< Rime (Vittorelli)
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Iacopo Vittorelli - Rime (1806)
Sonetti.
◄ | Indice | Sonetti - Sonetto 1 | ► |
- Sonetto scritto da Venezia al Cavaliere Ippolito Pindemonte in Villa.
- Monacandosi la Figlia del Senatore Marco Zorzi, Oratore eloquentissimo, eletto Provveditore a Cattaro.
- Per Monaca.
- Sopra Bassano.
- Al Nobil Uomo Ferdinando Toderini
- Al Chiarissimo Sig. Giacomo Chiodo, Copiatore delle Venete Leggi, essendo eletto Parroco un suo fratello.
- Al P. Calvi Antiquario e Storico. Per Nozze.
- Essendo eletto Canonico Arciprete di Bassano il Sig. Ab. Golini, il quale da Gesuita educò l'Autore in Brescia.
- Al N.U. Francesco Pesaro eletto Procuratore di S. Marco dopo le Ambasciate di Francia e di Spagna.
- All'egregio Signor Conte Arnaldo Arnaldi Tornieri afflittissimo per la morte di una sua Sorella.
- Al suo dilettissimo Amico Conte Sebastiano Vignota.
- Alla Nobile Signora Francesca Negri per la nascita del suo Primogenito.
- Per la morte di Giuseppe II. mentre correa voce che l'Austria fosse per mover guerra alla Porta.
- Per l'innesto del vajuolo fatto alla Contessa Laura Negri Roberti ammirabile Contatrice.
- Essendo stato riconosciuto Patrizio Veneto, ed eletto Pretore a Vicenza il N. U. Pietro Pisani.
- Recitando egregiamente nella Tragedia de' Pelopidi la N. D. Manetta Foscarini Corner.
- Recandosi alla Villa un illustre Amico dell'Autore.
- A una Dama, che molto si rammaricava di essere divenuta alquanto grassa in Campagna.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.