I dialoghi sono un elemento narrativo importante in quanto forniscono una maggiore visione sui personaggi, mostrano come essi interagiscono e costituiscono una forma di narrazione più dinamica. Mentre alcuni scrittori come Ernest Hemingway o Raymond Carver ricorrono pesantemente al dialogo, altri lo utilizzano con più moderazione. Tuttavia, prima di inserire dialoghi nei tuoi scritti, è molto importante sapere come utilizzare la punteggiatura al loro interno. Imparare alcune regole di base può aiutarti a far apparire il tuo dialogo più professionale e significativo. All'interno di questo articolo troverai le regole seguite da una casa editrice italiana in termini di punteggiatura di un dialogo, ma, come avrai modo di vedere anche in seguito, è importante sapere che ogni casa editrice italiana ha le proprie norme per mettere la punteggiatura a un dialogo.[1]

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Impara i Fondamentali

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    Metti la punteggiatura a una frase che termina con un verbum dicendi (quelle parti del testo che narrano un discorso diretto). Quando scrivi un dialogo, la cosa più importante da ricordare è mettere il dialogo pronunciato tra virgolette. Nel caso in cui il verbum dicendi segua la frase, non è indispensabile terminarla con alcun tipo di punteggiatura prima di chiudere le virgolette (fanno eccezione il punto esclamativo e interrogativo). Eccoti alcuni esempi:
    • “Voglio passare tutto il giorno a letto a leggere” Mary disse.
    • “Vorrei poterlo fare anch'io, ma devo andare al lavoro” disse Tom.
    • “Potrai riposarti un po’ durante il fine settimana” disse Mary.
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    Metti la punteggiatura a una frase che comincia con un verbum dicendi. In tal caso la punteggiatura è necessaria a chiusura della frase tra virgolette. Perciò, quando cominci una frase identificando la persona che pronuncia il discorso, utilizzerai un verbo e un nome all’inizio della frase seguiti dai due punti, le virgolette di apertura, il dialogo, poi il punto o un’altra forma di punteggiatura di chiusura della frase e di nuovo le virgolette. Eccoti alcuni esempi:
    • Mary disse: “Per colazione, penso che prenderò dei cupcakes.”
    • Tom disse: “Pensi che sia l’opzione più salutare?”
    • Lei rispose: “Assolutamente no. È esattamente per questo che sono così invitanti.”
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    Metti la punteggiatura a una frase con un verbum dicendi nel mezzo. Un altro modo di mettere la punteggiatura a un dialogo è scrivere una frase dove il verbum dicendi si trova nel mezzo. Si tratta di un modo per creare una pausa, pur continuando poi la frase stessa. Per farlo, devi scrivere la prima parte della frase come faresti normalmente, ma non mettere il punto alla fine: utilizza piuttosto una virgola per introdurre la seconda metà della frase. Tieni però a mente che non devi usare la lettera maiuscola nella seconda parte della stessa frase o pensiero. Eccoti alcuni esempi:
    • “Mi piacerebbe andare a correre,” disse Mary, “ma preferisco restare semplicemente seduta in questa sedia a dondolo.”
    • “Poche cose sono più invitanti di restare seduti in quella sedia a dondolo,” disse Tom, “ma a volte correre potrebbe essere proprio una necessità.”
    • “La mia necessità di correre è proprio uguale a quella di...” rispose Mary, “avere un sassolino nella scarpa.”
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    Ecco cosa fare quando il verbum dicendi si trova tra due frasi indipendenti. Scrivi la prima frase come faresti normalmente, senza terminarla con alcun tipo di punteggiatura prima di chiudere le virgolette, fai seguire il verbum dicendi, quindi comincia un'altra frase senza attribuire il dialogo a nessuno: dovrebbe essere chiaro dal contesto che è la stessa persona a parlare. Eccoti alcuni esempi:
    • “La nuova ragazza a scuola sembra simpatica” disse Mary. “Mi piacerebbe conoscerla meglio.”
    • “Pensavo fosse un po' piena di sé” disse Tom. “È carino da parte tua.”
    • “Non mi sembra” disse Mary. “È solo che mi piace dare una possibilità alle persone. Dovresti provare anche tu.”
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    Metti la punteggiatura a un dialogo senza verbum dicendi. In molti dialoghi non è necessario specificare chi parla. Questa informazione, infatti, dovrebbe risultare ovvia dal contesto. Puoi anche nominare le persone che stanno parlando vicino alle frasi che pronunceranno, in modo che risulti più chiaro chi parla. Non vorrai, di certo, che il tuo lettore torni indietro per cercare di capire chi parla in una conversazione a due dove non è stato specificato l'oratore. Allo stesso tempo, però, non vorrai nemmeno risultare ridondante dicendo disse lei o disse lui ogni volta che qualcuno parla. Eccoti alcuni esempi:
    • “Semplicemente non credo funzioni ancora.” Mary giocherellò con la penna.
    • Tom guardò verso il pavimento. “Come puoi dire una cosa del genere?”
    • “Posso dirlo perché me lo sento. Non funziona, Tom. Come puoi non accorgertene?”
    • “Suppongo di essere cieco.”
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Metodo 2
Metodo 2 di 3:

Utilizza Altra Punteggiatura

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    Metti la punteggiatura a un dialogo utilizzando un punto di domanda. Per ricorrere a un punto di domanda in un dialogo, devi semplicemente metterlo prima delle virgolette finali. Questo vale in qualsiasi caso, sia quando il verbum dicendi precede il dialogo, sia quando lo segue, sia quando viene omesso. Eccoti alcuni esempi:
    • “Perché non sei venuto alla mia festa di compleanno?” chiese Mary.
    • Tom disse: “Pensavo avessimo rotto. O sbaglio?”
    • “Da quando è una buona scusa per saltare la festa di qualcuno?”
    • “Quale migliore scusa può esserci?” disse Tom.
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    Metti la punteggiatura a un dialogo utilizzando un punto esclamativo. Per fare ciò, segui le stesse regole che avresti utilizzato per mettere la punteggiatura a una frase ricorrendo al punto semplice o a quello di domanda. La maggior parte degli scrittori ti direbbe che i punti esclamativi vanno usati di rado, e che saranno la frase o la storia stessa a catturare l'attenzione del lettore. Ma un punto esclamativo ogni tanto non ha mai disturbato nessuno. Eccoti alcuni esempi:
    • “Non vedo l'ora che finisca l'estate per tornare a scuola!” disse Mary.
    • “Anche io!” rispose Tom. “Mi sono annoiato talmente tanto a casa.”
    • Mary aggiunse: “Non dirlo a me! Solo in questo mese ho cominciato tre collezioni di formiche.”
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    Metti la punteggiatura a un dialogo con le virgolette al suo interno. Può risultare un po' insidioso, e in effetti non si usa spesso, ma può essere utile sapere come mettere la punteggiatura a un dialogo con le virgolette al suo interno. Utilizza semplicemente una virgoletta singola all'inizio e alla fine della frase, del nome di un'opera d'arte o quando riporti il discorso di qualcun'altro. Eccoti alcuni esempi:
    • “Il racconto di Hemingway che preferisco è ‘Colline come elefanti bianchi’,” disse Mary.
    • “Il tuo insegnante di inglese non ti ha detto che è ‘il racconto più noioso del mondo’?” chiese Tom.
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    Metti la punteggiatura a un dialogo che viene interrotto. Se stai scrivendo un dialogo tra due personaggi, e vuoi essere credibile, questi non aspetteranno mai, in modo educato, il proprio turno per parlare. Talvolta potrebbero interrompersi l'un l'altro a metà frase, proprio come fanno spesso le persone nella realtà. Per mostrare queste interruzioni, puoi utilizzare i puntini di sospensione alla fine della frase interrotta, inserire la frase che sta interrompendo l'oratore, quindi utilizzare di nuovo i puntini all'inizio della frase che viene ripresa ricorrendo poi alla lettera minuscola. Eccoti alcuni esempi:
    • Tom disse: “Avevo pensato di chiamare, ma poi sono stato impegnato e...”
    • “Sono stanca delle tue scuse,” disse Mary. “Non chiami mai...”
    • “... questa volta è diverso,” rispose Tom. "Lo giuro.”
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Metodo 3
Metodo 3 di 3:

Controlla le Sottigliezze

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    Metti la punteggiatura a una frase che ricorre al discorso indiretto. Non tutti i dialoghi devono essere espressi in modo esplicito o messi tra virgolette. Talvolta non è importante citare esattamente ciò che ogni personaggio dice, ma basta riportare l’idea generale che è stata espressa. In questo modo darai al lettore un po’ di sollievo, qualora fosse stanco di leggere dialoghi, e allo stesso tempo potrai evitare di citare in maniera diretta qualcosa che, magari, potrebbe essere espressa meglio in maniera indiretta. Eccoti alcuni esempi:
    • Le ha detto che non gli andava di andare al parco.
    • Lei rispose che non le importava se lui fosse andato con lei o meno.
    • Le disse che doveva smetterla di essere sempre così permalosa.
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    Ricorri al verbum dicendi per indicare una pausa. Un’altra cosa che puoi fare è spezzare una frase con un verbum dicendi (seguito dalla virgola) per indicare una pausa o per mostrare che il personaggio sta pensando o si sta sforzando di cercare qualcosa da dire. Questa tattica può anche aiutare ad aggiungere tensione a una conversazione e, talvolta, a rendere un dialogo più realistico: non a tutti può venire subito la frase perfetta. Eccoti alcuni esempi:
    • “Beh” disse Sarah, “credo non ci sia altro da dire.”
    • “Lo sapevo già” rispose Jerry, “ma volevo che te ne accorgessi tu stessa.”
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    Metti la punteggiatura a un dialogo dove si utilizzano frasi multiple. Non devi, chiaramente, narrare ogni singola frase del dialogo o fare in modo che ogni personaggio dica una sola frase prima che un altro subentri nel discorso; talvolta qualche personaggio parlerà più a lungo, e potrai semplicemente mostrarlo lasciando dentro alle virgolette una frase dopo l’altra fino a quando il personaggio avrà finito il suo discorso. Quindi potrai mettere il punto conclusivo alla fine dell’ultima frase o attribuirgli il discorso ricorrendo a un verbum dicendi. Ecco come apparirà:
    • “La mia giornata è stata talmente lunga. Chi vuole venire a vedere uno spettacolo di improvvisazione teatrale con me?” disse Mary.
    • Jake rispose: “Preferirei passare ogni giorno fuori con il mio cane piuttosto che andare al lavoro. È così indifeso senza di me.”
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    Metti la punteggiatura a un dialogo che continua per più paragrafi. Talvolta un personaggio potrà parlare per vari paragrafi senza fermarsi. Per indicarlo con la punteggiatura corretta, dovresti aprire le virgolette per il primo paragrafo, scrivere ciò che dice il personaggio e concludere il paragrafo con un punto semplice, esclamativo o di domanda. Quindi, dovresti cominciare il secondo paragrafo aprendo le virgolette e continuare così fino a quando il personaggio non avrà finito di parlare. Alla fine del discorso, chiudi le virgolette con una punteggiatura di chiusura come faresti normalmente. Fai così:
    • (Paragrafo 1) “Volevo davvero parlarti del mio amico Bill… è talmente pazzo.
    • (Paragrafo 2) “Bill possedeva una coltivazione di cactus, ma la vendette per andare a vivere su una barca a vela. Poi ha venduto la barca per mettersi a costruire un castello, ma si stancò e decise piuttosto di attraversare a nuoto l’oceano Atlantico.”
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    Metti la punteggiatura a un dialogo ricorrendo al trattino come riferimento narrativo al posto delle virgolette. Non tutti i Paesi, così come non tutte le case editrici italiane, utilizzano le virgolette per indicare quando i personaggi stanno parlando: la Russia, la Francia o la Spagna, ad esempio, ricorrono al trattino per indicare un discorso diretto. In questo modo, non avrai bisogno di definire il parlante in un dialogo e sarà semplicemente compito del lettore capire chi sta parlando. Se vuoi utilizzare questo metodo, dovrai applicarlo regolarmente in tutto il testo. Ci vorrà un po’ di pratica, ma potrai creare un effetto interessante se ti impegnerai a dovere. Ecco un esempio:
    • – Penso di dovermene andare.
    • – D'accordo.
    • – Ciao allora.
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    Considera l’idea di utilizzare verbi diversi da dire per narrare un discorso. Sebbene scrittori come Hemingway o Carver raramente ricorrano a verbi narrativi diversi da disse, talvolta tu potresti utilizzare un verbo differente se ti sembra che possa risultare più appropriato. Se, da una parte, non c’è bisogno di stancare il tuo lettore con verbi elaborati o troppo altisonanti come richiese o interrogò, puoi, d'altro canto, dare un tocco di freschezza scegliendo ogni tanto di variare il verbo. Eccoti alcuni esempi:
    • “Ho una tale cotta per l’insegnante di yoga” le disse Lacy.
    • Mary chiese: “Ma non è un po’ troppo vecchio per te?”
    • “L’età è solo un numero” rispose Lacy.
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Avvertenze

  • A meno che non si tratti di una pièce, non scrivere una storia intera sotto forma di dialogo.
  • Non tutte le case editrici italiane fanno ricorso alla punteggiatura esemplificata nel presente articolo. Quando scrivi un dialogo è, pertanto, importante che tu scelga una tipologia di punteggiatura ben precisa da seguire per tutta la lunghezza del tuo scritto.
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Informazioni su questo wikiHow

Richard Perkins
Co-redatto da:
Coach di Scrittura e Coordinatore Accademico di Inglese
Questo articolo è stato co-redatto da Richard Perkins. Richard Perkins è un coach di scrittura, coordinatore accademico di inglese e fondatore del PLC Learning Center. Con oltre 24 anni di esperienza nel campo dell'istruzione, offre agli insegnanti gli strumenti necessari per dare corsi di scrittura e lavora con studenti di tutti i livelli (dalle elementari all'università) per aiutarli a diventare scrittori competenti e sicuri. È membro del National Writing Project. Come leader degli insegnanti e consulente del Global Education Project della California State University Long Beach, crea e presenta workshop per insegnanti che mirano a integrare i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU nelle scuole elementari, medie e superiori. Si è laureato in Comunicazione e Televisione alla University of Southern California e si è specializzato alla California State University Dominguez Hills. Questo articolo è stato visualizzato 10 333 volte
Categorie: Scrittura
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