< Sopra lo amore
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Marsilio Ficino - Sopra lo amore (1469)
Indice
◄ | VII |
INDICE
Prefazione |||
pag. 5
Espositori introdotti da Marsilio nel presente convito |||
Marsilio Ficino a Bernardo Del Nero ed Antonio Manetti — Salute |||
Comento di Marsilio Ficino fiorentino sopra il convito di Platone — Proemio |||
Orazione I.
Cap. I — De la regola di lodare amore e de la degnità e grandezza sua |||
Cap. II — Della origine di Amore |||
Cap. III — Della utilità d’amore |||
Orazione II.
Cap. I — Iddio è bontà, bellezza, giustizia; principio, mezzo e fine |||
Cap. II — Come la bellezza di Dio partorisce lo amore |||
Cap. III — Come la bellezza è splendore della bontà divina: e come Dio è centro di quattro cerchi |||
Cap. IV — Come Platone delle cose divine si espone |||
Cap. V — Come la bellezza di Dio per tutto splende ed amasi |||
Cap. VI — Delle passioni degli amanti |||
Cap. VII — Di due generazioni di amore e di due Veneri |||
Cap. VIII — Esortazione allo amore, e disputa de lo amore semplice, e dello scambievole |||
Cap. IX — Che cercano gli amanti |||
Orazione III.
Cap. I — Che lo amore è in tutte le cose, e inverso tutte, creatore di tutte, e maestro di tutte |||
Cap. II — Come l’amore è fattore e conservatore del tutto |||
Cap. III — Come l’amore è maestro di tutte le arti |||
Cap. IV — Che nessuno membro del mondo porta odio all’altro |||
Orazione IV.
Cap. I — Dove si pone il testo di Platone della antica natura degli uomini |||
Cap. II — Come si espone l’opinione di Platone de la antica figura degli uomini |||
Cap. III — Che l’uomo è essa anima, e che l’anima è immortale |||
Cap. IV — Che l’anima fu creata con due lumi, e perchè ella venne nel corpo con due lumi |||
Cap. V — Per quante vie l’anima ritorna a Dio |||
Cap. VI — Che l’amore porta l’anime in cielo, distribuisce i gradi della beatitudine, e dà gaudio sempiterno |||
Orazione V.
Cap. I — Che lo amore è beatissimo, perchè egli è buono e bello |||
Cap. II — Come Cupidine si dipigne: e per qua’ parti della anima si conosce la bellezza, e generasi l’amore |||
Cap. III — Che la bellezza è cosa spirituale |||
Cap. IV — Che la bellezza è lo splendore del volto di Dio |||
Cap. V — Come nasce lo amore e l’odio: e che la bellezza è spirituale |||
Cap. VI — Quante parti si richieggono a fare la cosa bella: e che la bellezza è dono spirituale. |||
Cap. VII — De la dipintura d’amore |||
Cap. VIII — De le virtù d’amore |||
Cap. IX — De’ doni di amore |||
Cap. X — Che amore è più antico e più giovane che gli altri Iddii |||
Cap. XI — Che lo amore regna innanzi a la necessità |||
Cap. XII — In che modo nel regno della necessità, Saturno castrò Cielo: e Giove legò Saturno |||
Cap. XIII. — Quali Dii quali arti danno agli uomini |||
Orazione VI.
Cap. I — Introduzione al dire di amore |||
Cap. II — Che lo amore è in mezzo tra la bellezza e il suo contrario: ed è Iddio e Demonio |||
Cap. III — De l’anime delle spere e de’ Demonii |||
Cap. IV — De’ sette doni che descendono da Dio agli uomini per il mezzo de’ ministri di Dio |||
Cap. V — Degli ordini de’ Demonii venerei: e in che modo saettano lo amore |||
Cap. VI — Del modo dello innamorarsi |||
Cap. VII — Del nascimento di amore |||
Cap. VIII — Come in tutte le anime sono due amori: e nelle nostre sono cinque |||
Cap. IX — Quali passioni sieno negli amanti per cagione della madre d’amore |||
Cap. X — Quali doti abbino gli amanti dal padre dello amore |||
Cap. XI — Qual sia la utilità d’amore per la sua diffinizione |||
Cap. XII — De’ due amori: e che l’anima nasce formata di verità |||
Cap. XIII — In che modo nella anima sia il lume di verità |||
Cap. XIV — Onde viene lo amore inverso i maschi, e lo amore inverso le femmine |||
Cap. XV — Per che via si mostra che sopra il corpo è l’anima, sopra l’anima è l’angelo, e Dio |||
Cap. XVI — Quale comparazione è tra Dio, angelo, anima e corpo |||
Cap. XVII — Quale comparazione è tra la bellezza di Dio, angelo, anima e corpo |||
Cap. XVIII — Come s’innalza l’anima da la bellezza del corpo a quella di Dio |||
Cap. XIX — Come si debbe amare Dio |||
Orazione VII.
Cap. I — Conclusione di tutte le cose dette, con la oppenione di Guido Cavalcanti filosofo |||
Cap. II — Che Socrate fu lo amante vero e fu simile a Cupidine |||
Cap. III — De lo amore bestiale, e come è spezie di pazzia |||
Cap. IV — Che lo amore vulgare è male d’occhio |||
Cap. V — Come facilmente si innamora |||
Cap. VI — De lo strano effetto dello amore vulgare |||
Cap. VIII — Come può lo amante diventare simile allo amato |||
Cap. IX — Quali sono le persone che innamorare ci fanno |||
Cap. X — Del modo dell’innamorare |||
Cap. XI — Del modo di sciorsi da lo amore vulgare |||
Cap. XII — Del danno dello amore vulgare |||
Cap. XIII — De lo amore divino, e quanto è utile, e di quattro spezie di furori divini |||
Cap. XIV — Per quali gradi i furori divini innalzino l’anima |||
Cap. XV — Di tutti i furori divini lo amore è il più nobile |||
Cap. XVI — Quanto è utile il vero amatore |||
Cap. XVII — In che modo si debbe rendere grazia a lo spirito santo che ci ha illuminati e accesi a disputare di amore |||
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.