che ti ha ferito fosse "pulito" o "sporco" e non ti vaccini da oltre 5 anni.
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3Sottoponiti all'iniezione mentre sei incinta. Per poter trasferire gli anticorpi al bambino, dovresti farti vaccinare fra la ventisettesima e la trentaseiesima settimana di gestazione.
- Il ginecologo ti consiglierà probabilmente il vaccino inattivato Tdap (Tetano, Difterite e Pertosse) durante il terzo trimestre di gravidanza.
- Se non sei mai stata vaccinata prima e non ti sei sottoposta all'iniezione durante la gestazione, dovresti farlo subito dopo il parto.
- Se ti procuri un taglio con un oggetto sporco o una ferita durante la gravidanza, probabilmente devi fare un richiamo.
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4Vaccinati. Il modo migliore per "trattare" il tetano è quello di prevenire lo sviluppo della malattia. La maggior parte delle persone non presenta gravi reazioni al vaccino, ma ci sono alcuni leggeri sintomi piuttosto comuni. Fra questi elenchiamo un lieve gonfiore localizzato, dolenzia e arrossamento sul sito dell'iniezione che scompaiono spontaneamente nel giro di 1-2 giorni. Non temere di fare un altro richiamo; non c'è alcun problema, in genere, se non aspetti 10 anni fra una vaccinazione e l'altra. In commercio ci sono molti prodotti per la vaccinazione antitetanica e sono:
- DTPa: il vaccino contro la difterite, tetano e pertosse viene somministrato ai bambini a 2, 4 e 6 mesi di età e poi ripetuto fra i 15 e 18 mesi. Il DTPa è molto efficace per i bambini piccoli che verranno sottoposti a un altro ciclo a 4 e 6 mesi.
- Tdap: con il passare del tempo, la protezione contro il tetano diminuisce, quindi i bambini più grandi hanno bisogno di un'iniezione di richiamo. Questo vaccino contiene una dose piena di batterio inattivo del tetano e delle quantità ridotte di batterio per la pertosse e difterite. Tutti gli individui fra gli 11 e i 18 anni di età sono invitati a sottoporsi a questo trattamento, meglio se intorno agli 11-12 anni.
- Td: se sei una persona adulta, fatti fare un'iniezione di Td (antitetanica e antidifterica) ogni 10 anni per essere sempre protetto. Dato che in alcuni individui il livello di anticorpi diminuisce dopo 5 anni, dovresti sottoporti a una dose di richiamo nel caso ti fossi procurato una profonda ferita con un oggetto contaminato e sono passati più di 5 anni dall'ultimo vaccino.
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Informarsi e Riconoscere il Tetano
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1Impara quali sono le categorie a rischio e come si diffonde la malattia. In quasi tutti i casi, il tetano si sviluppa negli individui che non sono mai stati vaccinati o negli adulti che non hanno garantito la loro immunità con i richiami decennali. L'infezione non si diffonde da una persona all'altra, quindi è diversa da tutte le altre malattie che vengono combattute con la vaccinazione preventiva. Il tetano si contrae quando le spore batteriche entrano nell'organismo, in genere attraverso una ferita aperta, e le potenti neurotossine causano spasmi e rigidità muscolare.
- Le complicazioni derivanti da un'infezione da Clostridium tetani sono peggiori fra i pazienti che non hanno mai ricevuto il vaccino o gli adulti nei Paesi industrializzati che non hanno seguito correttamente il protocollo di immunizzazione.
- Il rischio di tetano aumenta anche dopo un disastro naturale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
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2Controlla i fattori di rischio. Non appena ti ferisci o subisci un trauma, pulisci e disinfetta la lesione. Se aspetti più di 4 ore a disinfettare una nuova ferita, allora aumenti il rischio di contrarre il tetano. Questa procedura è particolarmente importante nei casi di ferita da punta, perché i germi e la sporcizia sono penetrati in profondità, in un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri.
- Controlla se l'oggetto che ti ha ferito è pulito o sporco, per decidere se è il caso di fare un richiamo. Si considera "sporco" ogni oggetto contaminato da terra, polvere, saliva, feci o letame; negli altri casi si parla di oggetto "pulito". Ricorda però che non puoi sapere con certezza se un oggetto è contaminato o meno.
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3Presta attenzione alla sintomatologia. Il periodo di incubazione per il tetano varia da 3 a 21 giorni, ma in media i sintomi fanno la loro comparsa intorno all'ottavo giorno. La gravità della malattia è determinata da una scala che va dal I al IV grado. Più tardi si manifestano i sintomi e meno intensa dovrebbe essere la malattia. I sintomi comuni di tetano (nell'ordine con cui appaiono) sono:
- Spasmi ai muscoli della mandibola;
- Rigidità del collo;
- Difficoltà di deglutizione (disfagia);
- Rigidità dei muscoli addominali.
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4Riconosci gli altri sintomi di infezione tetanica. La diagnosi, in genere, si formula sulla sola osservazione della sintomatologia. Non ci sono esami del sangue in grado di rilevare la presenza del batterio, quindi bisogna essere vigili sulla reazione del corpo. Il soggetto ha la febbre, suda, è iperteso e mostra un battito cardiaco accelerato (tachicardia). Sappi che possono esserci delle complicazioni, fra cui:
- Laringospasmo o spasmo delle corde vocali che rendono difficoltosa la respirazione;
- Fratture ossee;
- Convulsioni;
- Ritmo cardiaco anormale;
- Infezioni secondarie come polmonite a causa della prolungata ospedalizzazione;
- Embolia polmonare, presenza di trombi nei polmoni;
- Morte (nel 10% dei casi la malattia risulta fatale).
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Curare il Tetano
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1Vai al pronto soccorso. Se pensi o solo sospetti di aver contratto l'infezione, devi andare immediatamente in ospedale. Si tratta di un'emergenza e verrai ricoverato perché il tetano ha un elevato tasso di mortalità (10%). In ospedale verrai sottoposto a un'iniezione di antitossina tetanica, come le immunoglobuline, che neutralizzerà tutte le tossine che ancora non si sono legate ai tuoi tessuti nervosi. La ferita che ha permesso l'accesso al batterio verrà disinfettata con cura e verrai sottoposto al vaccino per prevenire future infezioni.
- L'infezione da Clostridium tetani non ti rende immune per il futuro, mentre il vaccino è in grado di proteggerti.
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2Il dottore deciderà il tipo di terapia che dovrai seguire per il tuo caso specifico. Non esistono esami del sangue per diagnosticare il tetano, quindi i test di laboratorio sono del tutto inutili per valutare la malattia. Per questa ragione nessun medico sceglie un approccio attendista, ma preferisce aggredire immediatamente l'infezione anche nei casi in cui ci sia solo il sospetto di contagio.
- I medici basano la loro diagnosi soprattutto sulla sintomatologia e i segni clinici evidenti; più la situazione è grave e più rapido sarà l'intervento.
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3Tratta i sintomi del tetano. Poiché non esiste una cura per questa patologia, i trattamenti si limitano a lenire i sintomi e a gestire le complicazioni che ne possono sorgere. Ti verranno somministrati degli antibiotici per via endovenosa oppure orale in associazione ai farmaci per controllare gli spasmi muscolari.
- Fra i medicinali che vengono utilizzati per gli spasmi ricordiamo i sedativi del gruppo delle benzodiazepine, come il diazepam (Valium), il lorazepam (Tavor), l'alprazolam (Xanax) e il midazolam.
- Gli antibiotici, in genere, non sono efficaci contro il tetano, ma vengono prescritti per evitare che il Clostridium tetani si riproduca e per rallentare di conseguenza il rilascio di tossine.
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Consigli
- Esistono dei vaccini contro il tetano che proteggono anche dalla difterite e dalla pertosse (Tdap) oppure solo contro la difterite (Td). Entrambi i vaccini durano 10 anni.
- La data del tuo ultimo richiamo di vaccino contro il tetano dovrebbe essere registrata sul tuo certificato di vaccinazione, di cui dovresti avere una copia (in caso contrario fanne richiesta all'ASL di competenza).
- Se sei a rischio di contrarre l'infezione, informati scrupolosamente per saper riconoscere i segni e le complicazioni del tetano. Gli spasmi possono diventare tanto gravi da interferire con la normale respirazione, mentre le convulsioni raggiungono una violenza tale da poter spezzare la colonna vertebrale o le ossa lunghe.
- È sempre meglio prevenire che curare: se sei preoccupato di contrarre il tetano, fatti vaccinare.
- Un paio di malattie rare causano dei sintomi analoghi a quelli del tetano. La ipertermia maligna è una malattia ereditaria che causa l'insorgenza rapida di febbre e gravi contrazioni muscolari quando il paziente viene sottoposto ad anestesia generale. La sindrome dell'uomo rigido è una patologia estremamente rara che colpisce il sistema nervoso e che causa contratture muscolari periodiche. I sintomi iniziano a manifestarsi intorno ai 45 anni di età.
Avvertenze
- Fatti visitare dal medico o vai al pronto soccorso per tutte le ferite e le lesioni gravi. Se sospetti di esserti infettato con il batterio del tetano, non aspettare che si manifestino i sintomi prima di curarti. Non esiste alcuna terapia per questa malattia, ma solo una serie di interventi per gestire la sintomatologia nell'attesa che scompaia.