Esistono molti modi per sferrare un pugno, ma in tutti i casi dovrai utilizzare una buona tecnica e sfruttare i fianchi per generare potenza. Se vuoi imparare a difenderti o se ti stai preparando a diventare un pugile, sapere come tirare un pugno è molto importante. Ricorda solo che la tua intenzione non dovrebbe essere quella di fare del male al prossimo; lo scopo di un pugno è di mettere fuori combattimento l'avversario. Se dovessi ferirlo nel tentativo, così sia. Per altri consigli e informazioni, continua a leggere.

Metodo 1
Metodo 1 di 4:

Jab

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    Mettiti in posizione. Tieni il mento vicino al corpo e copri il volto con le mani, come fanno i pugili. Piega leggermente le ginocchia per avere un equilibrio migliore.
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    Spingi sul piede posteriore e fai un passo in avanti. Ciò permette al tuo corpo di generare potenza. Userai anche il gomito per imprimere ancora più forza ai tuoi pugni, ma questo passaggio è molto importante.
    • Non compiere un passo troppo lungo. Deve trattarsi quasi di un passetto di avvicinamento, simile a quello usato dai tennisti per trovare la giusta distanza dalla pallina. Non fare un affondo in avanti, basta un piccolo movimento.
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    Ruota di 90° la spalla con cui esegui il jab. Il polso, invece, dovrà ruotare di 180° al momento dell'impatto con il bersaglio.
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    Proteggi il volto con l'altra mano. Non lasciare il viso esposto agli attacchi.
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    Riporta il braccio con cui hai eseguito il jab nella posizione di partenza. Usa il jab per:
    • Valutare la distanza tra te e il tuo avversario. Se il tuo colpo non raggiunge il bersaglio, dovrai avvicinarti per sferrare pugni efficaci.
    • Tenere l'avversario a distanza. Tirare un jab ti permette di impedire all'avversario di avvicinarsi troppo.
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Metodo 2
Metodo 2 di 4:

Tirare un Pugno a Torsione

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    Leggi le avvertenze. Ci sono alcune cose che devi sapere per evitare gli infortuni.
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    Impugna una brocca piena d'acqua. Puoi usare anche una tanica da 5 litri.
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    Appoggia la brocca su un tavolo e non cambiare la posizione della mano. Dovrebbe essere leggermente inclinata in avanti, con la nocca dell'indice più avanti delle altre. Assicurati che le nocche non sporgano in alcun modo, ma siano solo disposte in diagonale, seguendo l'orientamento della mano.
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    Mantenendo la schiena dritta, allarga le gambe alla distanza delle spalle e piega le ginocchia a poco meno di 45°. Chiudi entrambe le mani a pugno, con i palmi rivolti verso l'alto (con i pollici sopra le dita, in orizzontale), poi punta i gomiti dritti dietro di te. Nel kenpo, questa posizione è definita del cavallo.
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    Scegli una mano, magari quella con cui tenevi la brocca. Prova a eseguire lentamente il movimento seguente: porta la mano in avanti, ruotando il polso appena oltre l'asse verticale, poi inclina la nocca dell'indice come hai fatto in precedenza, quando impugnavi la brocca. In questo caso, però, il tuo braccio sarà completamente disteso.
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    Ecco fatto! Ora ti basta ripetere il movimento con maggiore velocità, ruotando il polso e spingendo con le nocche nel momento di massima estensione del braccio.
    • Al termine del pugno, devi ricordare di piegare leggermente il gomito e di ritrarre il braccio. In caso contrario, potresti farti male al gomito (o peggio) se colpissi con troppa forza e poco controllo.
    • Ricorda, se il tuo pugno non raggiunge il bersaglio nel momento di massima distensione, è il tuo gomito ad assorbire tutta la forza del movimento. Ritirando il braccio all'ultimo momento, scaricherai la forza sui muscoli.
    Consiglio dell'Esperto
    Adrian Tandez

    Adrian Tandez

    Esperto di Autodifesa
    Adrian Tandez è fondatore e istruttore capo della Tandez Academy, una scuola di difesa personale rinomata a livello mondiale. È un istruttore certificato in Jeet Kune Do di Bruce Lee, Arti Marziali Filippine e Silat, che gli è stata insegnata dal leggendario artista marziale Dan Inosanto. Si dedica alle arti marziali da più di 25 anni.
    Adrian Tandez
    Adrian Tandez
    Esperto di Autodifesa

    Colpisci con le nocche inferiori. Adrian Tandez, esperto di autodifesa, afferma: "Quando tiri un pugno, colpisci con le tre nocche inferiori in posizione verticale, come se stessi tenendo in mano un ombrello. Allinea il gomito con il polso e le spalle, in modo da avere la struttura sufficiente per sostenere la pressione del colpo".

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Metodo 3
Metodo 3 di 4:

Colpire con un Gancio

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    Mettiti in posizione. Tieni il mento vicino al corpo e copri il volto con le mani, come fanno i pugili. Piega leggermente le ginocchia e allarga le gambe più del solito, in modo da avere un equilibrio migliore.
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    Ruota i fianchi mentre compi un movimento esplosivo con il braccio con cui vai a colpire. Sposta il peso sul piede destro. Ruotare le anche ti permette di generare potenza e di sferrare un pugno più devastante.
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    Tira il pugno con un arco laterale, seguendo una traiettoria parallela al pavimento. Piega il braccio e non tenerlo disteso. Esistono alcune varianti di questo pugno:
    • Il gancio europeo: il tuo pollice, se esteso, dovrebbe puntare verso di te al momento dell'impatto. Naturalmente, non distendere il pollice durante l'esecuzione; tieni la mano chiusa a pugno. Si tratta di una buona tecnica se la distanza tra te e il tuo avversario è breve.
    • Il gancio americano: il tuo pollice, se esteso, dovrebbe puntare verso l'alto al momento dell'impatto. Anche in questo caso, non distendere il pollice. Si tratta di una buona tecnica se la distanza tra te e il tuo avversario è abbondante.
    • II gancio messicano: il pugno è tirato con un angolo di 45° rispetto al terreno. Si tratta di un misto tra un gancio e un montante.
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    Usa il gomito per bloccare pugni e parate. Quando sferri un gancio, alza il gomito per difenderti.
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    Supera il tuo bersaglio con il gancio e riporta la mano nella posizione di partenza. Sfrutta la potenza delle anche per compiere il movimento con il braccio e ricorda di proteggere il viso una volta che sarai andato a segno.
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Metodo 4
Metodo 4 di 4:

Colpire con un Montante

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    Mettiti in posizione. Tieni il mento vicino al corpo e copri il volto con le mani, come fanno i pugili. Piega leggermente le ginocchia per avere un equilibrio migliore.
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    Inclina verso il basso un lato del corpo per prepararti a generare potenza. Non piegare la spalla troppo indietro o ti esporrai agli attacchi per qualche secondo. Tieni le mani in alto mentre ti abbassi rapidamente.
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    Abbassa leggermente il braccio con cui vuoi colpire. Molte persone, quando eseguono un montante, caricano il movimento portando il braccio indietro, come se dovessero lanciare una palla da bowling; non si tratta della tecnica corretta. Al contrario, la tua mano dovrebbe arretrare pochissimo.
    • Evita anche di abbassare troppo la mano. Il tuo pugno non dovrebbe mai scendere sotto la parte più bassa del petto.
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    Ruota il torso mentre sollevi il braccio e colpisci il corpo o il mento dell'avversario. Se eseguito correttamente, un montante dovrebbe stordire l'avversario e fargli perdere temporaneamente l'equilibrio, dandoti il tempo di colpire di nuovo.
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    Supera il tuo bersaglio con il colpo e riporta la mano nella posizione di partenza. Sfrutta la potenza delle anche per compiere il movimento con il braccio e ricorda di proteggere il viso una volta che sarai andato a segno.
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Consigli

  • Non chiudere il pollice sotto alle altre dita. Ti faresti male.
  • Non cercare delle opportunità per provare le tue tecniche di combattimento. Trova un sacco da pugile.
  • Durante uno scontro, ti sarà utile conoscere i punti deboli del corpo umano. Prendi di mira la mandibola, le dita dei piedi, lo stomaco e il naso.
  • Eseguire il caricamento con il gomito opposto prima di un pugno può aiutarti a generare potenza, ma dovresti evitare di farlo! Le tue intenzioni sarebbero molto evidenti per un avversario esperto. In uno scontro reale, il tuo rivale capirebbe che stai per sferrare un pugno e riuscirebbe a pararlo o ad anticiparti.
  • Ricorda di piegare le ginocchia.
  • Non hai bisogno di esagerare con gli esercizi. La costanza è il metodo di allenamento più efficace. Prova 20 pugni al giorno con entrambe le mani; bastano un minuto o due. Sarai sorpreso dai risultati; penserai di non aver fatto nulla, ma ti accorgerai che sferrare un pugno diventa sempre più semplice. Non si tratta di una tecnica in grado di cambiarti la vita, ma vale la pena fare pratica.
  • Quando colpisci un oggetto duro, assicurati che il tuo pugno sia contratto, allineato al polso e stretto nel modo giusto. Ricorda che dovresti evitare comunque i bersagli più duri in uno scontro (colpendo i punti più morbidi puoi infliggere più danni).
  • Fai sempre molta attenzione a tutto ciò che accade; se ti concentrassi troppo sui tuoi movimenti, potresti essere anticipato.
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Avvertenze

  • Non colpire mai un'altra persona sul mento con un pugno alla massima potenza. Potresti ucciderla fratturandole il collo.
  • NON provare a dare pugni contro superfici rigide, come tavoli o muri di mattoni. Ti romperesti le nocche e magari altre ossa della mano.
  • Evita anche i pugni alla tempia, che possono uccidere così come quelli al mento.
  • Colpendo la testa di un'altra persona puoi romperti le nocche.
  • Fai particolare attenzione alla posizione del pollice. Non tenerlo all'interno del pugno e neppure davanti alle nocche. Se lo facessi, rischieresti seriamente di rompertelo.
  • Come per tutte le tecniche delle arti marziali, la vera misura dell'abilità di un lottatore sta nella sua disciplina durante gli allenamenti. Eseguire una tecnica alla perfezione grazie alla pratica è una prova sufficiente della tua competenza; non sentirti in dovere di dimostrare la tua bravura "sul campo". Non impressionerai le ragazze prendendo a pugni i tuoi coetanei.
  • Le tecniche di combattimento descritte in questo articolo sono molto efficaci e possono infliggere molto dolore e danni ai tessuti. Utilizzale solo su sacchi da pugile, nei corsi di arti marziali quando ti viene richiesto di farlo, sotto la supervisione di un maestro oppure contro un aggressore che ti sta mettendo in pericolo e non ti lascia possibilità di fuggire.
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Riferimenti

  1. Video forniti da fightTIPS

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Categorie: Autodifesa
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