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Grandi afflizioni di Davide. SALMO 32. Felice l’uomo perdonato.

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fa che io non sia giammai confuso; liberami per la tua giustizia.

2 Inchina a me il tuo orecchio, affrettati a liberarmi; siimi una rocca forte, e un luogo di fortezza, per salvarmi.

3 Perciocchè tu sei la mia rocca e la mia fortezza; e, per amor del tuo Nome, guidami, e conducimi.

4 Trammi fuor della rete che mi è stata tesa di nascosto; poichè tu sei la mia fortezza.

5 Io rimetto il mio spirito nelle tue mani[1]; tu mi hai riscattato, o Signore Iddio di verità.

6 Io odio quelli che attendono alle vanità di menzogna; ma io mi confido nel Signore.

7 Io festeggerò, e mi rallegrerò della tua benignità; perciocchè tu avrai veduta la mia afflizione, ed avrai presa conoscenza delle tribolazioni dell’anima mia;

8 E non mi avrai messo in mano del nemico; ed avrai fatto star ritti i miei piedi al largo.

9 Abbi mercè di me, Signore; perciocchè io sono in distretta; l’occhio mio, l’anima mia, e il ventre mio, son consumati di cordoglio.

10 Perciocchè la mia vita si vien meno di noia, ed i miei anni di sospirare; le mie forze sono scadute per le mie pene, e le mie ossa son consumate.

11 Per cagione di tutti i miei nemici, io sono stato in gran vituperio[2] eziandío a’ miei vicini, e in ispavento a’ miei conoscenti; quelli che mi veggono fuori se ne fuggono lontano da me.

12 Io sono stato dimenticato dal cuor loro come un morto; io son simile ad un vaso perduto.

13 Perciocchè io ho udito il vituperio di molti; spavento è d’ogn’intorno, mentre prendono insieme consiglio contro a me, e macchinano di tormi la vita[3].

14 Ma io, o Signore, mi confido in te; io ho detto: Tu sei l’Iddio mio.

15 I miei tempi son nella tua mano; riscuotimi dalla mano de’ miei nemici, e da quelli che mi perseguitano.

16 Fa risplendere il tuo volto sopra il tuo servitore; salvami per la tua benignità.

17 O Signore, fa che io non sia confuso; perciocchè io t’invoco; sieno confusi gli empi; abbian la bocca turata, e sieno posti nel sepolcro.

18 Ammutoliscano le labbra bugiarde[4], le quali parlano duramente contro al giusto, con alterezza, e con isprezzo.

19 Quanto grandi sono i tuoi beni che tu hai riposti a quelli che ti temono[5]; e
che tu fai in presenza de’ figliuoli degli uomini, inverso quelli che si confidano in te!

20 Tu li nascondi, nel nascondimento della tua faccia, dalle superbie degli uomini; tu li occulti in un tabernacolo, lungi dalle brighe delle lingue.

21 Benedetto sia il Signore; perciocchè egli ha renduta ammirabile la sua benignità inverso me, come se io fossi stato in una città di fortezza.

22 Ora, quant’è a me, nel mio smarrimento, dissi: Io son riciso d’innanzi al tuo cospetto[6]; ma pur tu hai udita la voce delle mie supplicazioni, quando io ho gridato a te.

23 Amate il Signore, voi suoi santi tutti; il Signore guarda i fedeli, e rende la retribuzione a colmo a quelli che procedono alteramente.

24 Confortatevi, voi tutti che sperate nel Signore; ed egli fortificherà il vostro cuore.

SALMO 32.

Felicità di chi ha ottenuto il perdono. Invito al pentimento.

Maschil di Davide.

1 BEATO colui la cui trasgressione è rimessa[7], e il cui peccato è coperto!

2 Beato l’uomo a cui il Signore non imputa iniquità[8], e nel cui spirito non vi è frode alcuna[9]!

3 Mentre io mi son taciuto, le mie ossa si sono invecchiate, nel mio ruggire di tutto dì.

4 Perciocchè giorno e notte la tua mano era aggravata sopra me, l’umor mio era divenuto simile ad arsure di state. (Sela.)

5 Io ti ho dichiarato il mio peccato, non ho coperta la mia iniquità, io ho detto: Io confesserò le mie trasgressioni al Signore; e tu hai rimessa l’iniquità del mio peccato[10]. (Sela.)

6 Perciò[11] ogni uomo pio ti farà orazione nel tempo che tu puoi esser trovato[12]; nel tempo di diluvio di grandi acque, esse non pur perverranno a lui.

7 Tu sei il mio ricetto, tu mi guarderai di distretta, tu mi circonderai di canti di liberazione. (Sela.)

8 Io voglio ammaestrarti ed insegnarti la via, per la quale devi camminare; e consigliarti, avendo l’occhio sopra te.

9 Non siate come il cavallo, come il mulo, che sono senza intelletto; la cui bocca conviene frenare con morso e con freno, altrimente non si accosterebbero a te.

10 Molti dolori avverranno all’empio[13];

  1. Luc. 23. 46. Fat. 7. 59.
  2. Is. 53. 4.
  3. Mat. 27. 1.
  4. Sal. 12. 3.
  5. Is. 64. 4. 1 Cor. 2. 9.
  6. Is. 38. 10, ecc.
  7. Rom. 4. 6–8.
  8. 2 Cor. 5. 19.
  9. Giov. 1. 47.
  10. Prov. 28. 13. Luc. 15. 18, 21, ecc. 1 Giov. 1. 9.
  11. 1 Tim. 1. 16.
  12. Is. 55. 6. Giov. 7. 34.
  13. Prov. 13. 21. Rom. 2. 9.

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