L'MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina) è un'infezione batterica che non risponde bene alle comuni cure antibiotiche usate per combattere le infezioni. Pertanto, può essere difficile da trattare e contenere. Si trasmette facilmente, soprattutto negli spazi sovraffollati, dunque può diventare subito una minaccia per la salute pubblica. A volte, i primi sintomi vengono scambiati per il morso innocuo di un ragno, quindi è importante imparare a riconoscere immediatamente l'MRSA prima che si diffonda.

Parte 1
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Riconoscere l'MRSA

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    Individua un ascesso o un foruncolo.[1] Il primo sintomo dell'MRSA è la comparsa di un ascesso o un foruncolo, ripieno di pus, duro al tatto e caldo. Questa protuberanza cutanea di colore rosso può avere una "testa" simile a quella di un brufolo e dimensioni che vanno da 2 a 6 cm o persino maggiori. Può spuntare in qualsiasi parte del corpo e causare molto dolore. Ad esempio, se è localizzato sui glutei, potrebbe impedirti di stare seduto.
    • Se l'infezione cutanea non è accompagnata da un foruncolo, quasi certamente non si tratta di MRSA, ma dovresti comunque farti visitare dal medico. È più probabile che si tratti di un'infezione da streptococco o staphylococcus aureus.[2] [3]
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    Impara a distinguere i foruncoli dell'MRSA dal morso di un insetto.[4] L'ascesso o il foruncolo iniziale può somigliare a un semplice morso di ragno. Uno studio ha dimostrato che al 30% degli americani che avevano segnalato un morso di ragno è stato effettivamente diagnosticato l'MRSA.[5] Pertanto, sii molto prudente e fatti visitare dal medico soprattutto se sei al corrente di un'epidemia di MRSA nel posto in cui vivi.
    • A Los Angeles un'epidemia di MRSA si era talmente diffusa che il dipartimento per la salute pubblica ordinò l'affissione di manifesti che mostravano l'immagine di un ascesso da MRSA con la didascalia: "Questo non è il morso di un ragno".
    • I pazienti non prendevano gli antibiotici prescritti perché credevano che si trattasse del morso di un ragno e che, pertanto, il medico avesse sbagliato diagnosi.
    • Stai attento in caso di infezione da MRSA e segui sempre il parere del medico.
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    Verifica se hai la febbre.[6] Anche se non tutti i pazienti manifestano questo sintomo, la temperatura corporea potrebbe superare i 38 °C ed essere accompagnata da brividi e nausea.
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    Fai attenzione ai sintomi tipici della setticemia. La "tossicità sistemica" è rara, ma possibile se l'infezione da MRSA colpisce la pelle e i tessuti molli. Anche se nella maggior parte dei casi i pazienti possono attendere i risultati del test per confermare la diagnosi di questa infezione, la setticemia è pericolosa e necessita di cure immediate. I sintomi includono:[7]
    • Temperatura corporea superiore ai 38,5 °C o inferiore ai 35 °C;
    • Frequenza cardiaca superiore ai 90 battiti al minuto;
    • Respiro accelerato;
    • Gonfiore (edema) localizzato in qualsiasi sede del corpo;
    • Alterazioni dello stato mentale (come disorientamento o stato d'incoscienza).
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    Non sottovalutare i sintomi. In alcuni casi, l'infezione da MRSA scompare da sola senza trattamento.[8] Il foruncolo può rompersi spontaneamente e il sistema immunitario interviene a combattere l'infezione. Tuttavia, nei soggetti che hanno un sistema immunitario debilitato può manifestarsi in forma più grave. Se l'infezione peggiora, i batteri rischiano di penetrare nel torrente ematico, provocando uno shock settico potenzialmente mortale. Inoltre, dal momento che è molto contagiosa, c'è il rischio che si trasmetta ad altre persone se non viene curata.
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Parte 2
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Curare l'MRSA

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    Consulta il medico per una diagnosi corretta.[9] Dal momento che gli operatori sanitari osservano e curano numerosi casi a settimana, è ragionevole pensare che siano in grado di diagnosticare questa infezione. Il sintomo più frequente sono i caratteristici foruncoli o ascessi. Tuttavia, per conferma, si prescrive un esame colturale su un campione di cellule prelevate dal sito della lesione che il laboratorio analizzerà per cercare i batteri appartenenti all'MRSA.
    • Occorrono all'incirca 48 ore per rilevare la crescita di batteri nel terreno colturale. Se l'esame è pronto prima di questi tempi, è probabile che non sia molto accurato.[10]
    • Tuttavia, sono sempre più diffusi nuovi test molecolari in grado di rilevare in poche ore il DNA dell'MRSA.[11]
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    Usa un impacco caldo.[12] Se tutto va bene, non appena sospetti un'infezione da MRSA e ti fai visitare dal medico, puoi curarti prima che diventi pericolosa. Il trattamento iniziale consiste nell'applicare un impacco caldo sulla protuberanza cutanea al fine di richiamare il pus verso la superficie della pelle. In questo modo, quando il medico la inciderà per drenare l'ascesso, potrà rimuovere completamente l'essudato purulento. Gli antibiotici possono accelerare questo processo. Talvolta, la combinazione di antibiotici e impacchi caldi può favorire un drenaggio spontaneo che esclude la necessità di praticare un'incisione.
    • Immergi nell'acqua un panno pulito.
    • Mettilo nel forno a microonde per circa 2 minuti o finché non si riscalda (deve essere sopportabile, non deve scottare).
    • Lascialo sulla lesione finché non si raffredda. Effettua 3 applicazioni di seguito.
    • Ripeti tutto il processo 4 volte al giorno.
    • Quando la protuberanza si è ammorbidita e vedi chiaramente il pus al centro, vuol dire che è pronta per essere drenata dal medico.
    • A volte, però, questa operazione può peggiorare la situazione. È possibile che l'impacco caldo procuri dolore e che la lesione si arrossi ulteriormente aumentando di proporzione. In questo caso, interrompi l'applicazione e chiama il medico.
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    Permetti al medico di drenare la lesione. Una volta che avrai attirato il pus infetto verso la superficie, il medico inciderà la protuberanza in modo da drenare l'essudato in tutta sicurezza. Innanzitutto, anestetizzerà la zona interessata con la lidocaina e la pulirà con il Betadine. Quindi, usando un bisturi, praticherà un'incisione sulla "testa" dell'ascesso svuotandolo dal pus infetto. Dopodiché per essere certo di aver estratto tutto il materiale infetto, pigerà su tutta la lesione, come se dovesse far uscire il pus da un brufolo schiacciato. Infine, consegnerà un campione di liquido presso un laboratorio affinché tramite le analisi venga individuato l'antibiotico a cui è sensibile il batterio responsabile dell'infezione.
    • A volte, sottopelle si formano sacche di pus a nido d'ape. Vengono eliminate con l'aiuto delle pinze Kelly che permettono al medico di tenere la pelle aperta mentre si occupa dell'infezione sotto la superficie.
    • Poiché l'MRSA è un batterio resistente agli antibiotici, il drenaggio è il metodo di trattamento più efficace.
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    Mantieni pulita la ferita. Terminato il drenaggio, il medico disinfetterà la lesione con una siringa priva di ago, quindi la fascerà accuratamente con una garza. Lascerà un "stoppino" in modo da poter sollevare la fasciatura per pulirla ogni giorno. Col passare del tempo (in genere, un paio di settimane), la ferita diventerà sempre più piccola finché non avrai più bisogno di applicare la garza. Tuttavia, fino a quel momento, dovrai medicarla tutti i giorni.
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    Prendi gli antibiotici che ti sono stati prescritti. Dal momento che l'MRSA non risponde bene a tutti gli antibiotici, non insistere affinché il medico ti prescriva una cura che non ritiene utile.[13] Un'eccessiva assunzione di antibiotici non fa altro che favorire la resistenza dei batteri a questa classe di farmaci. Tuttavia, esistono due approcci relativi alle terapie antibiotiche: uno per le infezioni lievi e un altro per quelle gravi. Il medico potrebbe prescriverti quanto segue:[14]
    • Per le infezioni lievi e moderate, potrebbe prescriverti una compressa di Bactrim ogni 12 ore, per 2 settimane. Se sei allergico a questo farmaco, puoi prendere 100 mg di doxiciclina seguendo gli stessi tempi di assunzione.
    • Per le infezioni grave (terapia endovenosa), potrebbe dirti di assumere 1 g di vancomicina mediante flebo per un'ora almeno; 600 mg di linezolid ogni 12 ore o 600 mg di ceftarolina per 1 ora almeno, ogni 12 ore.
    • L'infettivologo stabilirà la durata della terapia endovenosa.
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Parte 3
Parte 3 di 4:

Liberare una Comunità dall'MRSA

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    Informati sulle misure igieniche per prevenire un'infezione da MRSA.[15] Poiché l'MRSA è molto contagioso, è importante che tutte le persone che vivono a stretto contatto in un determinato ambiente facciano attenzione all'igiene e alla prevenzione, soprattutto in caso di epidemia.
    • Utilizza creme e saponi contenuti in confezioni munite di erogatore. Il rischio di diffondere questo batterio è maggiore se tutti mettono le dita in un barattolo di crema o condividono la stessa saponetta.
    • Non condividere oggetti personali, come rasoi, asciugamani o spazzole per capelli.
    • Lava tutte le lenzuola almeno una volta a settimana, mentre gli asciugamani e le salviette dopo ogni utilizzo.
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    Adotta ulteriori precauzioni negli spazi condivisi o affollati.[16] [17] Dato che l'MRSA si diffonde con estrema facilità, è necessario conoscere i rischi che si corrono in condizioni di sovraffollamento. Luoghi del genere includono gli spazi comuni di una casa o le zone pubbliche in cui si verifica un traffico di persone costante, come le case di riposo, gli ospedali, le carceri e le palestre. Sebbene molte aree aperte al pubblico vengano regolarmente disinfettate, non puoi sapere quando è stata effettuata l'ultima pulizia o chi potrebbe essere passato poco prima di te. Quindi, in caso di dubbi, ti conviene prendere ulteriori precauzioni.
    • Ad esempio, porta un asciugamano in palestra e mettilo sugli attrezzi prima di usarli. Lavalo appena torni a casa.
    • Fai un buon uso delle salviette e delle soluzioni antibatteriche fornite in palestra. Disinfetta tutte le attrezzature prima e dopo l'uso.
    • Se fai la doccia in un luogo condiviso, indossa un paio di infradito o ciabatte di gomma.
    • Se hai ferite o un sistema immunitario compromesso (come il diabete), sei esposto a un rischio maggiore di infezione.
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    Utilizza il disinfettante per le mani.[18] Nell'arco della giornata entri in contatto con numerosi batteri. Può capitare che una persona affetta da MRSA tocchi una maniglia poco prima di te o che abbia toccato il naso prima di aprire la porta. Quindi, è una buona idea usare un disinfettante per le mani, specialmente nei luoghi pubblici. L'ideale è che contenga almeno il 60% di alcol.
    • Usalo al supermercato quando ricevi il resto alla cassa.
    • Anche i bambini dovrebbero applicarlo o lavare le mani dopo aver giocato con altri bambini, così come i loro insegnanti.
    • Usalo solo per sicurezza ogni volta che pensi di essere stato esposto a un rischio di infezione.
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    Lava le superfici con la candeggina.[19] Una soluzione a base di candeggina diluita combatte efficacemente la presenza dell'MRSA in casa. Adoperala durante le pulizie in caso di epidemie scoppiate in ambito extra-ospedaliero per diminuire il rischio di infezione.
    • Diluisci sempre la candeggina prima di utilizzarla, altrimenti potrebbe stingere le superfici.[20]
    • Prepara la soluzione usando 1 parte di candeggina e 4 di acqua. Ad esempio, mescola 1 tazza di candeggina a 4 di acqua per pulire le superfici di casa.
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    Non contare su vitamine o terapie naturali. Le ricerche non hanno dimostrato che le vitamine e le terapie naturali sono in grado di rafforzare il sistema immunitario tanto da scongiurare un'infezione da MRSA. L'unico studio apparentemente promettente, durante il quale sono state somministrate "megadosi" di vitamina B3 ai partecipanti, è stato scartato a causa della posologia considerata pericolosa.[21]
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Parte 4
Parte 4 di 4:

Prevenire la Diffusione dell'MRSA in Ambiente Ospedaliero

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    Impara a distingue la differenza tra i vari tipi di infezione. Quando un paziente viene ricoverato per un'infezione da MRSA, si parla di "infezione acquisita in comunità". D'altro canto, quando arriva in ospedale per curare un'altra patologia e contrae l'MRSA durante la degenza, si parla di "infezione nosocomiale". In genere, quest'ultimo tipo non attacca la pelle e i tessuti molli, quindi non compaiono foruncoli e ascessi. Tuttavia, insorgono spesso complicazioni più gravi.
    • Le infezioni causate dall'MRSA costituiscono una delle cause maggiori di decessi prevenibili ed è un'epidemia diffusa negli ospedali di tutto il mondo.
    • L'infezione si trasmette rapidamente da un paziente all'altro quando il personale ospedaliero è incompetente e non applica le corrette procedure per il controllo delle infezioni.
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    Proteggiti con i guanti.[22] Se lavori in un ambiente medico, devi assolutamente indossare i guanti quando interagisci con i degenti. Tuttavia, è altrettanto importante cambiarli quando passi da un paziente all'altro e lavare accuratamente le mani a ogni cambio di guanti. Se non li sostituisci, continuerai a proteggerti dall'infezione, ma nel frattempo la diffonderai tra i malati.
    • I protocolli di controllo e prevenzione delle infezioni variano da reparto a reparto, anche all'interno di uno stesso ospedale. Ad esempio, dato che si tratta di un'infezione generalmente più diffusa nelle unità di terapia intensiva, in queste aree le precauzioni relative al contatto e all'isolamento sono più severe. Oltre ai guanti, il personale può essere obbligato a indossare camici e mascherine protettive.[23]
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    Lava regolarmente le mani.[24] Probabilmente è l'abitudine più importante per prevenire la trasmissione di malattie infettive. Non è sempre possibile indossare i guanti, quindi la pulizia delle mani è la prima linea di difesa contro la diffusione dei batteri.
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    Effettua le analisi a tutti i nuovi pazienti.[25] [26] Se sei esposto ai fluidi corporei dei degenti – che sia attraverso starnuti o interventi chirurgici – è preferibile effettuare controlli preventivi per l'MRSA. Tutti coloro che circolano in un ambiente ospedaliero sono sia un potenziale rischio che potenzialmente a rischio. Il test per individuare questo batterio consiste in un semplice tampone nasale che può essere analizzato nel giro di 15 ore. Un controllo preventivo di tutti i nuovi ricoverati – anche quelli che non manifestano i sintomi – è in grado di ridurre la diffusione dell'infezione. Ad esempio, uno studio ha mostrato che circa 1/4 dei pazienti che non presentavano alcun sintomo di MRSA prima di un intervento chirurgico era ancora portatore del batterio.
    • Può darsi che un controllo preventivo di tutti i pazienti non sia concesso per questioni di tempo o non rientri nelle possibilità dell'ospedale. Considera di sottoporre a questo screening solo quelli che devono essere operati o i malati con cui il personale medico deve entrare in contatto in presenza di fluidi.
    • Se un paziente risulta positivo, il personale potrebbe decidere di ricorrere alla strategia di "decolonizzazione" per prevenire la contaminazione durante un intervento o una procedura chirurgica e la trasmissione ad altri soggetti in ambito sanitario.[27]
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    Isola i pazienti sospettati di avere contratto l'MRSA.[28] L'ultima cosa auspicabile in un ospedale è che un paziente infetto entri in contatto con altri malati non infetti, ricoverati per altri motivi. Se sono disponibili stanze singole, andrebbero usate per isolare i sospetti portatori di MRSA. Se non è possibile, dovrebbero per lo meno essere messi in quarantena nello stesso reparto, separati dai pazienti non infetti.
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    Assicurati che l'ospedale sia dotato di personale adeguato. Quando una struttura è a corto di personale per i turni, l'organico presente potrebbe stressarsi a tal punto da perdere la concentrazione.[29] [30] È più probabile, invece, che un'infermiera riposata segua attentamente il protocollo di controllo e prevenzione delle infezioni, riducendo il pericolo di diffusione dell'MRSA all'interno dell'ospedale.
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    Fai attenzione ai segni di un'infezione nosocomiale. Solitamente, in ambito ospedaliero i pazienti non presentano il sintomo iniziale dell'ascesso. Quelli sottoposti alla somministrazione di liquidi o farmaci tramite il catetere venoso centrale sono particolarmente vulnerabili alla setticemia da MRSA, mentre quelli collegati ai dispositivi per la ventilazione artificiale sono a rischio di polmonite da MRSA.[31] Entrambe le infezioni sono potenzialmente letali. L'MRSA può anche comparire sotto forma di infezione a carico delle ossa dopo un intervento di protesi all'anca o al ginocchio o sotto forma di complicazione a seguito di una ferita infetta o un'operazione.[32] In entrambi i casi potrebbe verificarsi uno shock settico potenzialmente letale.
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    Segui la procedura al momento di posizionare il catetere venoso centrale.[33] Sia durante la procedura di inserimento sia durante la somministrazione di liquidi o farmaci, una negligenza nelle norme igieniche potrebbe contaminare il sangue e causare un'infezione. Le infezioni del sangue possono arrivare al cuore ed estendersi alle valvole cardiache causando un'endocardite, durante la quale gran parte del materiale infetto viaggia nel torrente ematico disseminando l'infezione a livello sistemico. È una patologia che causa numerosi decessi ogni anno.
    • L'endocardite si cura con un intervento di riparazione della valvola cardiaca danneggiata e una terapia antibiotica di 6 settimane per decontaminare il sangue.
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    Cerca di rispettare le norme igieniche quando maneggi i dispositivi per la ventilazione artificiale. Molti pazienti contraggono la polmonite da MRSA quando vengono sottoposti alla ventilazione artificiale. Quando viene inserito o manipolato il tubo oro-tracheale, i batteri possono introdursi nell'organismo. Capita che nelle situazioni di emergenza il personale non abbia il tempo di lavare correttamente le mani, però bisogna sempre fare di tutto per rispettare questa importante misura preventiva. Se ti manca il tempo per lavare le mani, usa almeno un paio di guanti sterili.
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Consigli

  • Lava e disinfetta la biancheria, i vestiti e gli asciugamani che sono entrati in contatto con la zona infetta della pelle.
  • Rispetta sempre le norme igieniche. Ad esempio, pulisci e disinfetta tutte le superfici esposte alla lesione causata dall'MRSA, come le maniglie delle porte, gli interruttori della luce, i ripiani della cucina, la vasca da bagno, i lavandini e altre superfici della casa perché una persona infetta può diffondere i batteri con il semplice contatto.
  • Copri eventuali tagli, graffi o ferite aperte con un cerotto finché non si cicatrizzano completamente.
  • Utilizza un disinfettante per la mani a base di alcol dopo aver medicato o toccato la lesione.
  • Prendi sempre i probiotici durante e dopo una cura antibiotica per via orale per evitare che le reazioni negative di questi farmaci distruggano la flora batterica.
  • Cerca di coprire la lesione con i vestiti per prevenire la diffusione del batterio. Se l'infezione è localizzata su una gamba, indossa un paio di pantaloni lunghi, non corti.
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Avvertenze

  • Le infezioni cutanee da MRSA sono molto sensibili. Non devi cercare mai di rompere, drenare o schiacciare i foruncoli perché la situazione potrebbe peggiorare, col rischio di trasmettere l'infezione ad altre persone. Piuttosto, copri la zona infetta e consulta a un medico per affrontare il problema.
  • Se il sistema immunitario è debole, l'infezione da MRSA potrebbe mettere a repentaglio la vita del paziente perché è molto difficile da trattare, soprattutto se raggiunge i polmoni ed entra nel torrente ematico. In questi casi, è necessario un lungo ricovero in ospedale con cure e monitoraggio continuo.
  • Alcuni soggetti sono portatori sani di questa infezione. In altre parole, hanno i batteri dell'MRSA sulla pelle, ma non manifestano infezioni. Il medico potrebbe prescrivere delle analisi alle persone con cui vivi a stretto contatto per confermare o escludere questa ipotesi. Di solito, l'esame consiste nel raccogliere un campione biologico con un tampone nasale. Ai portatori sani di MRSA si prescrive generalmente una dose continua di antibiotici in modo da eradicare completamente la colonia di batteri.
  • Alcuni ceppi batterici, come l'MRSA, hanno un sistema adattativo che permette loro di sviluppare una resistenza contro i farmaci antimicrobici più comuni. Pertanto, si dovrebbero seguire rigorosamente le cure antibiotiche senza condividerle con nessun altro.
  • Evita le piscine, le vasche idromassaggio o qualsiasi altra struttura acquatica a uso ricreativo finché la lesione non si è completamente cicatrizzata. Le sostanze chimiche presenti nell'acqua possono peggiorare l'infezione e diffonderla tra gli utenti.
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  1. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2650924/
  2. https://labtestsonline.org/understanding/analytes/mrsa/tab/test/
  3. http://kidshealth.org/parent/infections/skin/abscess.html
  4. http://www.idsociety.org/2014_SSTI_Guidelines/
  5. Guidelines of the Infectious Disease Society of America (IDSA), 2014: Increase in MRSA Prompts Updated Guidelines for Skin and Soft Tissue Infections( SSTI). June 9, 2014 statement.
  6. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3528015/
  7. http://www.scientificamerican.com/article/mrsa-spreads-in-households/
  8. http://www.phila.gov/health/pdfs/CA-MRSA_guidelines.pdf
  9. http://www.cdc.gov/niosh/topics/mrsa/
  10. http://www.health.state.mn.us/divs/idepc/diseases/mrsa/book.html
  11. https://www.clorox.com/dr-laundry/making-sure-you-dilute-bleach/
  12. George Liu MD, Pierre Kyme, Nils Thoennisssen, Journal of Clinical Investigation, July 2012
  13. http://www.cdc.gov/mrsa/healthcare/patient/
  14. Rosemarie Sadsad , Vitali Sintchenko, Geoff D MCdonell et al Effectiveness of Hospital-Wide Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus (MRSA) Infection Control Policies Differs by Ward Specialty, PLOS, December 2013 DOI 1371/journal.pone0083099
  15. http://patient.info/health/mrsa-leaflet
  16. Lance Peterson MD,To Screen or Not To Screen for Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus. Journal of Clinical Microbiology, March 2010 Volume 48 no 3 683-689
  17. Robicsek, et al Annals of Internal Medicine 2008 148 409 -418
  18. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3411148/
  19. http://www.cdc.gov/mrsa/healthcare/clinicians/precautions.html
  20. Linda Aiken, et. al. “Implications of the California Nurse Staffing Mandate for Other States,” Health Services Research, 45.4 (August 2010).
  21. http://www.nursingworld.org/SafeStaffingFactsheet.aspx
  22. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3108742/
  23. http://mrsamd.com/no,44
  24. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3108742/

Informazioni su questo wikiHow

Janice Litza, MD
Co-redatto da:
Medico di Medicina Generale
Questo articolo è stato co-redatto da Janice Litza, MD. La Dottoressa Litza è un Medico di Medicina Generale Iscritta all'Albo dei Medici Specialisti nel Wisconsin. Esercita la professione di Medico e ha lavorato come Docente Clinica per 13 anni dopo aver conseguito la Laurea in Medicina presso la University of Wisconsin-Madison School of Medicine and Public Health nel 1998. Questo articolo è stato visualizzato 8 901 volte
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