Una ferita da arma da taglio è dolorosa, sanguina molto ed è potenzialmente mortale, perciò è necessario intervenire immediatamente per fermare l'emorragia, alleviare il dolore e stabilizzare la vittima, finché il taglio non verrà esaminato da medici professionisti. Prendersi cura di questo tipo di lesione richiede un intervento rapido e sangue freddo per fornire in maniera efficace le prime cure necessarie per tenere sotto controllo il sanguinamento e salvare la vita della vittima.

Parte 1
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Valutare la Situazione

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    Esamina l'ambiente circostante. Un accoltellamento si verifica spesso durante una circostanza pericolosa e l'aggressore (o aggressori) potrebbe ancora essere nei paraggi; tu e il ferito potreste essere ancora in pericolo. Evita di diventare tu stesso un'altra vittima intervenendo o avvicinandoti troppo agli assalitori. Occupati del soggetto ferito solo quando sei certo che la situazione sia sicura.[1]
    • Aspettare finché gli aggressori non si sono allontanati potrebbe farti perdere tempo prezioso per curare la vittima, tuttavia quando ci sono più persone ferite può diventare più difficile occuparsi correttamente di tutte.
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    Chiama immediatamente l'ambulanza. Se la vittima è stata accoltellata, è molto importante chiamare i servizi di emergenza il prima possibile.
    • Se sei l'unica persona nei paraggi, come prima cosa in assoluto prendi il cellulare e chiama i soccorsi. Se non hai il telefono con te, rivolgiti a un passante o vai in un negozio vicino. Devi aiutare la vittima nella maniera più rapida possibile, ma la cosa più importante da fare è cercare cure mediche tempestive.
    • Se gli aggressori sono ancora nei paraggi e non riesci ad avvicinarti alla vittima in maniera sicura, sfrutta questo tempo per chiamare i soccorsi.
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    Fai sdraiare la persona. Prima di fare qualunque cosa per stabilizzare la ferita, devi far sdraiare a terra il ferito.[2] In questo modo è più facile prendersene cura, soprattutto se inizia a manifestare vertigini o perde coscienza. Devi evitare che la lesione possa aggravarsi o che la vittima si ferisca cadendo mentre sviene.
    • Per offrirle maggiore conforto, mettile un giubbotto o uno zaino sotto la testa. In alternativa, se ci sono altre persone vicine, chiedi a una di loro di sedersi, tenendo la testa del soggetto ferito in grembo e di parlargli; in questo modo è possibile calmarlo e tranquillizzarlo.[3]
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    Esamina la vittima e definisci la gravità della situazione. Ci sono più ferite sul corpo? Vedi più di una coltellata? Da dove esce il sangue? Dalla parte anteriore o posteriore del corpo?
    • Dovrai probabilmente togliere o spostare gli indumenti della vittima per individuare correttamente le eventuali ferite. Cerca di trovarle tutte prima di iniziare il trattamento.
    • Tuttavia, se vedi un taglio chiaramente grave che richiede cure immediate, devi affrontarlo subito. Una ferita è grave quando il sangue esce abbondante e costante o sgorga a fiotti come una fontana; in quest'ultimo caso, significa che è stata colpita un'arteria.
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Parte 2
Parte 2 di 3:

Occuparsi della Ferita da Pugnalata

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    Indossa dei guanti monouso, se ne hai a disposizione. In alternativa, metti un sacchetto di plastica sulle mani. Sebbene questo passaggio non sia indispensabile per prenderti cura della ferita, ti permette però di proteggerti e ridurre il rischio di infezioni per te e per la vittima.[4]
    • Se disponibili, sono più adatti i guanti in nitrile o comunque non in lattice, perché minimizzano le possibilità di reazioni allergiche a questa sostanza, che potrebbero creare maggiori problemi durante il trattamento. Quelli in nitrile o di altro materiale che non sia lattice sono in genere di colore blu o viola e stanno sostituendo rapidamente quelli bianchi in lattice, che in precedenza erano la norma.[5]
    • Se non hai dei guanti a disposizione, cerca di lavare le mani o usa velocemente un prodotto igienizzante. Se non hai neppure queste possibilità, prendi un pezzo di stoffa per creare una barriera tra la tua pelle e il sangue della vittima.
    • Ricorda che non devi toccare la vittima, se temi di contrarre un'infezione o non ti senti a tuo agio. Aspetta l'arrivo dei soccorsi in caso di dubbi. Se scegli invece di prenderti cura del ferito, fai del tuo meglio per ridurre al minimo il contatto con il suo sangue.
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    Controlla le vie aeree, la respirazione e la circolazione della vittima.[6]
    • Assicurati che le sue vie aeree siano pervie (cioè non siano ostruite).
    • Ascolta il suo respiro e guarda se il petto si muove.
    • Controlla la frequenza cardiaca per assicurarti che il cuore funzioni regolarmente.
    • Se la persona ha smesso di respirare, metti subito in atto la rianimazione cardiopolmonare.
    • Se è ancora cosciente, inizia le procedure, ma fai anche in modo di parlarle, per mantenerla calma e rallentarle il battito cardiaco. Se puoi, cerca di distogliere il suo sguardo per impedirle di vedere la ferita.
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    Togli i vestiti della vittima dalla zona ferita. In questo modo potrai vedere il punto preciso della pugnalata e procedere con il trattamento. A volte, la ferita potrebbe essere nascosta dagli indumenti, dal sangue o da altri fluidi oppure anche da sporcizia o fango, in base a dove si trova la vittima.[7]
    • Procedi con molta cautela quando spogli il ferito, perché potresti fargli molto male.
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    Non estrarre l'arma dal taglio, se è ancora inserita. Lasciala nella ferita e fai molta attenzione a non muoverla, altrimenti potresti provocare ulteriori danni. In realtà, il corpo estraneo permette di limitare il flusso di sangue. Se lo estrai, l'emorragia potrebbe aumentare, mentre se lo spingi puoi causare danni maggiori agli organi interni.[8]
    • Devi applicare pressione e coprire la ferita attorno all'oggetto nella maniera migliore che puoi. I medici saranno in grado di togliere l'arma senza danneggiare alcun organo interno e senza provocare un sanguinamento eccessivo.
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    Ferma l'emorragia. Applica pressione attorno alla lesione con del materiale pulito e assorbente (come una camicia o un asciugamano) o, meglio ancora, con un panno pulito come una garza sterile. Se l'elemento che ha causato la lesione è ancora nella ferita, premi in maniera decisa attorno ad esso; questa accortezza permette di rallentare il sanguinamento.[9]
    • Alcuni istruttori di primo soccorso consigliano di usare il bordo di una carta di credito per "sigillare" la ferita, dato che si tratta di un oggetto facilmente disponibile perché molte persone ne hanno una a portata di mano. In questo modo, non solo rallenti l'emorragia, ma eviti anche uno pneumotorace (cioè impedisci che il polmone collassi perché vi è entrata aria attraverso la ferita) se il taglio è sul petto.[10]
    • Se la lesione sanguina molto, usa le mani per applicare pressione sull'arteria principale che porta alla zona colpita. Questa zona è chiamata "punto di pressione".[11] Per esempio, per ridurre l'emorragia dal braccio, premine la parte interna appena sopra il gomito o sotto l'ascella. Se invece la ferita è sulla gamba, premi dietro il ginocchio o all'inguine.[12]
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    Posiziona la vittima in modo che la ferita sia a un'altezza maggiore del cuore. Anche questo accorgimento aiuta a ridurre la perdita di sangue. Se la persona ferita può sedersi, lascia che si sposti da sola e assuma una posizione eretta; in caso contrario, aiutala meglio che puoi.[13]
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    Copri la medicazione. Se hai del materiale di primo soccorso a disposizione, fissa la medicazione sulla ferita usando una benda o un cerotto. Non sollevare o togliere la fasciatura, altrimenti potresti rimuovere il coagulo che si sta formando e l'emorragia potrebbe riavviarsi. Se il bendaggio inizia a impregnarsi di sangue, metti altro materiale sopra il primo.[14]
    • Se non riesci a procurarti nulla per fissare la medicazione, continua semplicemente a mantenere la pressione, in modo da aiutare la formazione del coagulo.
    • Se la ferita è sul petto devi essere molto cauto. Coprila con qualche elemento, come un foglio di carta d'alluminio, un sacchetto di plastica o la pellicola trasparente, e chiudi solo tre lati del taglio, lasciandone uno libero, senza nastro adesivo o cerotto. È importante infatti che l'aria possa uscire da un lato della medicazione per evitare che filtri nella cavità pleurica con conseguente pneumotorace.
    • Non usare mai il laccio emostatico, se non come ultima risorsa per salvare la vita della vittima.[15] Devi sapere con certezza come e quando usarlo; se lo applichi nella maniera sbagliata, puoi provocare ulteriori lesioni molto gravi, con conseguente amputazione dell'arto colpito.
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    Continua ad applicare pressione sulla ferita finché non arrivano i soccorsi. Nel frattempo, devi monitorare costantemente le vie aeree, il respiro e la circolazione.[16]
    • Cerca e tratta i sintomi dello shock. Tra questi ci sono pelle fredda e umida, pallore, tachicardia o respirazione accelerata, nausea, vomito, vertigini o svenimento, ansia o agitazione. Se temi che la vittima possa essere in stato di shock, allentale gli indumenti costrittivi e coprila con una coperta per scaldarla; fai in modo che rimanga ferma. Leggi questo articolo per avere maggiori dettagli in merito.[17]
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    Controlla il suo stato di coscienza. Se è incosciente, devi agire velocemente. Metti la vittima in posizione di sicurezza, cioè su un fianco con la testa piegata indietro, con la mano più lontana dal terreno sotto la testa, mentre il braccio più vicino al suolo piegato o allungato in fuori. La gamba che si trova più distante dal suolo (quella superiore) deve essere piegata per stabilizzare il corpo ed evitare che la vittima possa rotolare. Non devi però mettere la persona in questa posizione, se hai il sospetto che abbia una lesione alla colonna vertebrale o al collo. Tieni sempre controllato il suo respiro.[18]
    • Se è in stato di incoscienza e smette di respirare, devi metterla in posizione supina ed eseguire la respirazione cardiopolmonare.
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    Tieni la vittima al caldo e a suo agio. Sia lo shock sia la perdita di sangue possono provocarle un abbassamento della temperatura corporea. Coprila pertanto con una coperta, un cappotto o qualche indumento caldo, per evitare che si raffreddi.[19]
    • Fai in modo che resti ferma il più possibile. Indipendentemente dal fatto che sia sdraiata o seduta, deve restare ferma e calma. È importante che qualcuno le resti vicino costantemente, per rassicurarla e monitorare le sue condizioni.[20]
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Parte 3
Parte 3 di 3:

Pulire e Sigillare la Ferita da Arma da Taglio

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    Inizia pulendo il taglio. Se ti trovi in un luogo isolato e non hai la possibilità di chiamare l'ambulanza (per esempio, ti trovi in campeggio o sei nella natura selvaggia), devi pulire la lesione una volta gestita l'emorragia. In situazioni normali, questo compito dovrebbe essere svolto dal personale dei servizi d'emergenza, ma possono esserci alcune circostanze in cui devi occupartene tu.
    • Rimuovi ogni residuo o sporcizia dalla ferita, se presente. Ricorda però che anche se non vedi tracce di sporco, non puoi sapere quanto fosse pulito l'oggetto che ha perforato la pelle. In altre parole, tutte le ferite devono essere pulite accuratamente.
    • Il rimedio migliore con cui lavare il taglio è una soluzione salina; se non ne hai a disposizione, l'alternativa più indicata è della semplice acqua fresca e pulita.
    • Eventualmente, puoi anche preparare tu stesso la soluzione con il sale: aggiungine un cucchiaio in 250 ml di acqua calda.
    • Probabilmente la pulizia della ferita sarà piuttosto dolorosa, se la vittima è cosciente; cerca quindi di avvisarla.
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    Medica la ferita. Una lesione sporca non andrebbe sigillata e una ferita da arma da taglio è considerata "sporca". La medicazione dovrebbe aiutarti a evitare ogni contaminazione con materiali estranei, come polvere o terra, che potrebbero provocare un'infezione. Dovresti lavare il taglio con una soluzione salina e coprirlo con una garza da fissare con del nastro adesivo non troppo stretto. In questo caso, stai coprendo la ferita, ma non la stai sigillando mentre aspetti che si formi il coagulo di sangue.
    • Se hai alcune nozioni di carattere medico o sai per certo che la ferita è pulita, puoi chiuderla; prima però assicurati che sia asciutta. Se hai della colla, applicala sui bordi della pelle attorno al taglio (non all'interno!). Metti un pezzo di nastro adesivo su un bordo della ferita, avvicina i lembi di pelle con le mani e fai aderire quindi l'altro lato del nastro. Copri la lesione con un panno pulito, del nastro adesivo o qualunque altro elemento hai a disposizione, per evitare che la sporcizia o altre sostanze contaminanti possano infettarla.[21] La ferita dovrebbe essere medicata ogni giorno.
    • Se la ferita continua a sanguinare non devi chiuderla.
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    Applica un antibiotico topico, se disponibile. Se hai una pomata antibiotica a portata di mano, spalmala con regolarità sulla ferita, in modo da evitare il rischio di contrarre infezioni.[22]
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    Controlla che la fasciatura non sia troppo stretta. Esamina l'estremità più lontana dal cuore di ogni arto bendato. Per esempio, se la vittima ha un taglio al braccio, devi prestare attenzione alle dita della mano; se invece la ferita è sulla gamba, controlla le dita dei piedi. Quando la fasciatura è troppo stretta blocca la circolazione del sangue nell'area sottostante, una situazione pericolosa che può provocare danni permanenti ai tessuti. Puoi capire se si sta verificando perché la pelle inizia a cambiare colore (diventa bluastra o scura). Allenta il bendaggio nel caso notassi questi segnali e chiama l'ambulanza il prima possibile.[23]
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Consigli

  • Se non hai molti accessori a disposizione, cerca di applicare delle medicazioni sterili direttamente sulla ferita e aggiungi poi altri materiali improvvisati non sterili (asciugamani, camicie, eccetera) sopra il bendaggio pulito.
  • Anche se la pulizia della ferita può essere dolorosa (a meno che non sia stata usata solo acqua), il dolore stesso è un segno immediato che la pulizia è efficace e che viene fatta correttamente.
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Informazioni su questo wikiHow

Jonas DeMuro, MD
Co-redatto da:
Specialista in Chirurgia delle Emergenze e dell'Area Critica
Questo articolo è stato co-redatto da Jonas DeMuro, MD. Il Dottor DeMuro lavora come Chirurgo Specializzato in Chirurgia delle Emergenze e dell’Area Critica Iscritto all’Albo degli Specialisti a New York. Si è laureato in Medicina presso la Stony Brook University School of Medicine nel 1996. Questo articolo è stato visualizzato 13 415 volte
Categorie: Incidenti & Ferite
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