Questo articolo è stato co-redatto da Trudi Griffin, LPC, MS. Trudi Griffin lavora come Counselor Professionale Registrata nel Wisconsin. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Counseling Psicologico Clinico alla Marquette University nel 2011.
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Il disturbo oppositivo provocatorio (DOP) si manifesta nei bambini, colpendone dal 6 al 10%.[1] Non è semplice per un genitore gestire un figlio affetto da DOP, in quanto può avere l'impressione di combattere una perenne lotta di potere e non riuscire a trovare una sintonia con lui. In questi casi, devi capire il bambino e adottare i necessari adeguamenti nel modo in cui ti poni a gestire il suo comportamento.
Passaggi
Comprendere il Comportamento di Tuo Figlio
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1Individua i sintomi del DOP. Tendenzialmente i bambini affetti da DOP presentano alcuni comportamenti tipici di questo disturbo a decorrere dall'età prescolare fino alla prima adolescenza.[2] Anche se tutti i bambini manifestano problemi comportamentali, quelli affetti da DOP presentano uno "schema frequente e costante"[3] di una condotta ostile e disobbediente. Se noti che in tuo figlio almeno quattro dei seguenti comportamenti causano problemi a casa, a scuola e in altri contesti e durano come minimo sei mesi, portalo da un terapeuta per vedere se può effettuare una diagnosi formale:[4] [5]
- Perde spesso il controllo.
- Litiga frequentemente con gli adulti.
- Rifiuta di ubbidire alle richieste degli adulti.
- Infastidisce di proposito le persone e viene facilmente infastidito dagli altri.
- Incolpa gli altri dei suoi errori o dei suoi comportamenti scorretti.
- Si arrabbia o si offende.
- È dispettoso o vendicativo.
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2Nota se è predisposto al vittimismo. Spesso i bambini affetti da DOP soffrono di vittimismo si sentono giustificati prendere a pugni una parete o aggredire i loro coetanei.[6] Ricorda a tuo figlio che ha tutto il diritto di sentirsi arrabbiato, risentito e nervoso. Anche nel caso in cui sia stato effettivamente vittima di una situazione, potrebbe assumere una reazione spropositata rispetto all'offesa subita.
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3Discuti delle reazioni di tuo figlio. Se da un lato è giustamente nervoso e agitato, dall'altro deve capire che è responsabile dei suoi comportamenti e delle sue reazioni. Nessuno lo ha costretto a reagire in modo scorretto o pericoloso: è stata una sua scelta. Pertanto, riconosci che è avvenuto uno spiacevole episodio, ma che è stata sua la decisione di reagire in un determinato modo, anche se ha subito un torto.[7]
- Chiedigli: "Se qualcuno si arrabbia con te, saresti d'accordo se ti picchiasse? E se sei arrabbiato con un compagno di classe, credi sia giusto fare a botte con lui? Che differenza c'è?".
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4Riconosci il bisogno di dominare. Spesso i bambini affetti da DOP fanno tutto il possibile per sentire di avere il controllo della situazione. Ad esempio, se tuo figlio ha picchiato il fratello, potresti cominciare a rimproverarlo e, tuttavia, ritrovarti in una lotta di potere su qualcosa che non ha nulla a che fare con quella situazione. Invece di farti coinvolgere in questa guerra, astieniti.[8] Puoi riportare la discussione sul problema da cui è scaturito tutto o scegliere di lasciar perdere.
- Riconosci quando il bambino litiga per difendersi o se si impunta per una questione di potere.
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5Parla dei modi più costruttivi di gestire le situazioni difficili. Non occorre solo che il bambino sappia in che modo non deve reagire, ma anche che impari a reagire nel modo opportuno. Prova a spiegargli o persino a creare un gioco di ruolo affinché capisca quali sono le reazioni più corrette che deve adottare. Pertanto, insegnagli a:
- Respirare profondamente o contare in modo che si calmi.
- Stabilire dei limiti, mettendo in chiaro i suoi bisogni: "Per favore, preferisco stare da solo" e "Per piacere, non mi toccare".
- Parlare in prima persona per non urtare la suscettibilità altrui.
- Reagire quando qualcuno non rispetta i suoi limiti o il suo stato d'animo.
- Chiedere aiuto quando è agitato o confuso.
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Modificare i Metodi Educativi
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1Impara a comunicare efficacemente con tuo figlio. Quando cerchi di comunicare con lui – che si tratti di una richiesta, un rimprovero o una lode – esistono metodi utili e proficui e altri che pregiudicano la comunicazione al punto da innescare comportamenti sbagliati.
- Prova a comunicare con calma, in modo chiaro e dando spiegazioni brevi e precise. Usa un linguaggio diretto per esprimere quello che pensi e ti aspetti da lui.
- Mantieni il contatto visivo e fai in modo che le espressioni del viso, i gesti e la postura siano rilassati o neutri.
- Fai qualche domanda al bambino e ascolta le sue risposte. Discuti di quello che è appena successo, non dei comportamenti che ha assunto in passato e mostrati propenso a trovare una soluzione.
- Evita di fargli prediche, urlare, insultarlo, riportare a galla i vecchi problemi, avere pregiudizi su di lui o sul suo comportamento e utilizzare un linguaggio del corpo negativo.
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2Reagisci senza arrabbiarti. Anche se in determinate situazione è difficile nascondere le proprie emozioni, fai del tuo meglio per evitare di perdere il controllo. Spiega a tuo figlio quello che è successo, perché ha sbagliato e che cosa deve cambiare. Decidi a quali conseguenze andrà incontro per il modo in cui si è comportato. Dopodiché vai via e non farti coinvolgere in nessun conflitto.[9]
- Se prendi le staffe, fai qualche respiro profondo per ritrovare la concentrazione oppure ripeti una frase incoraggiante, come "Sono calmo e rilassato".[10] Per evitare di dire qualcosa di cui potresti pentirti, prenditi un po' di tempo prima di rispondere.
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3Evita di dare colpe. Non incolpare tuo figlio ("Sta rovinando la mia vita. Non ho un attimo per me stessa perché devo stare sempre attenta a disciplinarlo") e non sentirti in colpa ("Se fossi un genitore migliore, mio figlio non si comporterebbe in questo modo"). Se questi pensieri sfiorano la tua mente, fai un passo indietro e analizza il tuo stato d'animo. Ricorda che tuo figlio non è responsabile del tuo benessere emotivo, ma che il modo in cui ti senti dipende solo da te.[11]
- Assumiti la responsabilità di come ti senti e ti comporti, e dimostra a te stesso di essere un buon esempio per lui.
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4Sii coerente. L'incoerenza nell'educazione può generare confusione nel bambino. Se tuo figlio vede la possibilità di ottenere quello che desidera, non ci pensa due volte prima di prenderlo. Sarebbe capace di mettere fuori uso le tue difese allo scopo di procurarsi quello che vuole e non ricevere un rifiuto da parte tua. Quando c'è un conflitto, reagisci in modo coerente. Sii chiaro sulle tue aspettative e mostrati risoluto nel far rispettare le regole.[12]
- Elabora uno schema sui comportamenti corretti e le relative conseguenze in modo che sappia a che cosa va incontro se agisce in un certo modo. La chiarezza e la coerenza servono a fargli capire che cosa dovete aspettarvi l'uno dall'altro e che cosa vorresti da tuo figlio. Premialo quando fa il bravo e scegli una punizione adeguata quando sbaglia.
- Se cerca di estenuarti, sii chiaro. Di': "No significa no" oppure "Ti sembro il tipo di padre che cambia idea se insisti?". Prova a rispondere perentoriamente, dicendo ad esempio: "Non c'è niente di cui discutere" oppure "Non ritorno su questo punto. La discussione è finita".
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5Correggi il tuo modo di pensare. Se cominci a discutere dando per scontato che tuo figlio stia cercando di infastidirti o causarti un problema, ti farai condizionare. È naturale contrattaccare quando si è oggetto di pressioni, anche da parte di un bambino. Non aspettarti che tuo figlio corregga da solo un simile comportamento perché ha bisogno di una guida. Se inizi a nutrire pensieri negativi su di lui, sostituiscili con altri più positivi.[13]
- Se pensi: "Mio figlio cerca sempre di attaccare briga e non sa mai quando deve lasciar perdere", incoraggiati in questo modo: "Ogni bambino ha i suoi punti di forza e le sue difficoltà. So che, impegnandomi costantemente, aiuterò mio figlio ad acquisire le competenze di cui ha bisogno per esprimersi in maniera più efficace".
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6Individua i fattori di stress familiari e ambientali. Considera che tipo di vita conduce tuo figlio in casa. Ci sono sempre litigi o c'è qualcuno in famiglia che ha problemi di dipendenza? Passa poco tempo in tua compagnia, guarda troppa televisione o gioca per ore ai videogiochi? Individua tutti gli aspetti, sia quelli evidenti e che quelli più ambigui, per cui l'ambiente domestico può condizionare negativamente tuo figlio. Dopodiché cerca di cambiare la situazione.
- Considera di limitare l'uso della TV e dei videogiochi, stabilire che tutta la famiglia si sieda a tavola per cena e rivolgerti a uno psicologo se la tua vita di coppia non è felice. Se qualcuno in casa fa uso di droghe o altre sostanze tossiche o soffre di un disturbo dell'umore, aiutalo a curarsi.
- Altri probabili fattori di stress ambientale o familiare includono lo stress economico, le patologie mentali dei genitori, le punizioni troppo severe, i trasferimenti continui e il divorzio.
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7Aiutalo a capire il suo stato emotivo. È probabile che tuo figlio provi rabbia o frustrazione, ma non sappia dare sfogo a questi sentimenti in modo efficace e costruttivo. Se noti che è nervoso, suggeriscigli come si sente, dicendo: "Sembri irritato per qualcosa". Prova anche a collegare il tuo stato d'animo a quello degli altri: "A volte mi sento triste e, in questi casi, preferisco non parlare e starmene per conto mio".[14]
- Spiegagli come è possibile esprimere i propri sentimenti. Per esempio, digli: "Da che cosa capisci che una persona è agitata o felice? Secondo te, come si comporta una persona arrabbiata?". Parla di come tuo figlio vive ed esprime le sue emozioni.
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8Sottolinea l'importanza e il rispetto dei limiti. Metti in chiaro che tuo figlio, come chiunque altro, ha il diritto di fissare dei limiti e fare in modo che gli altri li rispettino. Imparando i principi fondamentali della pace e dell'armonia, capirà perché non è corretto picchiare, spingere o prendere a calci le persone.
- Fai rispettare i limiti altrui, se necessario. Ad esempio, potresti dire: "Tua sorella ha detto che non vuole essere abbracciata, ma che basta darle un cinque. È importante rispettare questo suo desiderio".
- Fai rispettare anche i suoi limiti. Ad esempio, se un altro bambino gioca con i capelli di tua figlia, anche dopo che gli ha chiesto di fermarsi, lancia uno sguardo severo al suo compagno e digli che non è corretto.
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1Comincia il trattamento appena possibile. I bambini affetti da DOP possono migliorare. Alcuni studi hanno dimostrato che il 67% di questi soggetti a cui è stato diagnosticato il disturbo non presenterà più i sintomi entro tre anni dal trattamento.[15] Perciò, prima affronti e cominci le cure e qualsiasi altra patologia concomitante, più alte saranno le probabilità che tuo figlio migliori.
- Purtroppo, circa il 30% dei bambini che ha ricevuto una diagnosi di DOP arriva a sviluppare il disturbo della condotta (DC).[16] È considerato un disturbo più grave che può generare comportamenti antisociali, tra cui insensibilità verso persone o animali, risse, incendi dolosi e/o costrizione ad atti sessuali.[17]
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2Trova un terapeuta per tuo figlio. Se fai fatica ad andare d'accordo con lui, è probabile che anche da parte sua vi sia qualche difficoltà. Anche se è evidente che si comporta male, può darsi che non sappia esternare idoneamente i suoi bisogni e i suoi desideri. Un terapeuta può aiutarlo a capire le sue emozioni e manifestarle in modo costruttivo, ed elaborare la rabbia.
- La terapia comportamentale serve ad aiutare i bambini a disimparare i comportamenti negativi e sostituirli con altri più positivi. Inoltre, coinvolge il contributo dei genitori affinché i nuovi comportamenti appresi vengano rispettati in famiglia.[18]
- La terapia può aiutare il bambino ad imparare a risolvere i problemi, mettersi nei panni degli altri, socializzare e ridurre l'aggressività.
- Vedere se la scuola di tuo figlio o qualche altra struttura promuove un programma di apprendimento delle competenze sociali. In questo modo, potrebbe imparare a interagire più adeguatamente con i suoi coetanei e migliorare il rendimento scolastico.[19]
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3Occupati dei disturbi mentali concomitanti. Spesso i bambini affetti da DOC soffrono anche di altri problemi o disturbi dell'umore, come l'ansia, la depressione o il disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività.[20] Se sospetti che tuo figlio abbia uno di questi disturbi, prendi appuntamento presso uno psicologo per discutere di una eventuale diagnosi. Un bambino non presenta progressi nella cura del DOC se non viene trattato anche il disturbo concomitante.[21]
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4Segui un programma di sostegno alla genitorialità e la terapia familiare.[22] Anche se hai avuto meno difficoltà a gestire gli altri figli e i loro problemi, potresti sentirti disorientato nell'educazione di un bambino affetto da DOC. Pertanto, avrai bisogno di adottare un approccio completamente diverso. Un corso di educazione parentale può essere utile per acquisire altri metodi più idonei alla tua situazione familiare.
- Puoi imparare ad affrontare i problemi di tuo figlio con approcci diversi, gestire il suo comportamento con metodi differenti e ricevere il sostegno di altri genitori che hanno difficoltà con i loro figli.[23]
- La terapia familiare può insegnare all'intera famiglia a interagire correttamente con chi è affetto da DOC e dare voce a ogni suo membro. Inoltre, permette a tutto il nucleo familiare di informarsi su questo disturbo.
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5Ascolta gli adolescenti e gli adulti che hanno sofferto di DOC. Informati sul modo in cui i loro genitori li hanno aiutati e su tutto quello che hanno da consigliarti. Dal momento che si sono trovati nella posizione di tuo figlio, possono darti un'idea più chiara del modo migliore di gestire la situazione.
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6Unisciti a un gruppo di sostegno per genitori. Un gruppo di sostegno può offrirti un aiuto che nessun'altra struttura sarebbe in grado di darti. Conoscere altri genitori che stanno affrontando le tue stesse battaglie può essere un sollievo, ma anche un modo per dare sfogo alle tue difficoltà e condividere tutto quello che ti stimola ad andare avanti. Potresti instaurare rapporti di amicizia con chi sta vivendo situazioni simili alla tua, offrire e ricevere aiuto.[24]
- Dai anche un'occhiata alle risorse online, come ad esempio il sito del Centro Moses e l'Istituto Beck.
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7Integra il trattamento con la somministrazione di farmaci, se necessario. La sola assunzione dei farmaci non costituisce una terapia adatta per curare il DOC, ma può aiutare a trattare le patologie mentali concomitanti o ridurre i sintomi più gravi del disturbo.[25] Prendi appuntamento presso uno psichiatra e chiedigli se la terapia farmacologica è la scelta giusta per tuo figlio.
- Prima di orientarti verso l'opzione farmacologica, considera se il bambino è stato sottoposto a una valutazione fisica e psichiatrica, se sono stati provati tutti gli altri trattamenti, se possono scatenarsi effetti collaterali (aumento di peso, ripercussioni sulla crescita e così via), come bisogna somministrare i farmaci a casa e a scuola, come spiegare al bambino l'assunzione dei farmaci e le reazioni indesiderate e come monitorare gli effetti collaterali.
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Riferimenti
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- ↑ http://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/oppositional-defiant-disorder/basics/symptoms/con-20024559
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- ↑ https://www.aacap.org/App_Themes/AACAP/docs/resource_centers/odd/odd_resource_center_odd_guide.pdf
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- ↑ https://www.mentalhelp.net/articles/treatment-of-oppositional-defiant-disorder/
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- ↑ http://www.kidsmentalhealth.org/children-conduct-disorder-oppositional-defiant-disorder-odd/
- ↑ http://www.aacap.org/AACAP/Families_and_Youth/Facts_for_Families/FFF-Guide/Children-With-Oppositional-Defiant-Disorder-072.aspx
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- ↑ http://www.healthguidance.org/entry/16109/1/Parenting-Classes-Pros-and-Cons.html
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