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La pelliccia dei procioni è utile, alla moda ed è diventata un'icona, dal famoso cappello di Davy Crockett al copricapo dei British Royal Fusiliers, chiamato erroneamente "sealskin" (pelle di foca). Si tratta di una delle pellicce più comuni, più ricercate nel mercato e non è esagerato affermare che la pelle di procione è una parte integrante della storia d'America. Questi animali erano la mascotte del partito Whig nel diciannovesimo secolo. Se vuoi apprendere questa abilità di base, puoi imparare a togliere accuratamente la pelle, raschiarla e tenderla per conservarla.
Passaggi
Scuoiare l'Animale
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1Togli la pelliccia intera. Quando cacci e catturi la selvaggina soprattutto per la sua pelliccia, hai a disposizione due metodi per procedere. Puoi scuoiare l'animale togliendo la pelle intera, in un unico pezzo iniziando dalle zampe posteriori e muovendoti progressivamente verso la parte anteriore. Questa è la tecnica migliore e in genere non si consiglia di rimuovere prima gli organi, perché potresti danneggiare la preziosa pelliccia.
- In alternativa, si apre prima la cavità addominale. Questo metodo viene riservato per i castori e pochi altri animali; prevede la rimozione degli organi attraverso un'incisione verticale sul busto e poi quella della pelle partendo dalla coda. Questa procedura non è consigliata per i procioni.
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2Lava accuratamente l'animale. I procioni sono noti per essere piuttosto sporchi, dato che sono creature che frugano fra i rifiuti, devi quindi dedicare un po' di tempo a pulire l'esemplare prima di iniziare. Appendi la carcassa per le zampe posteriori a una struttura, facendo passare il gancio attraverso il tendine che si trova appena dietro le caviglie.[1]
- Se l'animale ti sembra piuttosto pulito, spazzola la pelliccia in direzione della coda per eliminare polvere, rametti e residui difficili da vedere; in questo caso, puoi procedere a scuoiarlo.
- Se hai catturato un procione ricoperto di fango, lavalo con il tubo da giardino finché l'acqua non scorre limpida e aspetta che si asciughi completamente prima di continuare. Se possibile, è meglio evitare questo procedimento, perché i peli soffici dell'animale diventano molto più malleabili e, per alcune persone, meno preziosi dopo il risciacquo.
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3Pratica un'incisione lineare dall'interno di una zampa verso l'altra. Per iniziare, taglia la pelliccia che si trova fra le zampe dell'animale partendo dall'interno di una caviglia fino all'altra. Immagina di seguire la cucitura del cavallo dei jeans con la lama, collegando l'interno di una zampa con l'altra formando una "V".
- Taglia e allenta la pelle che si trova attorno alle caviglie facendo scorrere la lama del coltello attorno a entrambe; in questo modo, puoi iniziare a tirare la pelliccia verso il basso senza difficoltà.
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4Fai un'incisione attorno all'ano. Pratica un taglio circolare dal diametro di 2-3 cm attorno all'apertura anale iniziando dalla base della coda proprio nel punto in cui si collega al corpo. Ovviamente, è meglio indossare un paio di guanti durante l'intera procedura.
- In questa fase presta molta attenzione per non penetrare nel tessuto muscolare. L'ultima cosa che desideri è forare l'intestino vicino all'ano, contaminando la pelliccia e la carne.
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5Fai un taglio lungo la coda. Fai scorrere il coltello in linea retta per tutta la lunghezza della coda. Per ottenere una pelliccia dalla forma migliore, è importante essere molto cauto e praticare un'incisione precisa; procedi con calma e tieni la coda tesa mentre tagli dalla base verso la punta.
- A volte, è difficile tagliare la coda fino alla punta, in base alle dimensioni del procione; solitamente, si incide fino a metà della lunghezza e poi si utilizza uno strumento apposito per tenere la pelliccia ferma, mentre si strappa la coda dalla stessa.
- Per usare questo attrezzo simile a una pinza, devi staccare prima la pelle dalle zampe posteriori fino all'altezza delle anche, per esporre meglio la base della coda. Si utilizza in genere per scuoiare le volpi, i procioni e gli altri animali e lo puoi acquistare online o nei negozi di caccia e pesca.
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6Tira la pelle verso le spalle del procione. Se ti è capitato qualche volta di scuoiare un coniglio, sappi che il procedimento è simile, ma la pelle dei procioni oppone maggiore resistenza. In pratica, devi tirare la pelliccia verso il basso, in direzione della testa dell'animale come se volessi togliere una tuta. Continua a tirare finché non raggiungi la zona delle spalle.
- Se hai bisogno di usare il coltello per aiutarti nell'operazione, ricorda di tagliare sempre dietro la pelle, in corrispondenza della membrana e mai la cute stessa. Non agire in maniera imprudente e non raschiare la pelle con la lama. Procedi lentamente applicando una certa pressione per strappare la pelliccia e usa il coltello solo per allentare i punti difficili, staccando la membrana ostinata dalla carne.
- Nel caso dei procioni maschi, devi tagliare via i genitali dalla carcassa con il coltello. Questa parte resta attaccata alla pelliccia e potrai rimuoverla in seguito durante il processo di scarnificazione e stiramento.
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7Muoviti lentamente attorno alle zampe anteriori. Quando raggiungi questa parte, dovresti mettere via il coltello, perché è una zona piuttosto grassa e potresti avere difficoltà a distinguere la carne dalla pelle. È meglio usare le dita e lavorare con calma, evitando di usare la lama con il rischio di tagliare accidentalmente la pelle.[2]
- Tira la pelliccia allentata attorno e sopra le spalle in direzione dei gomiti. A questo punto, puoi praticare un'altra incisione circolare a livello dei "polsi" dell'animale per togliere la pelle dalle zampe anteriori; la pelliccia dovrebbe ora essere attaccata solo al collo.
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8Taglia la cute attorno alle orecchie e agli occhi. Esponi il muso dell'animale e usa il coltello per incidere il contorno degli occhi e delle orecchie. Riporta l'attenzione alla parte interna della cute e cerca di staccare la pelliccia dalla carne tirandola verso il basso, lavorando attorno al collo e alla mandibola. In questa fase dovrai probabilmente usare la lama facendola scorrere sulla linea della mandibola su entrambi i lati per staccare la pelliccia dalla bocca. Continua a tirare finché la pelle non è quasi completamente staccata dalla carcassa.
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9Dividi la pelle dalla cartilagine del naso. Dovrebbe esserci una zona di cartilagine piuttosto resistente che collega il naso alla pelle. A questo punto hai quasi finito, devi solo usare il coltello per incidere la cartilagine e staccare la pelliccia in un unico grande pezzo. Non tirare con troppa forza, altrimenti rischi di danneggiare la pelle del procione. Taglia la cartilagine e non dovresti avere problemi.
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10Controlla la carne alla ricerca di segni di malattia. A volte, è possibile mangiare la carne di procione; tuttavia, alcune fonti stimano che il 40% degli animali presenti nel Nord America soffre di infestazioni parassitarie intestinali, come quelle da ascaridi, che possono provocare malattie. Se ti trovi negli Stati Uniti o in Canada per una vacanza all'insegna della caccia, evita di mangiare i procioni che hai catturato.[3] Questi mammiferi sono animali spazzini che si cibano anche di carogne, comportamento che li espone a parecchie malattie e infezioni. Esamina accuratamente la pelle e la carne dell'esemplare alla ricerca di macchie, zone scure o altri indizi di infezione. Se hai qualche sospetto, sbarazzati della carne.
- Se vuoi assaggiare la carne di procione e capire se è commestibile, eviscera la carcassa come faresti con un coniglio. Sebbene questi animali vengano mangiati con minore frequenza rispetto ad altra cacciagione selvatica a causa del sapore forte e sgradevole (per qualcuno), ricorda che la carne di procione messa in salamoia per parecchio tempo e cucinata a dovere è considerata una prelibatezza. Se vuoi qualcosa di più della sola pelliccia, puoi imparare a preparare la carne leggendo la prossima sezione dell'articolo.
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Scarnificare e Tendere la Pelliccia
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1Procurati un raschietto e una tavola per tendere la pelle. Questi strumenti sono abbastanza primitivi, ma sono i più efficaci per staccare la carne, la cartilagine, i pezzi di grasso dalla cute e permetterle di asciugarsi correttamente.
- Un raschietto è proprio ciò che il nome suggerisce: una sorta di lama piccola e affilata che si utilizza per raschiare via la carne. In alternativa, puoi usare un grosso coltello da cucina leggermente smussato, ma in tal caso il lavoro è un po' più difficile. Fra i più comuni ci sono i raschietti per maiale, quelli a manico singolo o doppio.
- Per questo lavoro puoi usare indifferentemente le tavole di metallo o di legno. Se hai optato per quella in legno, hai bisogno di punti metallici o di puntine per fissare la pelle non appena è pronta per essere tesa ed essiccata.
- Le tavole in legno possono essere usate sia per tendere la pelle sia come base di appoggio per raschiarla dai frammenti di carne. Se hai una tavola in metallo, devi procurarti una panca, un tavolo o un'altra superficie su cui raschiare la pelliccia.
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2Lascia che la pelle si asciughi finché il grasso non è duro. In genere, si consiglia di mettere la pelliccia in un ambiente fresco (13 °C), per permettere al tessuto adiposo di indurirsi e rendere la raschiatura più semplice. Puoi appiattire la pelle su una tavola (con il lato dei peli verso il basso) e lasciarla asciugare per diverse ore prima di continuare la lavorazione. Una volta iniziata la raschiatura, il procedimento non dovrebbe durare più di 15-30 minuti.
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3Inizia a rimuovere il grasso dalla coda. Applicando una pressione decisa, asporta delicatamente il tessuto adiposo e quello connettivo dalla pelle usando il raschietto. Non ci sono trucchi particolari o una tecnica specifica, in pratica ti basta raschiare. Sii delicato ed evita di lacerare la pelle, ma esercita una pressione uniforme e sufficiente ad asportare tutto il materiale.
- La coda è di solito la parte più complicata, la maggior parte dei cacciatori inizia quindi proprio da qui, dedicando parecchio tempo a controllare di avere tolto ogni frammento di grasso.
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4Rimuovi il resto del tessuto adiposo. Dopo avere raschiato la coda, passa alla zona centrale della pelle lavorando lungo una striscia. Spostati verso l'alto finché non hai eliminato tutta la carne da una stretta fascia verticale, dalla coda alla testa dell'animale. In seguito, riporta lo strumento al punto di partenza e raschia verso l'esterno, muovendoti lungo i lati in maniera uniforme; così facendo, inizi a tendere e ad appiattire la pelle.[4]
- Continua ad applicare una pressione costante e raschia lentamente per asportare tutto il grasso e gli altri residui; non dovresti impiegare molto tempo, ma devi essere scrupoloso. Se tralasci dei tessuti, rischi di rovinare la pelliccia che marcirà.
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5Allunga la pelle sulla tavola. Quelle di metallo sono in genere dotate di meccanismi che permettono di fissare il lembi della pelliccia senza altri strumenti in più. Le tavole di legno richiedono invece l'uso di puntine o punti metallici per fissare la pelle tesa.
- Mantieni ben tesa la pelle in modo che si appiattisca e appaia pulita, ma non fino al punto da assottigliarla e indebolirla. Dato che durante il procedimento si restringe, devi fare in modo che il processo avvenga senza danni.
- La pelle distesa dovrebbe assomigliare a una stella marina, con le zampe e la coda ben allungate. Non lasciare che le zampe penzolino mollemente, altrimenti la pelliccia non assumerà l'aspetto giusto.
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6Lasciala riposare in un luogo buio e fresco. Una temperatura compresa fra 13 e 15 °C è l'ideale per essiccare la pelle di procione. Verifica che sia al riparo dalla luce solare e dalle fluttuazioni di temperatura. I tempi necessari per l'essiccazione variano da un giorno a una settimana, in base al clima della regione in cui ti trovi. Puoi capire che la pelle è pronta quando è dura, tesa e sembra plastica al tatto.Pubblicità
Consigli
- C'è una piccola sacca gialla attaccata al fegato: non inciderla; contiene tutte le tossine che l'organismo ha filtrato e che rovinerebbero la carne, se ne entrassero in contatto.
- I procioni hanno una ghiandola odorifera nelle "ascelle" delle zampe anteriori che assomiglia a un fagiolo di Lima. Se cucini la carne senza rimuoverle, te ne accorgerai; asportale quindi evitando di forarle.
Avvertenze
- Fai attenzione a non tagliarti.